L’arrabbiatura è propria degli esseri infelici. Gli “adulti” sono essere infelici quando utilizzano le paure dei bambini per ridimensionarli, per tenerli “buoni”, per ridurli al silenzio coatto. Che schifo! Per non parlare, poi, quando si è cresciuti, dello Stato “Papà Adulto!”, della “pedagogia del terrore” attuata in tutti i modi contro i suoi figli. Doppio schifo! Per fortuna c’è Yuri. Per fortuna c’è sempre uno Yuri o un Neil lì dove l’educazione ha alle spalle un pragmatismo fine a se stesso e senza leali riscontri teorici. Quei pochi lettori che mi seguono, conoscono bene il mio pensiero circa il punto (!) Neanche il nostro piccolo protagonista lo ama. Perché…
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Yuri è un bambino onesto. \step 10 - Il Preside, il prof, il padre, la madre/.
Si, un bambino onesto. Di fronte all’incapacità di ascolto da parte degli adulti tutti presi dalla quotidiana, gravissima e prolissa attività accusatoria contro tutto e tutti, non mente. Non mente principalmente a se stesso. E’ emotivamente in gamba. Percepisce, in modo irrazionale \ è ancora piccolo / che le sue paure sono paure indotte.
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E’ un bimbo motivato. \step 9 – Arrivo del padre /
“L’aiutare gli altri è una fregatura”. (dice il papà rientrando). Un papà non in grado di controllare la “pressione sociale” \lavoro-famiglia/ che lo attanaglia. Questa frase “Alimenta” ancora di più in lui curiosità, voglia di sapere, di conoscere.
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Yuri è un esploratore. \step 8 – La nonna/
Cresce in un completo “naufragio cognitivo”, in balia di se stesso, nessuno lo aiuta a far ordine e chiarezza nelle sue “immaginazioni”, tantissime e proprie dell’età. In queste ultime, il vero/falso non trova ancora la giusta collocazione.
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Yuri è un “inconsapevole sobillatore”. \step 7 – Le domande/
Così mi par di capire. Quando gli adulti non riescono a dare risposte chiare ed adatte all’età, entrano in situazioni tensive e guai a rivolgere loro una parola.
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Yuri e la notte. \step 6 – Dormire/
La notte è per Yuri, come per tutti i bambini, il sottile confine tra la realtà e le sue deformazioni. Tutto cambia di notte, \dimensioni, colori, voci, movimenti/.
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Yuri e il Cappellaccio. \The Big Jump/
Il Cappellaccio è per Yuri un amico vero e non immaginario. Yuri ha bisogno del Cappellaccio quanto un novello marinaio della sua carta nautica. E’ il Cappellaccio che riuscirà a dare a Yuri la forza necessaria per diventare adulto, un adulto vero, responsabile, in grado di trasmettere agli altri le proprie conoscenze. Un adulto che non “approfitta” dell’Io cosciente. Un adulto che è riuscito a liberarsi ed a librarsi verso “l’Infinito ed Oltre”. Quello di Yuri e del suo regista partenopeo Marco Pavone è, un messaggio di tipo cosmico. Introspettivi ed estroversi a seconda delle situazioni che riescono peraltro a giudicare con dovizia. Sicuramente personalità sagge e fuori dal golfo mistico.
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