Pietro Bianchi
Malgrado le arie di chi sta al disopra della mischia, e si nutre a mezzogiorno di Ibsen e alla sera di Kirkegaard (per chi non lo sapesse Kirkegaard è uno scrittore danese, padre degli esistenzialisti d'oggi) la povera Greta Garbo non è riuscita neanche lei a sfuggire alla terribile macchina commerciale del cinema americano.
Colei che un tempo, malgrado i lunghi piedi e le spalle non belle, riusciva a travolgere nella bufera degli schermi giovinotti di primo pelo e uomini nel fiore degli anni, ragazzi che si affacciavano allora alla vita e ufficiali zaristi legati a una carriera, ora è stata immersa nella salsa variopinta di un film leggero. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (1434 caratteri spazi inclusi) su 28 Settembre 1946