albert
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mercoledì 16 aprile 2025
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superstizione o scienza
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Siamo in Grecia nel 1912, durante la prima guerra balcanica. Il generale greco Pherides, interpretato da una versione riccioluta e non del tutto convincente del grande Boris Karloff, icona dei film horror degli anni '20-'60, ma soprattutto '30-'40, e il reporter Davis, a causa della profanazione di tombe, indagando, raggiungono un'isola dove dimora l'archeologo Albrecht. Qui si diffonde un'epidemia molto contagiosa che causa la morte di alcuni ospiti della casa di Albrecht. La sceneggiatura del film si basa su due tesi antitetiche; la prima si basa sulla superstizione, per cui l'anziana Kira, influenzando anche il generale, pensa che la giovane e bella Thea, interpretata da Ellen Drew, sia una Vorvolaka, una specie di vampiro delle leggende greche che causa il contagio.
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Siamo in Grecia nel 1912, durante la prima guerra balcanica. Il generale greco Pherides, interpretato da una versione riccioluta e non del tutto convincente del grande Boris Karloff, icona dei film horror degli anni '20-'60, ma soprattutto '30-'40, e il reporter Davis, a causa della profanazione di tombe, indagando, raggiungono un'isola dove dimora l'archeologo Albrecht. Qui si diffonde un'epidemia molto contagiosa che causa la morte di alcuni ospiti della casa di Albrecht. La sceneggiatura del film si basa su due tesi antitetiche; la prima si basa sulla superstizione, per cui l'anziana Kira, influenzando anche il generale, pensa che la giovane e bella Thea, interpretata da Ellen Drew, sia una Vorvolaka, una specie di vampiro delle leggende greche che causa il contagio. L'archeologo pensa che il contagio si possa debellare attraverso la preghiera. La seconda tesi si basa, invece, su evidenze medico-scientifiche ed e' sostenuta dal dottore, che morira' a causa del contagio, e dal giovane reporter Davis. E' un film molto breve girato ad Ischia a basso costo, un b-movie realizzato dal produttore Val Lewton, specializzato in film in bianco e nero, dalla grande suspense. Val Lewton si avvalse piu' volte di Boris Karloff e della regia di Mark Robson. Le atmosfere del film sono tipicamente gotiche e possono essere accostate a romanzi tipo "Cime tempestose"; un esempio lampante lo si nota quando la signora St. Aubyn viene sepolta vita e, di notte, riesce a scoperchiare la bara, per salvare la vita alla giovane Thea, che potra' amare liberamente il giovane reporter. E' un b-movie di discreta fattura, grazie all'esperienza del regista, ad un cast all'altezza dei rispettivi ruoli e, soprattutto per il fatto che riesce ad essere essenziale con una durata di 1h 10', rispetto ad alcuni film del giorno d'oggi piuttosto prolissi.
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gianleo67
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sabato 20 febbraio 2016
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i walked with a....mistress
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Accompagnato da un reporter americano inviato durante la Prima Guerra Balcanica, un generale greco si reca in visita presso la tomba della moglie morta anni prima e sepolta in una piccola isoletta prospiciente il fronte. Qui i due vengono accolti da una variegata compagine di residenti alle attendenze di un archeologo svizzero studioso di antichità elleniche. Un misterioso morbo e le locali superstizioni sulla demoniaca creatura che lo causerebbe però, finiscono per bloccare i due sull'isola, costringendoli alla forzata convivenza di una prolungata e pericolosa quarantena.
Diretto da Mark Robson alla sua quinta regia questa produzione RKO sotto l'egida inconfondibile del grande Val Lewton (Il bacio della pantera 1942 - Ho camminato con uno zombi 1943), questo horror avventuroso in trasferta ellenica è un classico esempio di produzione low budget che riverdisce i fasti di un negletto folklore legato al mito del vampiro quale pretesto per il solito thriller psicologico fatto di atmosfere minacciose e latenti pulsioni misogine.
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Accompagnato da un reporter americano inviato durante la Prima Guerra Balcanica, un generale greco si reca in visita presso la tomba della moglie morta anni prima e sepolta in una piccola isoletta prospiciente il fronte. Qui i due vengono accolti da una variegata compagine di residenti alle attendenze di un archeologo svizzero studioso di antichità elleniche. Un misterioso morbo e le locali superstizioni sulla demoniaca creatura che lo causerebbe però, finiscono per bloccare i due sull'isola, costringendoli alla forzata convivenza di una prolungata e pericolosa quarantena.
Diretto da Mark Robson alla sua quinta regia questa produzione RKO sotto l'egida inconfondibile del grande Val Lewton (Il bacio della pantera 1942 - Ho camminato con uno zombi 1943), questo horror avventuroso in trasferta ellenica è un classico esempio di produzione low budget che riverdisce i fasti di un negletto folklore legato al mito del vampiro quale pretesto per il solito thriller psicologico fatto di atmosfere minacciose e latenti pulsioni misogine. Basato sul fondamentale contributo di un bianco e nero che esalti il contrasto tra la razionalità del giorno e degli uomini di scienza dalla tetra oscurità della notte e delle arcaiche superstizioni sepolcrali, il film sviluppa il suo maggior contributo nel suggerire un climax di ambiguità e di sospetto che derivi dal prevalere delle seconde sulle prime, agitando lo spauracchio di una mortale pandemia che, laddove non si riesca a contrastare con l'igiene e i rimedi della scienza medica, reclami la solita 'caccia alla strega' ed il ricorso a cruenti rituali sacrificali. Sebbene sia uno dei pochi esempi cinematografici che facciano riferimento al mito del Vrycolacas (Brucolaco) con tanto di citazione legata alla sua diffusione durante la Guerra Bancanica ed alle sue manifestazioni esoteriche sotto forma di un misterioso aumento della morbilità (tratto comune alle interpretazioni anche moderne sul persistere del mito del vampiro nelle società occidentali), è in realtà un modesto esempio di horror gotico che alterna il pauperismo scenografico di fondali posticci all'esilità di un plot che contamina Agatha Christie (Dieci piccoli indiani) con E.A.Poe (La sepoltura prematura) conferendogli una nota esotica nella immancabile sottotrama sentimentale tra il prestante reporter yankee e la tenebrosa maliarda autoctona. Il bene, va da sè, non potrà che spuntarla all'alba del nuovo giorno. Pertecipazione d'ordinaza per un Boris Karloff riccioluto e incupito e particolare risalto per la folgorante bellezza di una giovanissima Ellen Drew. Nomination all' Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films 2006 per i film in DVD della Val Lewton Collection cui sono stati preferiti quelli della The Bela Lugosi Collection. Il cosidetto gusto per l'orrido non si discute.
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