La sposa bella

Film non spagnoli sulla guerra civile non sono molti, tra i più noti: Per chi suona la campana di Sam Wood e Terra e Libertà di Ken Loach. Altri film da segnalre Il nostro L'assedio dell'Alcazar del bravo Augusto Genina e il recente Un santo nella tempesta di Roland Joffé. La sposa bella è un film del 1960 di Nunnally Johnson (L'uomo dal vestito grigio, La donna dai 3 volti), con una produzione americana e italiana e tratto da un romanzo dello scrittore cattolico Bruce Marshall.
Il film è ambientato nel luglio del 1936 quando un sollevamento militare appoggiato dai partiti di destra (monarchici, Carlisti, CEDA, Falange) si solleva contro il governo del Fronte Popolare dopo l'assassinio del capo dell'opposizione parlamentare di destra Calvo Sotelo. [+]

Film non spagnoli sulla guerra civile non sono molti, tra i più noti: Per chi suona la campana di Sam Wood e Terra e Libertà di Ken Loach. Altri film da segnalre Il nostro L'assedio dell'Alcazar del bravo Augusto Genina e il recente Un santo nella tempesta di Roland Joffé. La sposa bella è un film del 1960 di Nunnally Johnson (L'uomo dal vestito grigio, La donna dai 3 volti), con una produzione americana e italiana e tratto da un romanzo dello scrittore cattolico Bruce Marshall.
Il film è ambientato nel luglio del 1936 quando un sollevamento militare appoggiato dai partiti di destra (monarchici, Carlisti, CEDA, Falange) si solleva contro il governo del Fronte Popolare dopo l'assassinio del capo dell'opposizione parlamentare di destra Calvo Sotelo. In una non meglio identificata città spagnola in Cattedrale si consuma la crisi di un sacerdote don Alberto (Dirk Bogart) che comunica al vescovo di cui è segretario che pur rimanendo credente considera la Chiesa (la sposa bella per un prete) lontana dal popolo e abbandona la cattedrale. Proprio nello stesso giorno il Vescovo raduna i canonici della Cattedrale in quel momento si uccidono religiosi (saranno quasi 7000 e 13 vescovo oltre a suore e ai laici catolici)  e consegna al canonico don Rota (Aldo Fabrizi) la reliquia di san Giovanni della Croce che il popolo. anche non credente. la considera miracolosa e che porti fortuna a chi la possiede in caso di guerra come successe nella guerra contro Napoleone. La sera di quel giorno la Cattedrale viene invasa il vescovo e i sacedoti con lui vengono massacrati ma mancano all'appello don Rota e Alberto che ricercato trova rifugio presso una prostituta Soledad (Ava Gardner) di cui si innamora, ricambiato. Ma la caccia del capitano Botargus (Enrico Maria Salerno) a Alberto è spietata  perché è convinto che il prete abbia la reliquia che è un'arma propagandistica potente se in mano ai nazionalisti. Dopo varie vicende Rota verrà catturato e torturato ma non parlerà che ha detto a Alberto dove è la reliquia, che successivamente verrà recuperata da Soledad. Rota verrà fucilato e anche Soledad morirà negli scontri, ma la reliquia salvata da Alberto rimarrà in mano alla Chiesa mentrei nazionalisti che intanto hanno occupata la città  eseguiranno una dura repressione dei comunisti e ed anarchici. Protagonisti della vicenda sono anche un giornalista americano Jack Hawthorne (Joseph Cotten) che segue la guerra dal fronte repubblicano e il generale repubblicano Clave mandato da Madrid a mettere ordine nelle file dei repubblicani che. disilluso sulle sorti della guerra. cerca di porre un freno agli eccessi sanguinari del capitano Botargus. 
La vicenda è interessante perché oltre al momento sentimentale cerca di introdurre la tematica religiosa che indubbiamente fu importante nella guerra civile e per l'esito della stessa. Molto ben delineati il presonaggio di don Alberto Carrera e la sua psicologia di spretato che però sente ancora lo stimolo religioso e quello di Soledad una ragazza solare malgrado il suo mestiere che per pietà aiuta un uomo in fuga per poi innamorarsene sono entrambi ben interpretati da Dirck Bogarde e Ava Gardner, molto buona è anche l'interpretazione drammatica di Aldo Fabrizi, sottotono quella di Joseph Cotten, penosa quella gigionesca di De Sica che non riesce a trattenersi, Enrico Maria Salerno e Arnoldo Foà (che fa un falangista) per anni si saranno domandati cosa ci stavano a fare nel film. Una pellicola comunque che merita anche a distanza  di essere vista per una vicenda poco trattata nella cinematografia ma che comunque è originale e ben diretta. [-]