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Sì, è decisamente un film per famiglie questa gradevolissima pellicola. All'inizio,i ragazzini più grandicelli sono un po' riottosi ad entrare in sala assieme a papà e mamma e ai fratellini più piccoli, si sentono quasi offesi per essere stati a portare a vedere un film per piccini, ma poi si lasciano coinvolgere egualmente nella storia, superando prevenzioni e pregiudizi legati al fatto che sono nella difficile età di transito in cui vorrebbero rifiutare globalmente le cose dell'infanzia per essere adulti. L'insegnamento che si trae da questa storia delicata e piena di sentimenti ( ma non stucchevole) è quello del valore forte ed irrinuncabile dell'amicizia e della solidarietà. Ma, ancora, c'è quello altrettanto forte dell'accettazione della diversità. Carlotta, il ragno abilissimo nel tessere le sue tele, rifiutata dagli altri animali da cortile (o quantomeno da essi ignorata) si manifesta al porcellino Wilbur che guarda il mondo curioso e disincantato e ne viene accettata. Carlotta, "riconosciuta" come amica da Wilbur, finisce con l'occuparsi amorevolmente e senza alcun tornaconto (a differenza del sorcio goloso ed ingordo) del progetto per la salvezza di Wilbur. In questa nostra epoca in cui vengono esasperate le appartenenze e si fa più difficile accettare - in nome della sicurezza - la diversità "etnica", questo film ha tanto da insegnare. L'andamento della storia è lento e scarsamente vivace, ma non per questo soporifero. Alla fine, si esce dalla sala, contenti di aver speso questo tempo e portandosi delle emozioni delicate dentro.
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