Sartana è questo. Non a caso Gianni Garko accetta di vestirne per l’ultima volta i panni perché Giuliano Carnimeo alias Anthony Ascott rispetta le regole e le caratteristiche fondanti del personaggio definite da Parolini nel suo Se incontri Sartana prega per la tua morte. Carnimeo gioca ad arricchirlo con una serie di trovate bizzarre e in qualche modo innovative tra le quali spiccano le freccette avvelenate nascoste nel tacco, un organo che nasconde fucili e mitragliatrici e il piccolo totem robot Alfie che è il vero coprotagonista del film. La trama, ricca di colpi scena, si abbevera alle tecniche del giallo e regala allo spettatore una lunga sequela di gustosi colpi di scena.
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Sartana è questo. Non a caso Gianni Garko accetta di vestirne per l’ultima volta i panni perché Giuliano Carnimeo alias Anthony Ascott rispetta le regole e le caratteristiche fondanti del personaggio definite da Parolini nel suo Se incontri Sartana prega per la tua morte. Carnimeo gioca ad arricchirlo con una serie di trovate bizzarre e in qualche modo innovative tra le quali spiccano le freccette avvelenate nascoste nel tacco, un organo che nasconde fucili e mitragliatrici e il piccolo totem robot Alfie che è il vero coprotagonista del film. La trama, ricca di colpi scena, si abbevera alle tecniche del giallo e regala allo spettatore una lunga sequela di gustosi colpi di scena. Gianni Garko è in ottima forma e anche lo stuolo di caratteristi è all’altezza del compito. Nonostante il ruolo modesto si fa notare anche Susan Scott .
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