Il segno del comando

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Un film di Daniele D'Anza. Con Ugo Pagliai, Carla Gravina, Silvia Monelli, Rossella Falk, Carlo Hinterman.
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Fantascienza, durata 360 min. - Italia 1971.
   
   
   
opidum lunedì 27 agosto 2018
incredibile Valutazione 4 stelle su cinque
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sto guardando in dvd  questa serie tv di cui non conoscevo l'esistenza e che scopro essere stata all'epoca un successo incredibile su rai 1.

 premesso che mi mancano tre puntate e che sono curioso di vedere come va a finire si potrebbe trovare un milioni di dfetti in questa serie tv che è del 1971 come me : il bianco e nero per esempio.

invece mi piace soffermarmi su quanto sono cambiati i costumi e gli usi in 50 anni.

quando il protagonista per esempio si accende una sigaretta dentro una biblioteca ( si usava si usava) ho riso per un quarto d'ora.

ugo pagliai sfoggia con estremo coraggio un capigliatura che adesso fa impressione ma appunto. [+]

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elgatoloco sabato 23 dicembre 2017
risposta italiana a"belfagor", di grande qualità Valutazione 0 stelle su cinque
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Daniele D'Anza, nel 1971, a partire da un romanzo di Giuseppe D'Agata, forse recentemente ripubblicato, ma in realtà uscito nel 1987, dunque più di tre lustri dopo la messa in onda dello sceneggiato,   realizza un telefilm che non si limita ad avvincere gli spettatori e le spettatrici ma, prendendo spunto da alcuni elementi reali(l'interesse di Byron per l'esoterismo e ciò che, invero impropriamente, definiamo"paranormale", il ritorno d'interesse per l'alchimia, tra l'altro)riesce a imbastire una trama avvincente, "scadenzata"in cinque puntate di un'ora, riuscendo a coinvolgere sempre, a creare ogni volta-intendendo non una volta ad ogni puntata, ma ripetute volte in ogni puntata, componendo una sorta di vera e propria"sinfonia"), creando un telefilm("fumeggiati"li chiamava il critico televisivo Sergio Saviane, fratello dello scrittore Giorgio, ma in questo caso siamo ben oltre ciò, indipendentemente da come Saviane abbia potuto recensire lo"sceneggiato")che riesce a disseminare"frissons"in tutta la serie di puntate , arrivando al culmine con una progressione in qualche modo impressionante, piena di riferimenti o meglio punti di riferimento interni(Roma, per dire, l'arte nel senso di arte visiva, la musica)ed esterni(Byron, l'alchimia, ma non solo), con interpreti del calibro di Ugo Pagliai, Carla Gravina,  Massimo Girotti, Rossella Falk, Franco Volpi, Paola Tedesco e altri/e, dove-si dirà-prevalentemente interpreti teatrali: Sì, appunto, interpreti teatrali , ma di grande livello, di sicura presenza, capacissimi anche in TV, anzi di grande qualità, tanto che(senza nulla togliere a chi si è cimentato dopo nell'impresa)ogni tentativo di remake, come quello realizzato circa vent'anni dopo, non è stato nulla di più che un. [+]

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nino p. sabato 21 marzo 2009
credere o non credere
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Il messaggio che ci lascia questo sceneggiato è molto preciso: siamo noi spettatori che alla fine dobbiamo trovare in noi stessi la risposta all'interrogativo di credere o non credere che oltre alla nostra consueta realtà quotidiana della vita ne esiste un'altra: quella dell'essenza dell'anima che esiste in un'altra dimensione, svincolata da ogni limite di tempo e di spazio. Quella che analizzata secondo un ragionamento puramente razionale non si vede, dunque, non esiste, oppure vista attraverso la percezione più profonda e sensoriale del nostro "io" ed ecco allora che prende forma e sostanza e ne cogliamo l'aspetto sublime e parallelo alla nostra realtà terrena. Proprio come è successo al protagonista della storia, il Prof. [+]

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stefano lunedì 11 febbraio 2008
c'è qualche inesatezza.... Valutazione 5 stelle su cinque
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Non si tratta di uno scrittore ma di un professore dell' università di Cambridge che si occupa di letteratura inglese. Attirato a Roma da una strana lettera in concidenza dell'invito del British Council a tenere una conferenza stampa sul soggiorno romano di Lord Byron. La sua convinzione nasce proprio durante il periodo che trascorre a Roma nei giorni che precedono la conferenza, pur essendo, il professore, una personalità molto scettica e razionale. Nonostante il verificarsi di strani fatti intorno alle sue ricerche arriva fino in fondo scoprendo un intreccio di spiritismo, spionaggio e molta cultura. Attori bravissimi e una storia appassionante e fuori dal comune. Magari poterlo rivedere in televisione.

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