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                Clint Eastwood alla prima regia di un western, si cuce x se' stesso un personaggio di eroe-antieroe (violenta prostitute, sprezzante, con valori discutibili che se girato adesso farebbe fatica a trovare un produttore...), un pistolero che viene "adottato", non senza chiedere nulla in cambio, come difensore della polverosa cittadina di Lago, da 3 pistoleri reduci da 1 anno di prigionia e pronti a tornare a Lago x prendersi la loro rivincita.la trama non e' entusiasmante, ma in realta' tutto gira attorno al personaggio di Eastwood (lo straniero senza nome), e quindi anche una sceneggiatura non impeccabile viene messa in secondo piano.
 tutto sommato un buon western, anche se lontano dalle pellicole che ne hanno decretato il successo del genere negli anni 70
 
 
 
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