Ivan Orlandi
Close-up
Sulla parete di casa, una bambina disegna il graffito di un mostruoso essere informe. Il granitico volto del nonno, potrebbe essere, o, più generalmente, il fantasma della cultura patriarcale. Anzi, non v'è alcun dubbio, visto che è proprio la voce fuori campo a confessarlo, la stessa regista che passati trent'anni tenta ora di rimettere in scena i propri traumi infantili, forgiati tra le bombe della prima guerra cecena, per trovarvi la radice marcia dell'ossessione russa, quel circuito perverso di vanagloria imperialista. [...]
di Ivan Orlandi, articolo completo (3943 caratteri spazi inclusi) su Close-up 28 agosto 2025