L'industriale |
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Un film di Giuliano Montaldo.
Con Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Eduard Gabia, Elena Di Cioccio, Elisabetta Piccolomini.
continua»
Drammatico,
durata 94 min.
- Italia 2011.
- 01 Distribution
uscita venerdì 13 gennaio 2012.
MYMONETRO
L'industriale
valutazione media:
2,96
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il film di "Occhi del cuore"di ddssccFeedback: 3 |
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domenica 22 gennaio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Adesso saprò cosa rispondere alla domanda: il film peggiore che hai visto di recente. Il film risulta subito comprensibile a chi guardi molta televisione, e appare come una super-fiction, tanto nei personaggi, che nelle situazioni narrative, fino al finale. Non a caso è prodotto dalla Rai, e ha nel cast attori di fiction come Carabinieri e Cento Vetrine. Dai commenti che ho colto, il film piacerà a chi ama queste serie così tanto da volerle vedere anche al cinema. Tra le chicche del film: - il film apre sul petto scolpito Favino, che ci verrà riproposto in diverse scene. Così anche il corpo della Crescentini, mostrato con l'accuratezza di chi vuole far pensare alla "qualità" e "spessore", beninteso senza far nulla di qualità nella trama e nei personaggi. Inutile dire che il trailer vende il seno e il corpo nudo della Crescentini; - incredibile il numero di automobili riprese da ogni angolazione. In piena crisi finanziaria, Favino rinuncia all'autista ma non al macchinone. Si può dire in tutta sincerità che l'azione del film si svolge quasi per intero dentro un'auto. Lo spettatore sognante potrà acquistare il carattere dei personaggi se lo vorrà, scegliendo la macchina che rispecchia il carattere del suo personaggio preferito; - i dialoghi telefonici tra Favino e Crescentini sono talvolta surreali, con un tono di voce del tutto slegato dalle parole, e testi che non si incontrano in nessun punto; - il personaggio della Crescentini ha tutto, fa tutto, umilia il marito più e più volte dall'inizio alla fine, restando però salda e pura nella sua virtù. Eppure, custode di un potere illimitato, mai colta in fallo, resta per questo assolutamente piatta e inconcludente. Viene il dubbio che questo film sia stato scritto con un occhio di riguardo al personaggio, che ne ha però soltanto perso; - gli antagonisti di Favino sono imprenditori tedeschi e un immigrato rumeno. Qui non si tratta di rappresentare la crisi, ma gli stereotipi che la accompagnano. In sintesi, è un film per chi voglia vedere fino a che punto il mondo rappresentata nel telefilm Boris sia reale. L'industriale è, sotto tutti i punti di vista, il film di Corinna Negri.
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