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Primo film nipponico a sfruttare l'idea del mostro gigante,pensato per bissare il successo che nel mondo aveva avuto "King Kong" 21 anni prima.Ma alla larga da qualsiasi moda occidentale.Il regista lancia una chiara accusa a quell'occidente che,meno di 10 anni prima,si rese responsabile di una delle azioni più tragicamente catastrofiche della storia:il lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki.Il successo in patria fu assoluto,merito anche dell'imponente battage pubblicitario(40 milioni di yen e 60 di budget!) ed arrivò oltreoceano.Di fatto in America non poteva passare inosservato l'evidente critica insita,e pur di renderlo più appetibile al pubblico il film fu vergognosamente massacrato:accorciato di un buon quarto d'ora e fornito di scene spurie dove un giornalista di Chicago(interpretato dal futuro Parry Mason Raymond Burr)commentava la distruzione di Tokio.E' fu questa la versione distribuita dalla Paramount in tutto il resto del mondo nel'56.Una sorta di nuovo oltraggio nei confronti del Giappone:questa versione va dimenticata,quella originale(di 98')oggi è facilmente reperibile(nel '77 pare che Luigi Cozzi avesse provato a reperirla per il mercato nostrano senza successo per poi approntarne una nuova comunque indegna).Se per gli standard odierni il ritmo è lento,gli effetti speciali sono ancora godibili(per il mostro fu usato un costume di gomma e due modellini in scala;nel costume recitava il mimo ventenne Haruo Nakajima,e in qualche occasione anche il produttore della Toho Tomoyuki Tanaka).Ma il film a differenza di qualunque prodotto americano,non concede momenti umoristici nè intermezzi romantici.Le scene in cui Gojira distrugge un quartiere dopo l'altro uccidendo decine di abitanti,le immagini della città ridotta a un cumulo di macerie,e le scene dei feriti all'ospedale(con la donna che muore davanti ai figli)hanno una durezza che colpisce ancora oggi.E non si dimentica il sacrificio finale di Serizawa,che vuole impedire al resto del mondo di venire in possesso dell'unica arma capace di annientare il mostro e farne un nuovo strumento bellico.Un capolavoro che va ben oltre il semplice genere horror,toccante ed educativo.Uno stuolo di altri film,anche apocrifi,e nuovi mostri,fino al pessimo rifacimento americano di Roland Emmerich del'98 e quello di Gareth Edwards del 2014.
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