elgatoloco
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venerdì 25 marzo 2016
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rilettura biblica intelligente e problematica
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QUesto"Barabba"di Fleischer, tratto da un romanzo di Pa"r Lagerkvist e sceneggiato-tra gli altri- da Diego Fabbri e Salvatore Quasimodo, non rifacendosi ad alcun Vangelo, neppure apocrifo(là non si trovano che cenni su Barabba), è comunque profondamente originale: ci propone un Barabba(che, lo sappiamo da studi storici ed esegetici di cui nel 1961 non si disponeva ancora, era invero uno zelota, ossia un"resistente violento"all'Impero Romano, mentre nel film si parla genericamente di"ribelle", "ladro"e"assassino")tormentato, la cui volontà di credere nel Cristo è scontrosa, pervasa da dubbi, da lacerazioni interne, ma che proprio per questo sarebbe grato alla volontà divina.
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QUesto"Barabba"di Fleischer, tratto da un romanzo di Pa"r Lagerkvist e sceneggiato-tra gli altri- da Diego Fabbri e Salvatore Quasimodo, non rifacendosi ad alcun Vangelo, neppure apocrifo(là non si trovano che cenni su Barabba), è comunque profondamente originale: ci propone un Barabba(che, lo sappiamo da studi storici ed esegetici di cui nel 1961 non si disponeva ancora, era invero uno zelota, ossia un"resistente violento"all'Impero Romano, mentre nel film si parla genericamente di"ribelle", "ladro"e"assassino")tormentato, la cui volontà di credere nel Cristo è scontrosa, pervasa da dubbi, da lacerazioni interne, ma che proprio per questo sarebbe grato alla volontà divina. Film anti-bigotto, duro, magistralmente interpretato da Anthony Quinn(doppiato in italiano da Arnoldo FOà, che interpreta anche un piccolo ruolo), ma anche da Vittorio Gassman in una delle sue migliori prove drammatiche al cinema, da altri(Mangano e Cortese, tra le"madames", decisamente brave anch'esse). Prescindiamo da alcune incoerenze storiche(il Colosseo non c'era ancora, all'epoca d'ambientazione del film), con scene sugli esercizi gladiatorii e le lotte gladiatorie tanto ripetivi/e da riuscire astratti, con una musica post-hindemithiana di Nascimbene degnissima, il film è veramente notevolissimo, antiretorico, problematico, in controtendenza rispetto alla"vulgata"agiografica in auge(mi sembra, almeno)all'epoca. El Gato
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pellicola74
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lunedì 3 maggio 2010
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per la redazione
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Secondo imdb questo film è del 1961, non del 1962. Pare che la prima italiana sia del 23 dicembre 1961. Inoltre, stando al n. 13 di Famiglia Cristiana del 26 marzo 1961, pag. 11, le riprese dell'eclissi non sono state girate a Nizza bensì a Grosseto.
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renato corriero
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sabato 25 novembre 2006
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un grande anthony quinn
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Un kolossal un po' insolito con un Barabba un po' insolito. Normalmente viene raffigurato come un violento che vuole ribellarsi ai Romani con la violenza! In questo film non sembra entrarci molto la politica ma è solo un ladro che viene turbato dalla morte di Gesù "morto al suo posto"
Il personaggio viene raffigurato come un non credente che, grazie anche all'incontro del prigioniero cristiano interpretato da Vittorio Gassman,
vorrebbe credere ma non ci riesce; tranne alla fine quando anch'egli morirà sulla croce. Poco credibile la sequenza in cui si mette a dare manforte ad incendiare Roma non avendo minimamente capito qual'era il fine del cristianesimo. Molto bella la ripresa dal vero dell'eclisse di sole del 1961.
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