felicity
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sabato 26 luglio 2025
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figure potenti che prendono le decisioni cruciali
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Questa terza versione filmica di I Fantastici Quattro, dopo quella con Jessica Alba del 2005 e quella disastrosa e finita malissimo di Josh Trank del 2015, è di sicuro quella venuta meglio, la più moderna di tutte nonché la più coerente con il resto dei film sui supereroi.
L’ambientazione “super anni Sessanta” è un elemento fondamentale per l'intero film. E proprio in quelli che furono gli anni dell’entusiasmo per il sogno della corsa allo spazio, viene mostrato l’incubo che viene dallo spazio. Inverte il modo in cui si guarda all’ignoto, ma senza muoversi dalla rappresentazione dell’epoca dell'America e dei suoi cittadini, quella che li dipingeva come un popolo retto, dai grandi valori ed eccezionale spirito.
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Questa terza versione filmica di I Fantastici Quattro, dopo quella con Jessica Alba del 2005 e quella disastrosa e finita malissimo di Josh Trank del 2015, è di sicuro quella venuta meglio, la più moderna di tutte nonché la più coerente con il resto dei film sui supereroi.
L’ambientazione “super anni Sessanta” è un elemento fondamentale per l'intero film. E proprio in quelli che furono gli anni dell’entusiasmo per il sogno della corsa allo spazio, viene mostrato l’incubo che viene dallo spazio. Inverte il modo in cui si guarda all’ignoto, ma senza muoversi dalla rappresentazione dell’epoca dell'America e dei suoi cittadini, quella che li dipingeva come un popolo retto, dai grandi valori ed eccezionale spirito.
Grande spazio alla parte dedicata al rapporto degli eroi con l’opinione pubblica, le critiche e il loro senso di responsabilità nei confronti del ruolo che i loro poteri gli conferiscono. E non c’è da stupirsene, perché non esiste argomento più centrale oggi della maniera in cui ci relazioniamo alle élite, come l’opinione pubblica sia facilmente orientabile e quanto i più potenti debbano prendersi la responsabilità di quel che fanno.
Il sogno dell’America liberale è oggi più che mai di avere figure potenti che prendono le decisioni cruciali iper responsabili.
Alla fine rimane un film solido, di buon intrattenimento.
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[+] il ritorno al cinema della prima famiglia marvel
(di antonio montefalcone)
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edo
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domenica 3 agosto 2025
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4 quasi fantastici...
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Inevitabile fare confronti con le precedenti (e piuttosto deludenti) versioni cinematografiche del quartetto di supereroi di casa Marvel. E' indubbio che quest ultima trasposizione sia nettamente la migliore sotto praticamente tutti i punti di vista! Ma è davvero così convincente?
In un universo parallelo i Fantastici 4 sono amati e riconosciuti come i più grandi protettori del Mondo, ma nell'inimità si trovano a gestire le più comuni dinamiche familiari, non ultima, la gravidanza di Sue Storm. Contemporaneamente si presenta una improvvisa, nuova minaccia, rappresentata da Galactus, il divoratore di mondi che porrà i nostri eroi di fronte ad un crudele dilemma.
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Inevitabile fare confronti con le precedenti (e piuttosto deludenti) versioni cinematografiche del quartetto di supereroi di casa Marvel. E' indubbio che quest ultima trasposizione sia nettamente la migliore sotto praticamente tutti i punti di vista! Ma è davvero così convincente?
In un universo parallelo i Fantastici 4 sono amati e riconosciuti come i più grandi protettori del Mondo, ma nell'inimità si trovano a gestire le più comuni dinamiche familiari, non ultima, la gravidanza di Sue Storm. Contemporaneamente si presenta una improvvisa, nuova minaccia, rappresentata da Galactus, il divoratore di mondi che porrà i nostri eroi di fronte ad un crudele dilemma.
I punti di forza della pellicola stanno sicuramente in una caratterizzazione molto personale, in un cast davvero convincente e in una buona scrittura dei presonaggi. E' facile volere bene alla famiglia Richards, immedesimarsi nei loro conflitti e condividerne la fragilità... anche se, alcuni aspetti del loro carattere scadono nel luogo comune o vengono solo accennati e non approfonditi. L'alchimia tra il prezzemolino Pedro Pascal e Vanessa Kirby funziona benissimo e Joseph Quinn riesce finalmente ad offrire un Johnny Storm più tridimensionale.
Apprezzabile la scelta estetica ispirata a dei futuristici anni '60.
A scricchiolare è invece la storia: spogliata delle interazioni superfle, inserite a favore di minutaggio, la trama è povera e fin troppo lineare. Le falle logiche e le forzature non mancano e Galactus è un villain "debole" di cui non si percepisce mai davvero la pericolosità. Perfino la scelta di una Silver-Surfer al feminnile (che tanto aveva fatto storcere il naso alla fan-base) si rivela una soluzione assolutamente superficiale.
Telefonatissima e piuttosto insipida l'immancabile scena post-credit.
Questi 'Primi Passi? dei Fantastici 4 nel MCU si lasciano guardare, divertono e a tratti emozionano, a patto di non aspettarsi un'opera rivoluzionaria,
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esta libre_para el_precisamente
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martedì 19 agosto 2025
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ricercato ma sforzato
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Che dire, ho sensazioni miste ma pi? positive ad essere franco. Ho molto apprezzato le scelte dei creativi, sia a livello di personaggi che di estetica scelta ma forse il problema risiede nel cattivo di turno in questo caso Galactus di cui si sa poco oltre al fatto di essere un divoratore di mondi e questo genera poca tensione. Si capisce che la scelta ? quella di umanizzare i personaggi che sebbene fantastici sono umani con i loro problemi familiari( sono una famiglia...). costretti ad affrontare una catastrofe di portata inimmaginabile anche per loro stessi. Questo rende poco epico il film, inoltre la patina retro futuristica con riferimenti del cinema di fantascienza del passato ? cosi curata, cosi bella da vedere forse ? troppo caricata che finisce per appesantire avvolte il film rendendo rarefatta l'atmosfera cosi come mi ha lasciato interdetto invece l'araldo femminile, poco usato e con una storia spiegata in fretta e furia.
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Che dire, ho sensazioni miste ma pi? positive ad essere franco. Ho molto apprezzato le scelte dei creativi, sia a livello di personaggi che di estetica scelta ma forse il problema risiede nel cattivo di turno in questo caso Galactus di cui si sa poco oltre al fatto di essere un divoratore di mondi e questo genera poca tensione. Si capisce che la scelta ? quella di umanizzare i personaggi che sebbene fantastici sono umani con i loro problemi familiari( sono una famiglia...). costretti ad affrontare una catastrofe di portata inimmaginabile anche per loro stessi. Questo rende poco epico il film, inoltre la patina retro futuristica con riferimenti del cinema di fantascienza del passato ? cosi curata, cosi bella da vedere forse ? troppo caricata che finisce per appesantire avvolte il film rendendo rarefatta l'atmosfera cosi come mi ha lasciato interdetto invece l'araldo femminile, poco usato e con una storia spiegata in fretta e furia.. Per? la colonna sonora mi ? piaciuta cosi come gli attori che giustamente si caricano sulle spalle il film e le scene di azioni sono piacevolissime. Promosso!!! P.S: Non ho apprezzato la scelta di far parlare tutti: alieni, araldi la stessa lingua, cio? Galactus che parla inglese...vabb
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tozkino
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mercoledì 3 settembre 2025
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il migliore della serie
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Un film davvero bello, avventuroso ed emozionante: I Fantastici Quattro - Gli inizi. Conosco benissimo la linea narrativa della storia eppure sono pronto a meravigliarmi e a stupirmi per la profondità e la bellezza di questa favola, che è molto più di un racconto avventuroso di supereroi, e si presenta come uno spaccato intenso e profondo, che non solo diverte ed emoziona, ma offre una grande lezione di vita e avverte sull’importanza dei valori che devono fondare e reggere l’umanità, a costo però che siamo disposti a pagare di persona, anche quando dovesse costare la vita stessa. I fortissimi legami familiari dei protagonisti costituiscono la struttura portante del racconto: le caratteristiche peculiari e i talenti personali di ciascuno dei fantastici quattro non sono mai tenuti per sè stessi come fossero medaglie da esibire, ma come doni caratteristici di ciascuno, sono un regalo da offrire generosamente agli altri membri della famiglia, ma lo scopo di ogni intervento in difesa della vita è contribuire al benessere e alla salvezza dell’intera umanità e del Creato.
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Un film davvero bello, avventuroso ed emozionante: I Fantastici Quattro - Gli inizi. Conosco benissimo la linea narrativa della storia eppure sono pronto a meravigliarmi e a stupirmi per la profondità e la bellezza di questa favola, che è molto più di un racconto avventuroso di supereroi, e si presenta come uno spaccato intenso e profondo, che non solo diverte ed emoziona, ma offre una grande lezione di vita e avverte sull’importanza dei valori che devono fondare e reggere l’umanità, a costo però che siamo disposti a pagare di persona, anche quando dovesse costare la vita stessa. I fortissimi legami familiari dei protagonisti costituiscono la struttura portante del racconto: le caratteristiche peculiari e i talenti personali di ciascuno dei fantastici quattro non sono mai tenuti per sè stessi come fossero medaglie da esibire, ma come doni caratteristici di ciascuno, sono un regalo da offrire generosamente agli altri membri della famiglia, ma lo scopo di ogni intervento in difesa della vita è contribuire al benessere e alla salvezza dell’intera umanità e del Creato. Grande pregio del regista, ma anche dei bravissimi interpreti, è aver caratterizzato ciascun personaggio con elementi tipici e con una buona dose di empatica attenzione, che fa emergere un quadro davvero intenso e amorevole. Ora voglio sottolineare alcuni elementi della ricchissima trama. Dunque entriamo dentro la storia: conosciamo già questo quartetto, sappiamo cioè che ciascuno dei quattro è in possesso di importanti superpoteri: a causa di un incidente nello spazio mentre gli scienziati erano impegnati a difendere la Terra da una serie di bizzarri nemici che, probabilmente, i fan dei fumetti conoscono bene. Il background dei protagonisti ci viene presentato fin da subito attraverso uno speciale televisivo, girato per rassomigliare agli analoghi degli anni Sessanta, e funziona piuttosto bene sia nel riassumere i precedenti del caso, sia a descrivere legami e personalità dei nostri Fantastici amici: Il racconto si chiude in modo assolutamente entusiasmante ed emozionate… madre e figlio diventano sorgente di una nuova magnifica potenza di salvezza per tutta l’umanità. Lo consiglio vivamente a tutte le famiglie!
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imperior max
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lunedì 28 luglio 2025
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i fantastici 4 contro galactus, il divoratore di mondi. chiss? gli stronzi che far? in bagno...!
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I FANTASTICI QUATTRO ? GLI INIZI.
E siamo al 37esimo film dell?MCU, al secondo reboot sui Fantastici Quattro creati nel ?61 da Stan Lee e Jack Kirby (omaggiato con una sua massima nei titoli di coda) e al primo film della Fase 6. E le domande nascono spontanee: 1) ? un film promosso? ? migliore dei film diretti da Tim Story e Josh Trank? ? un buon inizio di fase? E le risposte sarebbero positive, ma andiamo con ordine?
Terra-828, I Fantastici Quattro Reed Richards/Mr. Fantastic, Sue Storm/La Donna Invisibile, Johnny Storm/La Torcia Umana e Ben Grimm/La Cosa, dopo quattro anni dalla loro missione nello spazio con l?incidente coi raggi cosmici che hanno donato a loro dei superpoteri e aver affrontato varie minacce (tra i quali il Fantasma Rosso e l?Uomo Talpa), sono diventati gli eroi pi? amati e seguiti dell?intero pianeta.
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I FANTASTICI QUATTRO ? GLI INIZI.
E siamo al 37esimo film dell?MCU, al secondo reboot sui Fantastici Quattro creati nel ?61 da Stan Lee e Jack Kirby (omaggiato con una sua massima nei titoli di coda) e al primo film della Fase 6. E le domande nascono spontanee: 1) ? un film promosso? ? migliore dei film diretti da Tim Story e Josh Trank? ? un buon inizio di fase? E le risposte sarebbero positive, ma andiamo con ordine?
Terra-828, I Fantastici Quattro Reed Richards/Mr. Fantastic, Sue Storm/La Donna Invisibile, Johnny Storm/La Torcia Umana e Ben Grimm/La Cosa, dopo quattro anni dalla loro missione nello spazio con l?incidente coi raggi cosmici che hanno donato a loro dei superpoteri e aver affrontato varie minacce (tra i quali il Fantasma Rosso e l?Uomo Talpa), sono diventati gli eroi pi? amati e seguiti dell?intero pianeta. Mentre vivono tutti insieme nell?attico di un grattacielo come una famiglia Sue e Richard annunciano di aspettare un bambino con tanto di clamore e gioia dei loro fan. Pochi mesi dopo arriva all?improvviso dallo spazio Silver Surfer, un alieno argentato volante di fattezze femminili su di una tavola da surf, e davanti ai Fantastici 4 e in mondovisione annuncia l?arrivo di Galactus il Divoratore di mondi e che presto distrugger? l?intero pianeta per nutrirsene. Vista l?imminente minaccia i quattro eroi decidono di viaggiare tramite navicella nello spazio e di recarsi verso Galactus tramite le coordinate e i segnali lasciati da Silver Surfer per fermarli o almeno convincerli a risparmiare il loro pianeta. Le cose non andranno proprio come previsto e i Fantastici 4 saranno costretti a tornare sulla Terra ad escogitare un piano per fermare questa minaccia cosmica.
Iniziamo col dire che finalmente vediamo un film se stante (che non sia di James Gunn) dove non serve aver visto altri film e serie precedenti per comprenderlo. E questo ? gi? un pregio. Questo grazie all?universo 828 dove veniamo catapultati in una New York retro futuristica con tecnologie avanzate (soprattutto dei Fantastici 4) e non, ma con stili, costumi e usanze degli anni ?60, tanto da abbracciare l?atmosfera fumettosa di Jack Kirby. Perci? il contesto ? ben delineato e riesce ad essere coerente con quello che vediamo a schermo. La regia di Matt Shakman ? di mestiere con una discreta mano che spicca bene specialmente nelle scene d?azione, ma anche in quelle dialogate ed emotive. Una buona fotografia un po? pi? accesa negli azzurri sulla Terra e sgargiante nello spazio. Un montaggio alternato all?inizio per descrivere gli eventi passati, bello scorrevole nel centro, ma forse troppo accelerato nell?ultimo atto. Le musiche di Michael Giacchino sono ottime, soprattutto nel tema principale, anche se a volte invasive. Buoni gli effetti speciali anche se a volte la cgi su uno specifico personaggio mostra delle plasticosit?. Le interpretazioni degli attori sono nella media, la migliore ? Vanessa Kirby seguita da Julia Garner. Il tono ? comunque leggero, divertito e il film riesce ad intrattenere con scene d?azioni spettacolari, alcune tematiche adottate come la famiglia, la presa di coscienza e la cooperazione umana.
I difetti non sarebbero poi tanto gravi o grossi, ma si nota che il film non osa praticamente mai, persino la trama presenta dei risvolti troppo telefonati e banali. Per cominciare i personaggi degni di nota sono in totale sette, ma in media nessuno di loro va? veramente in profondit?. Ci provano a malapena Sue Storm, Johnny e Silver Surfer a tirare fuori qualcosa di interessante da raccontare e per alcuni istanti ci riescono anche, ma appunto nel terzo atto vanno troppo di fretta per svilupparlo. Reed combatte poco, ? pi? ponderante, ma anche dalla performance di Pedro Pascal non riesce ad avere forza, in pi? il suo piano per contrastare Galactus ? s? convincente, ma un po? troppo buttato l?. La Cosa ? s? roccioso ed emotivo, ? s? forte, ? s? simpatico, ? s? un buon pilota, ma anche lui ha una sottotrama poco sviluppata. Per lo pi? come gruppo ad una certa non sembrano collaborare pi? di tanto. Galactus ha un suo obiettivo e propone un intreccio narrativo neanche male, ma alla fine non riesce ad essere veramente temibile, ma soltanto un grosso ed imponente kaiju. Senza contare che nel combattimento finale gli equilibri delle forze tra supereroi e supercattivo tra azioni, reazioni e coerenza finiscono per non tornare pi? di tanto terminando poi col classico aiuto provvidenziale non proprio affrontato bene in precedenza.
In breve, un cinecomic promosso, sufficiente, simpatico e con un contenuto decisamente meno brillante rispetto alla confezione. Per ora, come per Thunderbolts, con la Marvel si sta? in una situazione di stallo sperando che nei progetti futuri si vedr? pendere il piatto della bilancia sulla qualit? vera e propria.
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