samanta
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lunedì 17 agosto 2020
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un''epopea del west
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Questo un Technicolor del 1946 ebbe un successo e destò clamore per l'arditezza erotica (per allora) della vicenda; per essere compreso occorre giudicarlo partendo dal suo produttore e sceneggiatore David Selznick che realizzò imponendosi su tutti (registi, sceneggiatori, attori) il più grande successo nonché incasso (rivalutando le cifre) di tutta la storia del cinema, nel suo lavoro era facilitato dal matrimonio con la figlia del presidente MGM Meyer, nel 1945 iniziò una relazione con Jennifer Jones (Oscar 1944 per Bernadette) che si concluse con il loro matrimonio nel 1948. Selznick dal 1949 si dedicò praticamente solo alla produzione dei film dellla moglie (Addio alle armi), morì ancor giovane nel 1965).
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Questo un Technicolor del 1946 ebbe un successo e destò clamore per l'arditezza erotica (per allora) della vicenda; per essere compreso occorre giudicarlo partendo dal suo produttore e sceneggiatore David Selznick che realizzò imponendosi su tutti (registi, sceneggiatori, attori) il più grande successo nonché incasso (rivalutando le cifre) di tutta la storia del cinema, nel suo lavoro era facilitato dal matrimonio con la figlia del presidente MGM Meyer, nel 1945 iniziò una relazione con Jennifer Jones (Oscar 1944 per Bernadette) che si concluse con il loro matrimonio nel 1948. Selznick dal 1949 si dedicò praticamente solo alla produzione dei film dellla moglie (Addio alle armi), morì ancor giovane nel 1965).
Il film è un colossal ambientato nel West: Perla (Jennifer Jones ebbe una nomination all'Oscar prima di 4 consecutive) è la giovane figlia di un gentiluomo decaduto sposato con una ballerina meticcia indiana di facili costumi, quando lei esagera con la sfrontatezza incollerito la uccide con l'amante. Condannato a morte manda la figlia presso una lontana cugina del Texas Arabella (Lilian Gish nota attrice fin dal muto: Nascita di una nazione, Intolerance, Gli invincibili, Le balene di Agosto) sposata con il collerico e invalido senatore Jackson ricchissimo autoritario padrone di enormi proprietà terriere (Lionel Barrymore famoso attore, La vita è meravigliosa). Arabella è molto buona e accoglie affettuosamente Perla, ha 2 figli: Abele e Caino, Jackie (Joseph Cotten, Quarto potere, Il terzo uomo) avvocato, bravo e leale che si innamora di Perla, ma rimane in disparte e Lewis (Gregory Peck) ribaldo e bugiardo che prende con la forza Perla che pur odiandolo, fisicamente è attratta ed è convinto che la sposi. Jackie dopo un contrasto con il padre lascia il ranch, va in città, diventa un famoso avvocato, si fidanza con la figlia di un ricco imprenditore Elena. Muore Arabella, mentre Perla si fidanza con un bravo uomo il sovrintendente del ranch che la vuole sposare e portare in una sua proprietà, ma la vigilia delle nozze Lewis freddamente lo uccide considerando Perla come sua, diventa ricercato, quando poi scopre che Jackie con il consenso della moglie vuole portare via Perla per sistemarla altrove, lo ferisce a tradimento. La storia finisce tragicamente con Perla che ferisce mortalmente Lewis rifugiato tra le rocce ma che a suo volta ferisce mortalmente Perla, i 2 amanti muiono insieme abbracciandosi.
Il film potrebbe essere definito un Via con il Vento mal riuscito; Solznick aveva come soggetto uno splendido romanzo con personaggi psicologicamente ben strutturati. In questo film invece diverse scene sono troppo caricate da melodramma: quando i 2 amanti nel finale si sparano a vicenda abbracciandosi tra le rocce, così anche quando muore la madre. Ci sono anche scene realizzate bene, specie quelle di massa come quando gli uomini del Senatore cercano di impedire il passaggio della ferrovia e sono fronteggiati dalla cavalleria. Gli attori sono bravi: Jennifer Jones con una speciale carica emotivo e bravi tutti gli altri anche se Gregory Peck appare fuori parte. Splendida la fotografia e buona la colonna sonora.
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ralphscott
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lunedì 1 ottobre 2018
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più che un western,una tragedia greca
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Grandioso,eccessivo,kitch. Una storia debordante,comunque da vedere. Innanzitutto per la presenza dei grandi vecchi,qui non protagonisti,Barrymore e Gish (attrice di rara dolcezza): hanno fatto la storia del cinema americano,passando indenni,come pochi altri,dal muto al sonoro. Facile amare Peck,irresistibile canaglia,qui bello come non mai. La raccomandata del produttore,J.Jones, trovo che non sia mai stata un granchè come attrice. Di sua sponta o meno,la recitazione è decisamente sopra le righe;ammiccamenti,smorfiette,alzate di sopracciglio più consoni ad una Theda Bara che ad una professionista del film sonoro. Sceneggiatura a strappi,che risente delle traversie - passaggio di almeno tre registi dietro la macchina da presa - subite dalla pellicola.
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Grandioso,eccessivo,kitch. Una storia debordante,comunque da vedere. Innanzitutto per la presenza dei grandi vecchi,qui non protagonisti,Barrymore e Gish (attrice di rara dolcezza): hanno fatto la storia del cinema americano,passando indenni,come pochi altri,dal muto al sonoro. Facile amare Peck,irresistibile canaglia,qui bello come non mai. La raccomandata del produttore,J.Jones, trovo che non sia mai stata un granchè come attrice. Di sua sponta o meno,la recitazione è decisamente sopra le righe;ammiccamenti,smorfiette,alzate di sopracciglio più consoni ad una Theda Bara che ad una professionista del film sonoro. Sceneggiatura a strappi,che risente delle traversie - passaggio di almeno tre registi dietro la macchina da presa - subite dalla pellicola. Colpisce,ad esempio,come in un film "fiume" certi passaggi siano un po' buttati lì,come l'ambasciata che annuncerà il duello fratricida e subito dopo,frettolosamente,il montaggio della scena stessa del duello. Finale indimenticabile, imitato oggetto di culto. Quanto ho pianto!
Tre stelle e 1/2
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gustibus
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domenica 16 aprile 2017
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duello di caratteri..duello di films
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Adesso capisco perche' ho visto venti passaggi di "Via col vento" e due con stasera questo Duello al sole!..La parte finale e'buona.. Jennifer jones brava..ma il film nel complesso e'discreto..ma la rivalita'con con il kollosal di Fleming non e' paragonabile!So che negli anni 50/60 impazzivano per questo film..a me pare anche un po' datato..e' stato proprio sbagliato nella direzione..troppo corto(127minuti)..per la storia molto vasta del racconto..Perla e Lew(G.peck)..richiedeva piu' spazio..vabbe'ho deluso la mia mamma fan accanita di questo film..ma erano altri tempi..da vedere una sola VOLTA!
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dandy
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martedì 15 settembre 2015
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un finale che vale più del film.
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Un film che appartiene soprattutto al produttore David O. Selznick,che cercò di bissare lo strasuccesso di "Via col vento"(quasi simbolica,la presenza di una servetta nera).Sei milioni di dollari di produzione(2 solo per il lancio pubblicitario),e una nuova star femminile da lanciare.Ma le eccessive pressioni spinsero King Vidor ad abbandonare le riprese.Vi misero mano William Dieterle,Otto Brewer e Josef von Sternberg.Il risultato è un melò dalle sfumature western eccessivo nel titanismo e nel melodramma(secondo alcuni wagneriano nelle dimensioni)con una colonna sonora frastornante ma efficace di Dimitri Tiomkin,e tramonti infuocati che quasi fanno dolore agli occhi.
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Un film che appartiene soprattutto al produttore David O. Selznick,che cercò di bissare lo strasuccesso di "Via col vento"(quasi simbolica,la presenza di una servetta nera).Sei milioni di dollari di produzione(2 solo per il lancio pubblicitario),e una nuova star femminile da lanciare.Ma le eccessive pressioni spinsero King Vidor ad abbandonare le riprese.Vi misero mano William Dieterle,Otto Brewer e Josef von Sternberg.Il risultato è un melò dalle sfumature western eccessivo nel titanismo e nel melodramma(secondo alcuni wagneriano nelle dimensioni)con una colonna sonora frastornante ma efficace di Dimitri Tiomkin,e tramonti infuocati che quasi fanno dolore agli occhi.Oggi tutti i suoi difetti vengono visti come pregi,anche perchè Jennifer Jones(ai tempi moglie di Selznick)ha una sensualità dirompente,e Gregory Peck è uno spregiudicatissimo furfante.Da segnalare anche Lilian Gish,madre sfiorita e malata,e Walter Huston(padre del regista John Huston)nel ruolo dell'odioso pastore Greepy.Il finale è tra i più celebri e indimenticabili della storia del cinema:trionfo dell'amore che pure è causa di follia devastante e di distruzione di tutti i valori(famiglia,fratellanza,onore).Un'opera che risente delle enormi ambizioni,non certo al livello di "Via col vento".Ma che merita comunque di essere annoverata tra i classici della vecchia Hollywood.La sequenza della danza iniziale fu scenografata da von Sternberg e girata da Dieterle.Nel montaggio conclusivo resta un primo piano di Peck sanguinante girato da von Sternberg.Dei 14mila piedi di pellicola girati,solo 473 sono suoi.Altri6280 sono di Vidor,3526 di Dieterle e 2939 di Brewer.
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luigi chierico
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martedì 20 maggio 2014
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una vera perla
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Quando si proietta un film di oltre mezzo secolo fa si è diffidenti prima di decidersi se andarlo a vedere.Per chi lo ha visto da giovane resta un film indimenticabile che rivede senza esitazione,anzi pare un sogno e lo trova ancora attuale.
Duello al sole ha segnato un’epoca, ha visto recitare insieme tanti attori di primissimo ordine,dai principali ai meno,sino a finire alla brava cameriera di colore Vashiti,interpretata da Butterfly McQueen,regista,musicisti e sceneggiatore della portata di King Vidor,Dimitri Tiomkin e David O. Selznick.Ciascuno di questi ha lasciato tracce indelebili in molti bei film.Alla magnifica fotografia si accompagnano inquadrature che non si possono dimenticare, persone, animali,praterie,cieli rossi, color del sangue di ogni duello, e questo è appunto un duello al sole.
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Quando si proietta un film di oltre mezzo secolo fa si è diffidenti prima di decidersi se andarlo a vedere.Per chi lo ha visto da giovane resta un film indimenticabile che rivede senza esitazione,anzi pare un sogno e lo trova ancora attuale.
Duello al sole ha segnato un’epoca, ha visto recitare insieme tanti attori di primissimo ordine,dai principali ai meno,sino a finire alla brava cameriera di colore Vashiti,interpretata da Butterfly McQueen,regista,musicisti e sceneggiatore della portata di King Vidor,Dimitri Tiomkin e David O. Selznick.Ciascuno di questi ha lasciato tracce indelebili in molti bei film.Alla magnifica fotografia si accompagnano inquadrature che non si possono dimenticare, persone, animali,praterie,cieli rossi, color del sangue di ogni duello, e questo è appunto un duello al sole.
Quanti stati d’animo, sentimenti, passioni,rancori,odio ed amore tutti concentrati in un solo film, era altro modo di fare Cinema.Cosa dire di Jennifer Jones? Non c’è un solo film che non meriti di essere ricordato e definito ottimo, la sua lunga carriera, è morta a 90 anni, è stata costellata da tantissime affermazioni per l’interpretazioni dei suoi personaggi divenuti leggendari, per citarne alcuni: da Perla Suarez, in questo film, a Bernadette,da Jennie (in Il ritratto di Jennie, con lo stesso J. Cottenn) a Han Suyin (in L’amore è una cosa meravigliosa). In questo film ricopre il ruolo di una feticcia, di madre indiana pellirosse, e porta il nome di Perla, nome quanto mai appropriato, vistane la bellezza ed il fascino del suo volto; i suoi occhi sono pure due perle nere di rara bellezza,anche se in un altro tristissimo film del 1952 furono:”Gli occhi che non seppero sorridere”.Il suo carattere selvaggio come un fiore“un fiore appena nato comincia a morire”,è un presagio o metafora poiché la fanciulla al momento di sbocciare, di venire all’amore è calpestata. Siamo alla violenza nei confronti della donna,così attuale.L’abuso del ricco,del padrone,del più forte,del fascino nei confronti della donna sesso debole anche in amore.E’ sempre credendo tenacemente nell’amore che la donna sopporta anche soprusi e maltrattamenti, sino ad essere anche sfigurata ed uccisa.La bellissima Perla Suarez non vorrebbe cedere alle lusinghe di Lewis McCanles (Gregory Peck) ma cede alla prepotenza piuttosto che al rispetto portatole da Lewis McCanles(Joseph Cotten), le conseguenze saranno tragiche e coinvolgeranno l’intera famiglia del senatore Jackson McCanles, magistralmente interpretato da Lionel Barrymore, e di sua moglie Arabella McCanles (oscar Lillian Gish). Al di là della trama ad ampio raggio,vi sono i grandi spazi del Texas della fine dell’ottocento quando le prime locomotive sbuffando e fischiando,o suonando una campana,attraversavano le terre prese ai grandi proprietari d mandrie di cavalli ed ovini,”quando da lontano si poteva ascoltare lo sferragliare del treno ed era eccitante tendere l’orecchio al monotono rumore prodotto dalle ruote”come scrive P.Mercier nel suo romanzo”Treno di notte per Lisbona”. L’amore passionale di due amanti e la ferocia del fratello contro il fratello (Caino ed Abele) indussero,l’Associazione Cattolica Esercenti Cinema a classificare il film con la lettera “E” escluso per tutti,per fortuna nessuno vi si attenne! Non c’era neanche un bacio, se non nella finzione dell’epoca, a fronte di quanto oggi ci viene mostruosamente mostrato anche nel più banale film e casuale incontro di coppia,o tempora o mores!.chibar22@libero.it
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nicola1
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domenica 4 novembre 2012
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via col vento parte ii
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Si salva solo Jennifer Jones (e forse Lillian Gish) Come melo' non arriva neanche a sfiorare i film di William Wyler; come western, pur con tutto quell'iper-colore, sbiadisce completamente ai capolavori di John Ford (su tutto "Sfida Infernale" e "Il Massacro di Fort Apache")
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daniela macherelli
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martedì 25 settembre 2012
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qualche considerazione su duello al sole
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Dal punto di vista visivo, della sapienza registica, della bravura degli attori, dell'uso della cinepresa il film è da antologia. Il colore, assolutamente irrealistico, cala l'opera in un'atmosfera da western favolistico, come del resto il modo in cui vengono delineati i caratteri dei personaggi, divisi in buoni e cattivi senza sfumature. La protagonista vive la sua storia di amour fou in un intreccio di amore ed odio che mira a fare grande presa sull'emotività dello spettatore. Infatti Perla, la protagonista, pur venendo maltrattata pesantemente e ripetutamente da Lew, l'uomo di cui è innamorata, continua a perseverare nel suo sentimento verso un uomo che è a sua volta innamorato di lei, ma è narcisista ed egoista, e non sa opporsi al padre che non accetta Perla nella sua famiglia.
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Dal punto di vista visivo, della sapienza registica, della bravura degli attori, dell'uso della cinepresa il film è da antologia. Il colore, assolutamente irrealistico, cala l'opera in un'atmosfera da western favolistico, come del resto il modo in cui vengono delineati i caratteri dei personaggi, divisi in buoni e cattivi senza sfumature. La protagonista vive la sua storia di amour fou in un intreccio di amore ed odio che mira a fare grande presa sull'emotività dello spettatore. Infatti Perla, la protagonista, pur venendo maltrattata pesantemente e ripetutamente da Lew, l'uomo di cui è innamorata, continua a perseverare nel suo sentimento verso un uomo che è a sua volta innamorato di lei, ma è narcisista ed egoista, e non sa opporsi al padre che non accetta Perla nella sua famiglia. Tutta la storia procede inesorabilmente verso la tragedia finale, che è un memorabile intreccio di amore e morte. Oggi il film risulta forse un po' datato e la trama un po' improbabile ; inoltre la protagonista che, benchè maltrattata pesantemente dal suo uomo, continua ad amarlo fino alla morte, può urtare la sensibilità femminile, che in questi anni ha preso maggiore consapevolezza del problema della violenza alle donne. "Duello al sole", comunque, resta un film che cattura lo spettatore per tutta la sua durata e ci dà modo di vedere all'opera un grande regista, attori memorabili ed una cinepresa che sa raccontare sapientemente ed efficacemente la vicenda narrata. Alto cinema, dunque.
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kronos
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lunedì 22 febbraio 2010
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molto datato
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Puerlie tentativo di ripetere il successo di Via col vento ... datatissimo.
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ruggero
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sabato 3 ottobre 2009
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rindondante e barocco
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Rindondante e barocco,ma assolutamente un gran film con scene trascinanti e attori sopra le righe.Da gustare sprofondati in poltrona...Ottimo il commento musicale e la fotografia.La stessa produzione di Via col vento non si smentisce.
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stefania
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venerdì 15 febbraio 2008
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non bisogna rinunciare a se stessi
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Ottimo film,datato,ma avvincente.Texas,1800.
Una ragazza meticcia viene affidata ad una famiglia di ricchi allevatori.Perl,(il nome della ragazza),presto viena corteggiata da i due figli del suo benefattore.Luis,il più spavaldo è senza dubbio l'uomo che ama, ma Luis è anche un violento,ribelle,un uomo che in realtà non ha il coraggio di confessare il suo amore all'esigente padre-padrone.Così rinnegata Pearl,perchè mezzosangue,Louis diviene un fuorilegge e a Pearl,perseguitata ingiustamente non resta che difendersi,uccidendolo.Film,sensuale ,sfaccettato,rimane impresso per la violenza delle passionie l'originalità della trama.Al di là dell'immagine patinata rimane validissimo.Duello di morte, dunque per Louis e Pearl,mentre sarebbe stato molto meglio fuggire insieme,dal padre-aguzzino e dalla ferocia del razzismo bigotto che li circondava.
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Ottimo film,datato,ma avvincente.Texas,1800.
Una ragazza meticcia viene affidata ad una famiglia di ricchi allevatori.Perl,(il nome della ragazza),presto viena corteggiata da i due figli del suo benefattore.Luis,il più spavaldo è senza dubbio l'uomo che ama, ma Luis è anche un violento,ribelle,un uomo che in realtà non ha il coraggio di confessare il suo amore all'esigente padre-padrone.Così rinnegata Pearl,perchè mezzosangue,Louis diviene un fuorilegge e a Pearl,perseguitata ingiustamente non resta che difendersi,uccidendolo.Film,sensuale ,sfaccettato,rimane impresso per la violenza delle passionie l'originalità della trama.Al di là dell'immagine patinata rimane validissimo.Duello di morte, dunque per Louis e Pearl,mentre sarebbe stato molto meglio fuggire insieme,dal padre-aguzzino e dalla ferocia del razzismo bigotto che li circondava.Da collezionare .Stefania.
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