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Uno dei migliori film italiani di quel decennio"incredibile"che erano stati gli anni Sessanta del 1900, "Il federale"è al tempo stesso uno dei migliori film di Salce(insieme a"La voglia matta")e uno dei migliori film sulla Seconda Guerra Mondiale e il fascismo(esperienze vissute, peraltro da Salce stesso), forse inferiore solo a"La grande guerra"di Monicelli. Alternando registro comico-umoristico e registro drammatico(che prende il sopravvento nell'ultima parte, decisamente), Salce riesce a mostrare un"piccolo uomo"(cfr. il testo omonimo di WIlhelm Reich)e un intellettuale antifascista nell'incomprensione più totale che però riesce alla fine a trovare una conciliazione o anzi, quasi un punto-momento d'incontro, quando l'antifascista è ormai un"vincitore"e il"fascistissimo"rischia la pelle, quando insomma i ruoli s'invertonoe si crea una sorta di"amicizia"coatta. Ottimo questo Tognazzi , quasi"federale", anche nella parte drammatica come quando deve ammettere, davanti ai soldati americani, di essere un fascista, rischiando un linciaggio che non tarda ad arrivare;ma in questo terso bianco e nero rigorosamente"in soggettiva"ci sono anche altri interpreti come Wilson, Gianrico Tedeschi, una giovanissima Stefania Sandrelli... El Gato
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