"99 lune" o il sesso come basica forma di comunicazione. Nelle sale l'audace film svizzero, in Italia mai si farebbe
di Michele Anselmi Cinemonitor.it
Diciamo che "99 Lune" corrispondono a circa 8 anni: ecco spiegato il titolo del film di Jan Gassmann, svizzero, classe 1983, da giovedì 29 giugno nelle sale con Teodora. A Cannes 2022, pure avvolto da un'aura di scandalo sessuale a causa di alcune scene più o meno esplicite, tipo un pene in erezione, vulve a vista, un episodio di "facesitting" (non fatemi spiegare), il film è curioso, e magari solleciterà qualche forma di identificazione, benché ogni storia sia diversa. Nel corso di 110 minuti il cineasta svizzero scandisce il passare del tempo con l'aiuto di cartelli che indicano "9 lune dopo", "16 lune dopo, "22 lune dopo", a indicare come mutano i rapporti tra i protagonisti della liaison: una giovane donna ventottenne di origine italiana, Bigna Molinari, che studia scientificamente le pecore al fine di prevenire per tempo l'arrivo di terremoti, eruzioni e tsunami; un trentaduenne dai capelli lunghi tinti e dai baffoni folti, tale Frank, che lavora come cameriere in un club equivoco usando come nickname per ingaggi sessuali "makefucknotkill". [...]
di Michele Anselmi, articolo completo (3677 caratteri spazi inclusi) su Cinemonitor.it 1 luglio 2023