La visione di "Onde di Terra" è una di quelle occasioni nelle quali non si è spinti ad esprimere la propria impressione appena usciti dalla sala.
È un film molto più complesso e articolato di quanto possa apparire, andando da un racconto di tradizione, di storia locale, allo spirito quasi documentaristico sulle Langhe degli anni settanta del novecento, fino ad abbracciare il sentimento di sradicamento di chi emigra e cerca, in un nuovo luogo, un nuovo Sé.
Questa struttura impegnativa, per i molti piani toccati, è però trasmessa con sobrietà raffinata, con una tenerezza asciutta, dignitosa e onesta, cosicché il film acquista il potere di infiltrarsi sottilmente tra le pieghe dell'inconscio, per ritornare a galla poco a poco, come soltanto i contenuti autentici sanno fare.
Chi lo vedrà, o rivedrà, poté allora avere questa esperienza, fatta di dettagli e sfumature pronti a tornare alla memoria, nei giorni a venire, che rafforza il ricordo di un'opera prima da non dimenticare.
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