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D'amato(anche direttore della pessima fotografia e co-sceneggiatore)contamina la sua fortunata saga di Emanuelle col genere cannibalico,all'epoca al top.In un'Amazzonia furbescamente ricreata a Mazzano Romano(qualche volta funziona,qualche volta no)la solita tiritera di vicende straviste.Le parentesi erotiche sono concentrate nella prima parte e sono più soft che hard.Gli effettacci scattano nella seconda,e sono modesti,ma truculenti quanto basta perchè siano funzionali(se si esclude l'impossibile uccisione di O'Brien[che dalla faccia sembra in preda a una brutta stitichezza....]).Serie F tipica,ma realizzata in modo più decente della media dei film del regista.E' il trash nella forma giusta,che ti bendispone a prendere tutto per com'è,dai dialoghi risibili alle facce catatoniche degli attori(ma le nudità abbondano e le due protagoniste sono splendide);dalla realizzazione scadente(impagabili scene notturne girate di giorno in punti molto in ombra)alle musichette orribili di Nino Fidenco.D'amato le riutilizzerà in seguito,e anche Marino Girolami per il suo"Zombie Holocaust",assai più brutto di questo.
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