Shaft |
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Un film di John Singleton.
Con Samuel L. Jackson, Richard Roundtree, Christian Bale, Vanessa Williams, Dan Hadaya.
continua»
Poliziesco,
durata 99 min.
- USA 2000.
MYMONETRO
Shaft
valutazione media:
2,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un nuovo caso per Shaftdi andyflash77Feedback: 14447 | altri commenti e recensioni di andyflash77 |
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domenica 29 luglio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Shaft, ispettore di colore dai metodi poco ortodossi, viene chiamato per indagare su un'aggressione subita dallo studente nero Trey Howard. La barista Diane, testimone oculare, rivela a Shaft il nome del colpevole: Walter Wade jr. Questi invoca la legittima difesa; Shaft lo arresta ugualmente, ma il suo avvocato ottiene la scarcerazione immediata... Al di là dell'eterna musica di Isaac Hayes, i riferimenti a una delle icone della "blaxploitation" (incarnata da Richard Roundtree in tre film fra il '71 e il '73) sono pretestuosi, dato che il personaggio di Jackson poteva chiamarsi in qualsiasi modo senza che la storia cambiasse di una virgola.Il brutale omicidio di un ragazzo di colore scatena il solito pandemonio razziale nella città di New York. L’omicida è un ricco biondino dell’Upper Side, feroce e arrogante, che commette l’errore di provocare un grosso sbirro di nome Shaft. “Still the Man”, come recita la locandina americana? Mica tanto, perché questo Shaft è in realtà il nipote di quello originale. I tempi sono cambiati, e da Harlem la scena si sposta a Manhattan, tra locali alla moda e macchine di lusso. E se il “bad motherfucker” degli anni ’70 (torna, in un cameo, Richard Roundtree) era comunque un figlio del ghetto, qui il nostro eroe passa di sequenza in sequenza mostrando i suoi abiti firmati. Abbastanza stupida la storia, mentre le sequenze d’azione sono realizzate con una certa professionalità e Singleton, che ha accettato di dirigere per motivi alimentari, gira al solito molto bene. Il nuovo “Shaft” è dunque un prodotto di largo consumo cui solo l’eterna musica di Isaac Hayes conferisce un minimo di valore aggiunto. I riferimenti alla blaxploitation sono meri strumenti del marketing, dato che il personaggio di Samuel L. Jackson poteva chiamarsi Stone, Washington o DeVeraux senza che la storia cambiasse di una virgola.
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