La Moglie dell'Astronauta

un film importante, come l'apparente buon nome
dell'astronauta... partito per lo spazio da essere umano, e tornato a
terra da alieno..., un noir surreale distante dal film inerente
l'apollo 11, quando qualcuno tramite la radio in
orbita adiacente la luna diceva d'avere un problema, purtroppo le
disfatte, anche del popolo americano, quella corsa assurda coi
rischi di spendere l'equivalente dell' essere umano terrestre, con tanto di
incapponimento, per trovare un'utilità o un senso a quelle
spese inconcepibili, ci ricordano che la ricchezza
del sottosuolo e d'altre cose non appartiene tutte le volte all'essere migliore,
con risultati a volte che lasciano di stucco, ma ciscun popolo ha le proprie
disfatte, per gli italiani un problema tra le tante cose
fu la diga del vajont..., nonstante
scricchiolasse perdendo acqua da tutte le parti, ingengneri responsabili,
autorità e cronisti, trascurarono per tutta una settimana
quei 5 giorni prima 6, precedente il disastro, quei problemi col risultato
che sappiamo, a volte vi è chi perde in non imprese, a volte chi
perde in imprese grandi però futili e banali a loro insaputa, come
l'astronauta tornato a terra, che s'accorge di essere una minaccia...
per il popolo pacifico terrestre, pacifico per interesse o impossibilità, solo con
l'alieno... direi, ovvio, al quale forse solo il creatore sarà in grado di
infliggergli una punizione..., per quel malpensare, inerente i terrestri, dell'essere
umano, che ha costruito come una formica le proprie infastrutture,  
direi non per vedere l'alieno piantare chiodi pensando di ricostruire la
muraglia cinese..., è una storia di fantascienza comunque, con quei
difetti tipici umani, da vedere e non indispensabile, forse utile, allo
spettatore il compito di vederlo e di
trasformarlo... secondo, gli occhi del pubblico, per un film
che si perde tra congetture e qualche
fesseria distante dal mito del genere fantastico di holliwood, dove a
volte la verià l'avevano sotto gli occhi, e non l'hanno
veduta, per quella 'timidezza' la stessa di uno
qualunque per calcare il gran palcoscenico dello spettacolo.