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In un appartamento di Copenaghen, dientro ad un finto muro, vengono rinvenuti tre corpi mummificati seduti intorno ad una tavola macabramente imbandita. La notizia suscita immediato clamore e l'indagine viene affidata al "Dipartimento Q" della polizia danese. Il rinvenimento di una quarta sedia fa, tuttavia, presagire che le vittime in realtà dovessero essere quattro. Inizia così una fitta "indagine nell'indagine" dai risvolti inquietanti, soprattutto per i temi trattati.
La trama del film è molto ben stutturata, come del resto anche la stessa sceneggiatura, e si svuluppa su due piani temporali (1961 e "presente"). Ne viene fuori una pellicola che riesce ad intrattenere e ad incuriosire lo spettatore, soprattutto nelle sue battute iniziali. Dal "thriller" si passa poi gradualmente al "poliziesco" con una narrazione via via molto più lineare ed a forti tinte drammatiche. I personaggi (protagonisti e non) hanno caratteristiche solide e ben definite, interpretate egregiamente dagli attori. Ottima anche la regia che riesce a governare i vari generi del film (dramma, thriller, poliziesco, giallo). Che dire... scoperto per caso mentre sfogliavo il catalogo "prime video", non so come questo film non abbia avuto diffusione nelle nostre sale cinematografiche. Ne consiglio la visione (Voto: 7+).
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