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Banfi interpreta un personaggio che è ormai storia della commedia all'italiana degli anni '80 e del suo personale repertorio: il Commissario Lo Gatto! Il nostro poliziotto è Commissario (sui generis) a Roma e dopo aver chiesto l'alibi al Papa, durante un'indagine per omicidio in Vaticano, viene spedito a Favignana per punizione. Riuscirà a non annoiarsi e a farsi notare, abbozzando una sorta di indagina attorno alla presunta scomparsa di un'avvenentissima turista. Ruolo cucito addosso alla comicità di Banfi che sfoga così tutto il suo repertorio tra il farsesco, il grottesco, il cabarettistico e il trash. strepitosdi, tra l'altro, i suoi duetti con Micheli, il giornalista zoppo! Risi dirige con pulizia ma convince solo in parte, manca il tocco autoriale, la satira che vorrebbe essere pungente (vedi i riferimenti a Craxi e ad Andreotti) è fiacchissima, il ritmo è da soap televisiva ma tutto funziona e gira in maniera fluida, nonostante manchi la consisyenza da giallo poichè la sceneggiatura non ha capo ne coda così come non ne ha la fase di indagine. Cinema del tutto popolare, che strappa comunque risate e che gioca sulla tragicomicità di un personaggio ben caratterizzato. Il tutto infarcito da bellezze mozzafiato che mostrano senza parsimonia nudi anche integrali. Contesto e tono dimessi, volgarità e battutacce non mancano.
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