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emanuelemarchetto
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sabato 1 aprile 2017
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"è solo un film..."
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L'ultima casa a sinistra (The Last House on the Left) (1972). Scritto e diretto da Wes Craven. Prodotto da Sean S. Cunningham.
"Dovrete continuare a ripetervi: è solo un film..."(Frase di lancio).
Mari Collingwood, il giorno del suo diciassettesimo compleanno, esce con l'amica Phyllis in cerca di erba. Finiranno nelle grinfie di una famiglia di criminali e stupratore, subendo torture di ogni tipo prima di essere uccise. Dopo il massacro, i malavitosi, senza saperlo, si faranno ospitare dai genitori di Mari per la notte.
Dopo aver lavorato per qualche anno nel cinema porno, Craven esordisce, con soli 90 000$ di budget, con un horror morboso e violento, figlio del clima che si respirava in America negli anni della guerra del Vietnam.
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L'ultima casa a sinistra (The Last House on the Left) (1972). Scritto e diretto da Wes Craven. Prodotto da Sean S. Cunningham.
"Dovrete continuare a ripetervi: è solo un film..."(Frase di lancio).
Mari Collingwood, il giorno del suo diciassettesimo compleanno, esce con l'amica Phyllis in cerca di erba. Finiranno nelle grinfie di una famiglia di criminali e stupratore, subendo torture di ogni tipo prima di essere uccise. Dopo il massacro, i malavitosi, senza saperlo, si faranno ospitare dai genitori di Mari per la notte.
Dopo aver lavorato per qualche anno nel cinema porno, Craven esordisce, con soli 90 000$ di budget, con un horror morboso e violento, figlio del clima che si respirava in America negli anni della guerra del Vietnam. Se da un lato lo stile è rozzo e semi-amatoriale (cosa che in realtà amplifica lo squallore della vicenda), dall'altro i modelli del regista sono piuttosto alti. Il film è infatti una riproposizione de "La fontana della vergine"(1960) di Ingmar Bergman, a cui Craven toglie ogni aspetto favolistico e spirituale.
Al centro della vicenda vengono messi due nuclei familiari: il primo borghese, apparentemente perbenista, degno sostenitore dello slogan nixoniano "law and order"; il secondo nucleo è formato da soggetti totalmente amorali (la donna è evidentemente bisex; uno di loro ha massacrato anche delle suore). Le evidenti differenze tra le due famiglie, vanno via via sparendo, e nei minuti finali i ruoli tra vittime e carnefici sono totalmente ribaltati. La maschera della borghesia americana cala inesorabilmente, mostrando il suo vero volto: per fare un esempio, la madre, nei primi minuti di film, rimprovera la figlia di vestirsi in modo troppo provocante. Nelle scene finali invece diventa lei stessa una predatrice sessuale, seducendo così uno dei due criminali.
Il film ebbe molti problemi con la censura, il che portò a innumerevoli manipolazioni e rimontaggi. Questo spiega alcuni salti temporali e buchi di trama che comunque non intaccano la potenza del film.
Curiosità: Nella versione originale Junior è figlio di Krug, mentre nella versione doppiata in italiano è solo un complice.
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kira85
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giovedì 30 gennaio 2014
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un craven che non c'è
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Pochi ignorano chi sia Craven. Infatti è quasi impossibile conoscere qualcuno che non abbia visto la saga di "Scream" e non sia rimasto terrorizzato da Ghostface. Ma molti si sorprendono nel sapere che Craven ha diretto "L'ultima casa a sinistra". Film decisamente scarso e di difficile classificazione. Si tratta di un horror o è drammatico? Due pacifici genitori nel giro di due secondi si trasformano il paladini sanguinari che vendicano la figlia. Troppo esagerato per essere un film drammatico. Troppa poca suspence, invece per un horror. Insomma l'opera prima di questo regista non è né carne né pesce. Fortuna che il meglio doveva ancora venire.
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rhino
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mercoledì 2 febbraio 2011
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stupido
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argan
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giovedì 6 gennaio 2011
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capolavoro di craven, nonostante il budget ridotto
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film che sfiora la perfezione!! bisogna ammettere che gli attori sono piuttosto incapaci e che i trucchi sono mal realizzati, ma non si può ignorare la bravura di Wes Craven nel suscitare disprezzo e angoscia da parte dello spettatore.
Il film riesce a coinvolgere qualunque tipo di spettatore in modo totale, riesce a far immedesimare lo spettatore in quelle situazioni catastrofiche. Alcune scene di cruda violenza sono alternate ad altre di tenerezza, come ad esempio la scena in cui la protagonista sta per essere violentata e contemporaneamente i suoi genitori le stanno preparando la festa di compleanno. Film adatto solo ad un pubblico adulto, non adatto ai soggetti facilmente impressionabili,
film assolutamente stupendo e da non perdere!!!
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nicolòmatta
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mercoledì 21 aprile 2010
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l'ultima casa a sinistra
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Negli anni '70 anche il cinema dell'orrore prende spunto dalla sanguinosa guerra del Vietnam, obbligando gli spettatori alla moda dello slasher con immagini cariche di una violenza spesso fine a se stessa. L'esordio di Wes Craven, che raggiungerà l'apice del successo come inventore della serie Nightmare, appartiene a questa leva con citazioni insolitamente colte, poiché è ispirato nientemeno che alla Fontana della vergine (1960) di Ingmar Bergman. La storia è quella di due ragazze americane - Mari (Sandra Cassel), di buona famiglia, e Phyllis (Lucy Grantham), figlia di coppia protettore/prostituta - che decidono di festeggiare il compleanno della prima andando a vedere un concerto rock a New York.
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Negli anni '70 anche il cinema dell'orrore prende spunto dalla sanguinosa guerra del Vietnam, obbligando gli spettatori alla moda dello slasher con immagini cariche di una violenza spesso fine a se stessa. L'esordio di Wes Craven, che raggiungerà l'apice del successo come inventore della serie Nightmare, appartiene a questa leva con citazioni insolitamente colte, poiché è ispirato nientemeno che alla Fontana della vergine (1960) di Ingmar Bergman. La storia è quella di due ragazze americane - Mari (Sandra Cassel), di buona famiglia, e Phyllis (Lucy Grantham), figlia di coppia protettore/prostituta - che decidono di festeggiare il compleanno della prima andando a vedere un concerto rock a New York. Non ci arriveranno mai: infatti, cercando di comprare della marijuana, finiscono in balia di quattro balordi il cui capo Krug (David Hess) è appena evaso. Le portano in una radura vicina alla casa di Mari e le seviziano e uccidono. Poco dopo i genitori di Mari, che preoccupati per la scomparsa della figlia si sono rivolti alla polizia, ricevono in casa la visita dei quattro balordi nelle vesti di uomini d'affari e ci mettono poco tempo a scoprire che sono gli assassini della figlia. La coppia brama vendetta. Guardando L'ultima casa a sinistra un dubbio c'assale: il rappresentare tanta violenza è a puro scopo sensazionalistico o per denunciare il degrado dell'odierna civiltà urbana? A suo modo Craven fu un audace innovatore nella messinscena di sensazioni drammatiche e paurose, ma la critica e la censura lo stroncarono (in Inghilterra venne addirittura ritenuto "materiale osceno"). Andrebbe ridoppiato: l'edizione italiana è quella che poteva essere riservata, negli anni '70, solo a un film di serie B.
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roberta gilmore
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domenica 21 febbraio 2010
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l'ultima casa... che ti fa addormentare
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veramente orribile, di una lentezza infinita e horror pari a zero... inoltre, dove sarebbe il messaggio contro droghe e alchool? da cosa lo si dovrebbe evincere che se ti droghi o bevi becchi per forza un evaso pervertito e la sua gang che ti violentano e uccidono? mah!! orribile e davvero un film inutile... aspetto di vedere il remake per giudicare anche quello... ci sarà differenza tra gli anni 70 e il 2009????
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nickoscuro
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giovedì 28 agosto 2008
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l ultima casa a sinistra
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ho visto appena ieri sera questo film,e devo dire che non mi è piaciuto affatto.anche considerando l anno nel quale è stato creato e dando clemenza di giudizio per un regista esordiente,non riesco a dare un voto che superi il mediocre.film grottesco e a tratti demenziale.
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frank mirabelli e ac
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venerdì 11 gennaio 2008
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opera inquietante
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Questa è una recensione di cinema dove non dev'esserci ne politica di destra e ne politica di sinistra: Questo film dimostra come la nostra critica abbia volontariamente voluto distruggere il cinema e, non solo quello italiano ma anche quello di altri paesi come ad esempio i film dell'ex unione sovietica di cui non si è quasi mai conosciuta l'esistenza, del cinema giapponese e di molta produzione indipendente americana perchè è impossibile che un paese che si dice di essere cinefilo possa demolire film come questi e portare alle stelle film come il recentissimo Allenatore nel pallone parte seconda, di cui ricordiamo la discendenza trash di venti anni fa.
Detto questo possiamo parlare della pellicola: film violento ma esemplare per come affronta la tematica della provincia abbandonata al proprio delirio dalle istituzioni rappresentate da forze dell'ordine grottesche ed improponibili per fronteggiare qualsiasi tipo di problematica legata alla violenza.
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Questa è una recensione di cinema dove non dev'esserci ne politica di destra e ne politica di sinistra: Questo film dimostra come la nostra critica abbia volontariamente voluto distruggere il cinema e, non solo quello italiano ma anche quello di altri paesi come ad esempio i film dell'ex unione sovietica di cui non si è quasi mai conosciuta l'esistenza, del cinema giapponese e di molta produzione indipendente americana perchè è impossibile che un paese che si dice di essere cinefilo possa demolire film come questi e portare alle stelle film come il recentissimo Allenatore nel pallone parte seconda, di cui ricordiamo la discendenza trash di venti anni fa.
Detto questo possiamo parlare della pellicola: film violento ma esemplare per come affronta la tematica della provincia abbandonata al proprio delirio dalle istituzioni rappresentate da forze dell'ordine grottesche ed improponibili per fronteggiare qualsiasi tipo di problematica legata alla violenza.
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hemd
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domenica 30 dicembre 2007
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proprio non capisco
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Proprio non capisco come facciano a considerare fascista un film che esalta la violenza fai da te quegli antifascisti di sinistra che se la sono presa con Giampaolo Pansa per via dei suoi ultimi libri su taluni eccessi vendicativi compiuti dalla resistenza. Forse che la vendetta e l'omicidio per vendetta sono giusti solo quando li commettono i proletari comunisti?
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