Daria Pomponio
Quinlan
Prosegue la sua riflessione sulle radici della violenza, il regista australiano Justin Kurzel, che dopo il poco riuscito Macbeth e l'anodino Assassin's Creed, (mentre il più recente Nitram è rimasto inedito da noi) con The Order sembra voler tornare ai temi caratterizzanti il suo esordio, Snowtown (2011), che analizzava il percorso di fascinazione per il crimine da parte di un adolescente "difficile", facile preda di un diabolico cattivo maestro. Presentato in concorso a Venezia 81 e tratto dal libro The Silent Brotherhood di Kevin Flynn e Gary Gerhardt, il nuovo lavoro di Kurzel, The Order, innesta su un poliziesco avvincente e ben strutturato la vicenda reale del suprematista bianco Robert Matthews e della sua setta (chiamata, appunto, The Order), che negli anni '80 imperversò nei territori del Nord Ovest statunitense, compiendo omicidi, rapide, attentati dinamitardi, allo scopo di destabilizzare e in prospettiva annientare lo stato democratico. [...]
di Daria Pomponio, articolo completo (4594 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 1 settembre 2024