"La generazione perduta" ha il suo canto di Rivolta (Carlo)
di Federico Pontiggia Il Fatto Quotidiano
"Non c'è più niente che mi leghi alla vita: dovrei forse diventare uno regolare, ma non ce la faccio. Come non ce la faccio a scegliere di stare fuori. E una situazione insostenibile, che mi lacera, mi spezza, e nessuno lo ha capito". Carlo Rivolta racconta la piaga dell'eroina nell'Italia degli anni Settanta dalle colonne della neonata Repubblica, e lo fa senza paracadute: voce solista di una generazione perduta, a trentadue anni in preda a una crisi di astinenza cade da una finestra, ovvero si suicida, e si spegne dopo cinque giorni di coma. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (2241 caratteri spazi inclusi) su Il Fatto Quotidiano 8 aprile 2023