Ottimo film di evasione con una caccia al tesoro avventurosa e coinvolgente, che si giova di una sceneggiatura scritta davvero benissimo e caratterizzata da un gradevolissimo spirito avventuroso; perfetta l’ambientazione in Grecia, che per il pubblico americano risulta esotica e quindi molto adatta alla narrazione.
La storia prevede una pluralità di personaggi, tutti molto ben delineati e che incidono tutti sulla storia stessa, creando così vari intrecci e situazioni appassionanti per lo spettatore.
La regia è del versatile Jean Negulesco, che dimostra di sapersela cavare anche con questo genere cinematografico: delle riprese del regista rumeno naturalizzato statunitense, si ricordano particolarmente quelle dei paesaggi greci e quelle girate sott’acqua.
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Ottimo film di evasione con una caccia al tesoro avventurosa e coinvolgente, che si giova di una sceneggiatura scritta davvero benissimo e caratterizzata da un gradevolissimo spirito avventuroso; perfetta l’ambientazione in Grecia, che per il pubblico americano risulta esotica e quindi molto adatta alla narrazione.
La storia prevede una pluralità di personaggi, tutti molto ben delineati e che incidono tutti sulla storia stessa, creando così vari intrecci e situazioni appassionanti per lo spettatore.
La regia è del versatile Jean Negulesco, che dimostra di sapersela cavare anche con questo genere cinematografico: delle riprese del regista rumeno naturalizzato statunitense, si ricordano particolarmente quelle dei paesaggi greci e quelle girate sott’acqua.
La protagonista femminile è Sophia Loren, che aveva fatto il suo debutto nel cinema hollywoodiano proprio lo stesso anno con “Orgoglio e passione” di Stanley Kramer: la Loren si mette in mostra grazie alla sua bellezza procace, ma anche per merito di un’interpretazione convincente.
Nel ruolo del protagonista con una storia d’amore con la Loren c’è Alan Ladd, troppo fuori forma ed imbolsito per ben figurare accanto alla bellissima Sophia; molto più in forma e centrato nella parte del ricco antagonista, il sempre bravo Clifton Webb.
Il cast è completato dall’attore spagnolo Jorge Mistral, dal britannico Laurence Naismith e dal greco Alexis Minotis, tutti e tre autori di ottime interpretazioni, soprattutto Mistral.
Il film mi ha riportato alla memoria “Il tesoro sommerso” di John Sturges, pellicola di appena due anni prima, che ha molti punti in comune, quali appunto la ricerca di un tesoro nascosto nelle profondità del mare e la presenza tra i ricercatori di una bellezza molto appariscente, ruolo che nel film di Sturges era affidato a Jane Russell; però a ben vedere questo film di Negulesco può essere quasi considerato un antesignano di un’altra saga cinematografica, quella acclamatissima di Indiana Jones, firmata da due mostri sacri come Spielberg e Lucas, che forse traendo ispirazione anche da questo film, riproposero la combinazione tra avventura ed archeologia, con l’ambientazione in terre lontane perfetta per facilitare l’evasione dalla grigia realtà quotidiana.
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