fedeleto
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sabato 30 luglio 2011
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ombre nella notte
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Una metroploli come New York,quattro amici e un annuncio radiofonico,ecco come nasce l'esordio di JOHN CASSAVETES.Ombre e' un film sperimentale ed originale.Da un soggetto dello stesso cassavetes,nasce una pellicola che racconta una sotria reale su quello che accade nella metropoli neworkese.Il tema centrale del film ruota attorno al problema di una donna che si innamora di un uomo e l'ostinazione di quest'ultimo a non accettare il fatto che il fratello sia di colore .Tra incomprensioni e problemi c'e' anche un terzo fratello che spesso si mette nei guai.Le ombre in realta' sono i personaggi che si muovono sempre come tali ,non esprimono mai chiaramente cio' che pensano o se lo fanno e' solo dopo aver visto metaforicamente una luce ovvero un cambiamento evidente.
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Una metroploli come New York,quattro amici e un annuncio radiofonico,ecco come nasce l'esordio di JOHN CASSAVETES.Ombre e' un film sperimentale ed originale.Da un soggetto dello stesso cassavetes,nasce una pellicola che racconta una sotria reale su quello che accade nella metropoli neworkese.Il tema centrale del film ruota attorno al problema di una donna che si innamora di un uomo e l'ostinazione di quest'ultimo a non accettare il fatto che il fratello sia di colore .Tra incomprensioni e problemi c'e' anche un terzo fratello che spesso si mette nei guai.Le ombre in realta' sono i personaggi che si muovono sempre come tali ,non esprimono mai chiaramente cio' che pensano o se lo fanno e' solo dopo aver visto metaforicamente una luce ovvero un cambiamento evidente.Tutti e tre i personaggi hanno desideri o voglie, e questo loro soddisfarle non sempre arriva a conclusione,sono come animali(ottima la citazione dell'esistenzialismo di sartre che definisce chiaramente il quadro dei personaggi)senza coscienza.Ottime le sequenze sperimentali e soprattutto l'inizio caotico rende bene il principio di confusione che alberga nel film.Di sicuro uno dei migliori film sperimentali mai girati che ricordiamo e' fatto sull'improvvisazione degli attori come voleva cassavetes.Un ottimo esordio.
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andrea lupo
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sabato 9 maggio 2020
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la forma delle ombre
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Film sperimentale, originale, orgoglio del cinema indipendente americano.Fortemente realistico,girato con camera a mano 16 mm, SHADOWS,racconta le vicende di tre fratelli neri di Manhattan(Lelia,Hugh e Ben), che cercano invano, una collocazione ed un'identità, all'interno di una società caotica, colma di pregiudizi e tabù. Dialoghi improvvisati e attori non professionisti,riescono magistralmente a trasmettere quel senso di alienazione e disagio esistenziale,che i nostri personaggi,cercano,senza riuscirci di fronteggiare, confrontandosi con ambienti pervasi da quella nevrosi newyorkese,esplicata altresì da registi dell'epoca, che a parer mio,non sono mai riusciti a centrare aspetti così disincantati,che invece qui traspaiono,attraverso le crude riprese che si susseguono in maniera armonica è naturale.
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Film sperimentale, originale, orgoglio del cinema indipendente americano.Fortemente realistico,girato con camera a mano 16 mm, SHADOWS,racconta le vicende di tre fratelli neri di Manhattan(Lelia,Hugh e Ben), che cercano invano, una collocazione ed un'identità, all'interno di una società caotica, colma di pregiudizi e tabù. Dialoghi improvvisati e attori non professionisti,riescono magistralmente a trasmettere quel senso di alienazione e disagio esistenziale,che i nostri personaggi,cercano,senza riuscirci di fronteggiare, confrontandosi con ambienti pervasi da quella nevrosi newyorkese,esplicata altresì da registi dell'epoca, che a parer mio,non sono mai riusciti a centrare aspetti così disincantati,che invece qui traspaiono,attraverso le crude riprese che si susseguono in maniera armonica è naturale.
Note jazz del compositore Charles Mingus,accompagnano,sottolinenando incisivamente, i temi presentati nel primo film di Joha Cassavetes.
voto 7,5
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elvis4everlive
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sabato 9 maggio 2020
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la forma delle ombre
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Film sperimentale,originale,orgoglio del cinema indipendente americano. Fortemente realistico, girato con camera a mano 16mm,SHADOWS racconta le vicende di tre fratelli neri di ManHattan,(Lelia,Hugh e Ben) che cercano,senza trovare, una collocazione ed un'identità', all'interno di una società caotica, piena di pregiudizi e tabù.
Dialoghi improvvisati e attori non professionisti, riescono magistralmente a trasmettere quel senso di alienazione e disagio esistenziale, che i nostri personaggi tentano invano di fronteggiare, confrontandosi con ambienti pervasi da quella nevrosi newyorkese che altri registi dell'epoca hanno esplicato, senza mai centrare,a mio parere,aspetti così disincantati, che invece traspaiono attraverso le crude riprese, che si susseguono in modo estremamente naturale in questo film.
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Film sperimentale,originale,orgoglio del cinema indipendente americano. Fortemente realistico, girato con camera a mano 16mm,SHADOWS racconta le vicende di tre fratelli neri di ManHattan,(Lelia,Hugh e Ben) che cercano,senza trovare, una collocazione ed un'identità', all'interno di una società caotica, piena di pregiudizi e tabù.
Dialoghi improvvisati e attori non professionisti, riescono magistralmente a trasmettere quel senso di alienazione e disagio esistenziale, che i nostri personaggi tentano invano di fronteggiare, confrontandosi con ambienti pervasi da quella nevrosi newyorkese che altri registi dell'epoca hanno esplicato, senza mai centrare,a mio parere,aspetti così disincantati, che invece traspaiono attraverso le crude riprese, che si susseguono in modo estremamente naturale in questo film. Note jazz del compositore americano Charles Mingus,riescono a sottolineare,in maniera significativa, i temi rappresentativi dell'esordio alla regia di Jhon Cassavetes.
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