Nativity |
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Un film di Catherine Hardwicke.
Con Shohreh Aghdashloo, Keisha Castle-Hughes, Eriq Ebouaney, Ciarán Hinds, Oscar Isaac.
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Titolo originale The Nativity Story.
Drammatico,
Ratings: Kids,
durata 101 min.
- USA 2006.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 1 dicembre 2006.
MYMONETRO
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Semplice
di RiccardoFeedback: |
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domenica 3 dicembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo lo scandaloso "Thirteen"e il documentaristico "Lords of Dogtown",Catherine Hardwick torna con un nuovo film che non ha niente a che vedere con la cruda storia di un'adolescente profondamente influenzata dalla trasgressività di una sua coetanea o la vita di ragazzi appassionati dello skateboarding(gli Z-boys)...certo possiamo dire che al centro della narrazione c'è sempre una ragazza,un'adolescente che partorirà colui che sarà il salvatore dell'umanità,Gesù.La regista si ripresenta perciò con un film religioso(e chi l'avrebbe mai detto?)che non ha creato scandali,al contrario di Mel Gibson con il suo "The Passion"(bello nonostante tutte le critiche),grazie alla sua semplicità ed innocenza.Certo ci si aspettava qualcosa di più da una donna dietro la cinepresa,magari una maggiore introspezione psicologica di una poco più che bambina Maria,che porta nel suo grembo il figlio di Dio, avvolta perciò dal compito di partorirlo ed esserne la madre.La femminilità della pellicola si nota,fortunatamente,nell'assenza di violenza in scene come la"strage degl'innocenti"che viene limitata alle urla disperate delle madri(e qualche bambino)e allo sfondare delle porte da parte dei soldati"assassini".Bella la fotografia(molto suggestiva nella scena del parto)e dettagliata la ricostruzione della vita di quel tempo con le sue azioni e tradizioni quotidiane.C'è da dire che la scarsa analisi introspettiva di Maria viene ricompensata dall'esaltazione della figura di Giuseppe,uomo buono e giusto,è forse il personaggio del film che più affascina.Simpatica la rappresentazione dei re magi,come un trio d'amici inseparabili che seppure a volte non proprio d'accordo,giungono sempre ad un compromesso :ridenti,scherzosi e simpatici sembrano essere gli elementi che danno sollievo allo spettatore,con la loro grottezza,nei momenti più intensi e drammatici;ci si ritrova inoltre,ad un tratto,a seguire due viaggi:quello straziante della"sacra"famiglia e quello più agiato dei magi.La Hardwicke si dimostra talentuosa(anche se la sua regia si basa ancora sui continui zoom in avanti)e "narra" la storia con semplicità e scorrevolezza(forse anche grazie ad una discreta sceneggiatura)cercando di rendere il più realistiche,con successo,scene come "l'annunciazione".Nel complesso sicuramente un buon film consigliato a coloro,che irrequieti,cercano la tranquillità dell'animo.cinemailaviu.blogspot.com
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