samanta
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lunedì 17 gennaio 2022
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le melodie della gloria. recensione
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Quando uscì il film nel 1960 Hitchcock (di cinema se ne intendeva ...) lo giudicò come uno dei più bei film della storia del cinema, non mi addentro in questo giudizio ma considero la pellicola un capolavoro. Il film è ambientato in una caserma di un battaglione di fanteria scozzese situata in un castello (come nella realtà) dell'alta Scozia. La regia è di Ronald Neame sceneggiatore e regista inglese (La strana voglia di Jean, L'avventura del Poseidon, 2 sotto il divano), lo sceneggiatore è James Kennaway che ha tratto la storia da un suo romanzo.
La trama: in un antico castello e nell'adiacente casema è alloggiato un battaglione di fanteria con oltre 2 secoli di gloriosa storia militare partecipò tra l'altro alle battaglie di Waterloo ed El Alamein.
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Quando uscì il film nel 1960 Hitchcock (di cinema se ne intendeva ...) lo giudicò come uno dei più bei film della storia del cinema, non mi addentro in questo giudizio ma considero la pellicola un capolavoro. Il film è ambientato in una caserma di un battaglione di fanteria scozzese situata in un castello (come nella realtà) dell'alta Scozia. La regia è di Ronald Neame sceneggiatore e regista inglese (La strana voglia di Jean, L'avventura del Poseidon, 2 sotto il divano), lo sceneggiatore è James Kennaway che ha tratto la storia da un suo romanzo.
La trama: in un antico castello e nell'adiacente casema è alloggiato un battaglione di fanteria con oltre 2 secoli di gloriosa storia militare partecipò tra l'altro alle battaglie di Waterloo ed El Alamein. Lo comanda dal 1945 il facente funzione di colonnello Jock Sinclair (Alec Guinnes) pluridecorato della II guerra mondiale eroe ad El Alamein, viene della gavetta amante del whisky, stimato dai soldati e sottoufficiali e dalla maggioranza degli ufficiali, sa imporre la disciplina con simpatia senza accanirsi con le ottusità regolamentari. E' vedovo vive con la figlia Morag (Susanna York alla prima apparizione cinematografica) ha avuto una relazione con un'attrice locale Mary che cerca di riprendere inutilmente, quanto alla carriera spera di essere confermato definitivamente nel comando. Sinclair riceve una brutta sorpresa viene nominato comandante del reparto il tenente colonnello Basil Barrow (John Mills) il cui padre, morto in guerra era stato comandante molti anni prima , Barrow ha studiato ad Oxford, in seguito all'Accademia militare, durante la guerra era stato fatto prigioniero dai giapponesi, separato dalla moglie, dopo la guerra aveva avuto incarichi non ben definiti .al Ministero Barrow sconvolge l'ambiente con una minuziosa e spesso ottusa aplicazione del regolamento, per la festa del battaglione impone a tutti gli ufficiali lezioni di danza scozzese perché ha notato che improvvisavano troppo, Barrow si isola molto e va in crisi quando alla festa gli ufficiali continuano a comportarsi come prima, si mette ad urlare interrompendo la festa lasciando sgomenti i civili presenti, comprende di essersi emarginato e chiede aiuto a Sinclair, dopo varie vicende pur comportandosi con magnanimità con Singlair continuando il suo isolamento capisce di avere fallito e si uccide. Sinclair che è ritornato al comando dispone funeroli solenni ma va poi in crisi davanti ai suoi ufficiali dicendo "Non è un suicidio, ma un omicidio".
Il film può considerarsi un capolavoro innanzitutto perché la storia è avvincente, raccontata con una sceneggiatura accurata e senza fronzoli, i dialoghi ben fatti, la direzione di un Neame in stato di grazia, è sicura senza sbavature melodrammatiche, i personaggi sono ben caratterizzati psicologicamente. Ottime poi le riprese in gran parte interni di un castello che ospita ancora oggi un reparto scozzese, suggestiva la sala imponente che ospita il circolo ufficiali, quanto agli esterni sono incantevoli i paesaggi delle higlands scozzesi. Superba l'interpretazione di Alec Guinnes un grande attore del teatro e del cinema, anche John Mills (Oscar come migliore attore n.p. per La figlia Ryan, operazione Crossbow, Zulù Down) che esprime il meglio della sua professionalità gareggiando in bravura con Guinnes. Merita anche un encomio Susanna York che con questo film inaugura la carriera al cinema, bravo anche Dennis Price (Sangue Blu, 5 ladri d'oro) nella parte del subdolo maggiore Scott che aizza Barrow contro Sinclair e lo sostituisce di nascosto come amante di Mary.
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figliounico
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martedì 19 settembre 2023
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due facce della stessa medaglia
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Whisky e gloria, ovvero quel connubio inscindibile di becero cameratismo e di nobili ideali patriottici, di volgarità da trivio e di altissimo senso dell’onore e rispetto della forma, che contraddistingue ogni corpo di ufficiali delle forze armate, in questo caso di un reggimento scozzese in una caserma arroccata tra le montagne delle Highlands nell’immediato dopoguerra. Le due anime dell’esercito sono incarnate da Alec Guinnes, nella parte del tenente colonnello facente funzioni Sinclair, proveniente dalla gavetta, passionale, irruento, carismatico, e da John Mills, ossia il colonnello Barrow, il suo antagonista perfetto, serio, cerebrale, rigido, con una carriera da professore in accademia militare e figlio di un ufficiale che fu comandante della stessa caserma cui ora è stato destinato.
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Whisky e gloria, ovvero quel connubio inscindibile di becero cameratismo e di nobili ideali patriottici, di volgarità da trivio e di altissimo senso dell’onore e rispetto della forma, che contraddistingue ogni corpo di ufficiali delle forze armate, in questo caso di un reggimento scozzese in una caserma arroccata tra le montagne delle Highlands nell’immediato dopoguerra. Le due anime dell’esercito sono incarnate da Alec Guinnes, nella parte del tenente colonnello facente funzioni Sinclair, proveniente dalla gavetta, passionale, irruento, carismatico, e da John Mills, ossia il colonnello Barrow, il suo antagonista perfetto, serio, cerebrale, rigido, con una carriera da professore in accademia militare e figlio di un ufficiale che fu comandante della stessa caserma cui ora è stato destinato. Tra le due personalità agli antipodi, interpretate da due giganti del cinema, entrambi provenienti dal teatro, Guinnes e Mills, che si sfideranno in un mortale duello per ottenere il comando sostanziale del battaglione con il consenso degli ufficiali, Dennis Price, nel ruolo del maggiore Scott, rappresenta una figura intermedia, un personaggio complesso ancorché minore destinato a rimanere ambiguo fino alla scena finale nella quale sorregge pietoso l’amico impazzito dal dolore che egli stesso ha più volte tradito. Diretto da Ronald Neame e tratto dal romanzo di James Kennaway del 1956, Tunes of Glory, titolo originale del film, quest’opera del 1960 è ancora attuale perché mette in scena una tragedia senza tempo, ossia lo scontro tra sentimenti e caratteri universali dell’animo umano presenti fin dai primordi della civiltà, sebbene visto da una particolare prospettiva, attraverso la lente deformante del mondo militare, collocato in un determinato contesto spazio temporale e in un preciso momento storico. L’invidia reciproca tra i due uomini, che si manifesta nello sminuire a vicenda le rispettive imprese ed il passato anche quello più doloroso dell’altro, si completa nella opposta inconfessabile ammirazione dell’uno per la vita e per la carriera dell’altro. I due personaggi sono antitetici e complementari al medesimo tempo, come due facce di un’unica medaglia si coappartengono, i difetti dell’uno esaltano i pregi dell’altro e viceversa. Il desiderio di emergere e di affermarsi di Sinclair, con le sue sole proprie forze ad ogni costo e con qualsiasi mezzo, tipico di chi si è fatto da solo, si contrappone alla carriera predestinata dell’altro esasperandone il senso di inadeguatezza di fronte alle responsabilità del nuovo incarico carico di pathos, di aspettative e di angosce, perché già ricoperto valorosamente in un passato glorioso da suo padre. Alla morte violenta dell’uno, che si uccide per l’impossibilità di competere con il suo nemico su un terreno che non gli appartiene per carattere e per storia personale, l’altro è perseguitato dal suo fantasma fino alla follia, raggiunto dal convincimento che nonostante abbia stravinto il suo duello non sarà mai all’altezza dell’uomo che ha sconfitto, anzi la sua morte rappresenta la morte della parte migliore di sé stesso, quella che aspirava ad un destino diverso, ad una diversa e più nobile carriera. Sinclair sa che resterà per sempre il rozzo ufficiale delle allegre bevute con i commilitoni, mentre lo scomparso Barrow era l’ideale del militare, vissuto per la gloria e morto con onore, che egli coltivava dentro di sé come un traguardo irraggiungibile, l’ufficiale che sarebbe voluto essere e che non è mai stato..
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paolp78
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domenica 24 settembre 2023
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scontro titanico
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Film drammatico di evidente impianto teatrale che punta fortemente sulle interpretazioni dei due attori protagonisti, i grandissimi Alec Guinness e John Mills, che a mia memoria avevano già recitato insieme solo una volta nell’adattamento cinematografico del romanzo di Charles Dickens “Grandi speranze”, per la regia di David Lean, di cui entrambi gli interpreti furono attori feticci (Mills recitò per Lean in cinque pellicole venendo premiato con l’Oscar al miglior attore non protagonista per “La figlia di Ryan”; Guinness addirittura fu autore di sei interpretazioni sotto la direzione del maestro inglese, tra cui quella che gli valse l’Oscar come attore protagonista per “Il ponte sul fiume Kwai”).
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Film drammatico di evidente impianto teatrale che punta fortemente sulle interpretazioni dei due attori protagonisti, i grandissimi Alec Guinness e John Mills, che a mia memoria avevano già recitato insieme solo una volta nell’adattamento cinematografico del romanzo di Charles Dickens “Grandi speranze”, per la regia di David Lean, di cui entrambi gli interpreti furono attori feticci (Mills recitò per Lean in cinque pellicole venendo premiato con l’Oscar al miglior attore non protagonista per “La figlia di Ryan”; Guinness addirittura fu autore di sei interpretazioni sotto la direzione del maestro inglese, tra cui quella che gli valse l’Oscar come attore protagonista per “Il ponte sul fiume Kwai”).
I due mostri sacri del cinema britannico e mondiale si rendono autori di due performance di grande intensità e straordinario livello artistico, facendo quasi gara a superarsi l’uno con l’altro e costituendo sicuramente la principiale attrazione della pellicola. Se nella pellicola di Lean, di ben 14 anni precedente, il protagonista era Mills, mentre a Guinness che era all’esordio cinematografico, era assegnato un ruolo minore; in questo caso i due straordinari interpreti si dividono la scena quasi equanimemente, con Guinness che ha un maggiore minutaggio e si rende autore di una performance molto generose ed istrionica, mentre Mills colpisce per la straordinaria misura ed eleganza della sua interpretazione, dimostrandosi davvero in grande forma.
La storia propone contenuti molto forti ed è ben sceneggiata, risultando molto interessante e facendosi ben seguire dall’inizio alla fine. Lo scontro tra i due colonnelli, con le loro personalità opposte e inconciliabili, viene reso con eccezionale efficacia.
Ottima anche la regia del sempre bravo Ronald Neame.
Nel cast si ricordano anche il bravo Dennis Price, il bravo caratterista Gordon Jackson che ricordo in un ruolo alquanto simile in “La grande fuga” di John Sturges, ed infine Susannah York al suo esordio sul grande schermo.
La gran parte delle scene sono girate nell’antico castello scozzese, sede del reggimento militare, che offre un’ambientazione elegante e di grande effetto; è inoltre bravissimo Neame ad arricchire visivamente la pellicola inserendo numerose belle riprese dei suggestivi paesaggi innevati delle highlands scozzesi.
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