Agon

Adriano De Grandis

Lo sport sublima la guerra, derubrica la violenza come atto di sopraffazione e la riflette nella competizione, usa il corpo come sistema di comunicazione, dalla paura all'estasi, dalla rabbia alla esaltazione, dall'urlo alla depressione: Agon (in Concorso alla SIC di Venezia 2025) è il teatro quasi astratto e metafisico di come l'ossessione per la vittoria, che è prima di tutto quella per la propria affermazione in senso esistenziale, possa erodere non solo l'idea celebrativa di ogni singola gara, di ogni singolo gesto, di ogni atto formalmente rispettoso, come lo sport dovrebbe esigere, ma anche la sfida con se stessi e con i propri limiti. [...]

di Adriano De Grandis, articolo completo (1764 caratteri spazi inclusi) su Film TV 2 settembre 2025