Scenes from a Marriage è un rifacimento dell’omologa serie filmata da Ingmar Bergman ad inizio anni ’70. Il regista è Hagai Levi che trae spunto della opera di Bergman, e lo divide in episodi come quello, ma modifica opportunamente le situazioni per renderle aderenti al contesto sociale attuale. La recitazione dei due, e quasi unici, attori è di buon livello così come la fotografia nitida e il montaggio che permette allo spettatore di “assistere” al travaglio della coppia come se fosse lì presente con loro.
I cinque episodi, ciascuno con proprio titolo, durano in pratica 5 ore (120’+180' nelle due sessioni in cui sono divisi gli episodi) ma non risultano stancanti, perchè le problematiche che i protagonisti avvertono, le scopriamo contemporaneamente ai coniugi stessi e quindi ci promuovono l’interesse.
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Scenes from a Marriage è un rifacimento dell’omologa serie filmata da Ingmar Bergman ad inizio anni ’70. Il regista è Hagai Levi che trae spunto della opera di Bergman, e lo divide in episodi come quello, ma modifica opportunamente le situazioni per renderle aderenti al contesto sociale attuale. La recitazione dei due, e quasi unici, attori è di buon livello così come la fotografia nitida e il montaggio che permette allo spettatore di “assistere” al travaglio della coppia come se fosse lì presente con loro.
I cinque episodi, ciascuno con proprio titolo, durano in pratica 5 ore (120’+180' nelle due sessioni in cui sono divisi gli episodi) ma non risultano stancanti, perchè le problematiche che i protagonisti avvertono, le scopriamo contemporaneamente ai coniugi stessi e quindi ci promuovono l’interesse.
Non è opportuno entrare nel merito delle ragioni contrapposte e altalenanti dei due, sono questioni di cuore e quindi emotive prima che razionali. Interessante sarebbe invece un confronto in parallelo di questa versione di Levi, con quella originaria di Bergman in modo da notare le diverse motivazioni e implicazioni personali dei coniugi e quelle sociali date dalle mutazioni dei costumi in 40 anni.
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