luciano sibio
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giovedì 14 agosto 2025
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una bella e originale storia
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Il film va visto come una bella e originale storia raccontata con le giuste corde sia dal punto di vista scenografico che della sceneggiatura e della recitazione. Ovviamente nasce spontanea la domanda del perchè mai Soldini abbia scelto proprio questa storia, di alcune donne scelte per assaggiare i cibi di Hitler se avvelenati o meno, per esternare la sua verve artistica. Insomma un messaggio da leggere non può mai mancare in un nessun film. Qui il messaggio riguarda un campo sinora poco trattato in maniera sistematica che è quello dell'impatto della guerra sul mondo femminile perchè missione a parte su queste donne pesa e non poco il distacco dall'uomo amato partito per una guerra lontana e con poche possibilltà di ritorno o in alcuni casi l'assenza stessa degli uomini per accompagnarsi.
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Il film va visto come una bella e originale storia raccontata con le giuste corde sia dal punto di vista scenografico che della sceneggiatura e della recitazione. Ovviamente nasce spontanea la domanda del perchè mai Soldini abbia scelto proprio questa storia, di alcune donne scelte per assaggiare i cibi di Hitler se avvelenati o meno, per esternare la sua verve artistica. Insomma un messaggio da leggere non può mai mancare in un nessun film. Qui il messaggio riguarda un campo sinora poco trattato in maniera sistematica che è quello dell'impatto della guerra sul mondo femminile perchè missione a parte su queste donne pesa e non poco il distacco dall'uomo amato partito per una guerra lontana e con poche possibilltà di ritorno o in alcuni casi l'assenza stessa degli uomini per accompagnarsi. Letta in questa chiave, ahimè, il messaggio non potrebbe, contrariamaete agli sforzi narrativi del Soldini, che favorire gli uomini come del resto viene spontaneo immaginare.Ma il film, per fortuna di Soldini stesso, sembra ben presto adombrare questa versione morallstica e lo fa facendo prevalere il decorso stesso degli eventi in un crescendo di situazioni tutte ruotanti su un rapporto sentimentale tra carnefice e vittima da parte della protagonista e su un rapporto di profonda amicizia di essa con un'altra delle donne coinvolte nella missione, e ciò a tutto godimento del pubblico,
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domenica 27 luglio 2025
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femminismo per forza
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Le assaggiatrici sono solo donne perch? dovevano essere giovani e sane. Gli uomini giovani e sani erano al fronte.
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aldot
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lunedì 9 giugno 2025
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documento importante
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Un film che aggiunge un ulteriore aspetto al tragico periodo del nazismo. Ho apprezzato l'attenzione alle relazioni trasversali che su molteplici piani abitano il film e ne costituiscono una delle colonne portanti.
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clod
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domenica 11 maggio 2025
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ottimamente recitato
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ma è la sola nota positiva (non molto in realtà, se recitazioni di questo livello non si vedono in un film italiano da decenni). La sceneggiatura è un pò zoppicante (il coprifuoco bellico, questo sconosciuto); la regia sarebbe stata anche buona se aiutata da un vero montaggio (quello che un tempo si faceva con le forbici: ci sono una ventina di minuti di girato di troppo).
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la criticadora de pelicula
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domenica 4 maggio 2025
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bocconi amari
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Bocconi amari
Il film Le assaggiatrici di Silvio Soldini rappresenta una nuova tessera dell' infinito mosaico che compone la storia della Seconda Guerra Mondiale e riguarda un fatto realmente accaduto, venuto alla luce nel 2012.
"Gli uomini sono al fronte e anche noi dobbiamo cercare di dare il nostro contributo". Con questa frase la protagonista, Rosa, fuggita dai bombardamenti di Berlino, viene accolta dai suoceri in un piccolo paese della Germania orientale.
Lavorare non la preoccupa, lo ha sempre fatto, ma non immagina che il suo lavoro sarà quello, insieme ad altre giovani donne, di assaggiare i piatti destinati a Hitler, in ritiro a pochi chilometri dalla sua nuova abitazione.
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Bocconi amari
Il film Le assaggiatrici di Silvio Soldini rappresenta una nuova tessera dell' infinito mosaico che compone la storia della Seconda Guerra Mondiale e riguarda un fatto realmente accaduto, venuto alla luce nel 2012.
"Gli uomini sono al fronte e anche noi dobbiamo cercare di dare il nostro contributo". Con questa frase la protagonista, Rosa, fuggita dai bombardamenti di Berlino, viene accolta dai suoceri in un piccolo paese della Germania orientale.
Lavorare non la preoccupa, lo ha sempre fatto, ma non immagina che il suo lavoro sarà quello, insieme ad altre giovani donne, di assaggiare i piatti destinati a Hitler, in ritiro a pochi chilometri dalla sua nuova abitazione.
Il cibo potrebbe essere avvelenato e le ragazze fanno da cavie.
Ed ecco che quotidianamente vengono distribuiti i pasti, in un' atmosfera assurda e penosa, nel contrasto tra famelica attrazione per il cibo, raffinato e costoso, e la repulsione dello stesso, per paura di morire.
Ogni ragazza reagisce in modo differente a questa tortura: c'è chi cerca di rifiutarsi (inutilmente) e chi ingurgita fiera di immolarsi per il Führer.
Quando Rosa scopre che il marito è disperso in Russia cade in depressione, tenta senza successo di sottrarsi al macabro rituale e viene violentemente riportata al suo dovere.
Tra le donne nascono contrasti ma anche una forte solidarietà.
La fame è tanta e gli appetiti sono più di uno.
La protagonista cede ad una complicata relazione con un ufficiale nazista, poiché l' essere desiderata la fa sentire viva, sino a quando succede qualcosa di grave.
Nel frattempo muta il corso degli avvenimenti, le assaggiatrici hanno esaurito il loro compito e Rosa cerca di ritornare a Berlino.
Bravissimi tutti gli attori, eccellente la ricostruzione storica, molto bella la fotografia, caratterizzata da toni verdi grigi e azzurri, perfetta la colonna sonora.
La trama contiene qualche sviluppo di troppo e ricalca alcuni stereotipi tipici del cinema a soggetto "Germania nazista" ma nel complesso il film è molto ben riuscito. Un plauso a Soldini per aver dato visibilità ad un fatto collaterale che ben rende l'atmosfera di quel tempo storico.
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giacomino
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venerdì 2 maggio 2025
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film decisamente inutile
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Un film decisamente inutile. Non fatevi fregareUn film assolutamente inutile. Non fatevi fregare
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venerdì 25 aprile 2025
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riflessioni
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Verissimo che la situazione pu? presentarsi in altre forme. Dire che ad assaggiare i cibi sono donne e non uomini, per comodit? degli uomini stessi che sono loro a guardia. La figura di Rosa Sauer ? bellissima, ma non baster? a dare un po' di anima o cuore all' uomo con cui passa le notti. Anche nella vita pi? semplice ? difficilissimo che qualcuno si penta di quel che fa, che lo ammetta e non ripeta crimini o errori. Grazie per questo film.
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fabriziog
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domenica 20 aprile 2025
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il corpo strumento della volonta' di potenza
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?Le assaggiatrici? di Silvio Soldini ? tratto dall?omonimo romanzo di Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello 2018. Il film mantiene una costante tensione, una permanente carica emotiva e drammatica che non abbandonano mai lo spettatore. Le tinte chiaro scure, ocra, soffuse e grigie, ci immergono in una trama che evoca le storie vere di donne che assaggiavano, con brutale imposizione, cibi per verificare che non fossero avvelenati e non attentassero alla vita di Hitler. Si percepisce la presenza demoniaca del despota tedesco per tutta la durata della proiezione della pellicola pur non vedendolo mai. Il Male lo si respira per tutto il tempo, perch? ? dentro l?ottusa e criminale obbedienza di uomini in divisa che hanno dismesso ogni minimale forma di umanit?, trincerandosi proprio dietro a quella orripilante obbedienza.
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?Le assaggiatrici? di Silvio Soldini ? tratto dall?omonimo romanzo di Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello 2018. Il film mantiene una costante tensione, una permanente carica emotiva e drammatica che non abbandonano mai lo spettatore. Le tinte chiaro scure, ocra, soffuse e grigie, ci immergono in una trama che evoca le storie vere di donne che assaggiavano, con brutale imposizione, cibi per verificare che non fossero avvelenati e non attentassero alla vita di Hitler. Si percepisce la presenza demoniaca del despota tedesco per tutta la durata della proiezione della pellicola pur non vedendolo mai. Il Male lo si respira per tutto il tempo, perch? ? dentro l?ottusa e criminale obbedienza di uomini in divisa che hanno dismesso ogni minimale forma di umanit?, trincerandosi proprio dietro a quella orripilante obbedienza. L?obbedienza atona, anonima, acritica e vitrea conduce quel mondo che gravitava intorno alla Croce Uncinata ad accettare e compiere ogni blasfemia. Attraverso la fisicit? delle sette assaggiatrici, attraverso la loro mimica straordinariamente empatica, coinvolgente e comunicativa, attraverso episodi che possono apparire di portata di gran lunga inferiore al genocidio e agli orrori bellici, ognuno interiorizza a quale abisso imperscrutabile e senza confine pu? giungere l?Umanit?. Sette cavie, sette vite schiacciate, sette corpi, una unica volont? di potenza. Il cibo, cos?, da elemento gustoso di sostentamento vitale muta in mezzo di angosciante tirannide. Fabrizio Giulimondi
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scanderbeg
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lunedì 14 aprile 2025
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l''assaggiatrice
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Allora ci sono queste donne prelevate da un villaggio sfortunatamente troppo vicino al bunker di Hitler ed 'invitate' sistematicamente ed energicamente a pranzo e cena dal '43 al '45 nella locale caserma oltre che costrette ad assaggiare il menù del Fuhrer prima che questi piatti finiscano sotto i suoi nazistissimi baffetti. Adolf avrà avuto molti ammiratori in Germania ma in giro per il mondo erano in tanti a volerlo vedere in orizzontale e così le probabilità che la fantasia di verdure fosse rinforzata con l'arsenico erano tutt'altro che trascurabili. Rosa Sauer ha il marito al fronte ed un bel giorno questi viene dato per disperso in Russia.
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Allora ci sono queste donne prelevate da un villaggio sfortunatamente troppo vicino al bunker di Hitler ed 'invitate' sistematicamente ed energicamente a pranzo e cena dal '43 al '45 nella locale caserma oltre che costrette ad assaggiare il menù del Fuhrer prima che questi piatti finiscano sotto i suoi nazistissimi baffetti. Adolf avrà avuto molti ammiratori in Germania ma in giro per il mondo erano in tanti a volerlo vedere in orizzontale e così le probabilità che la fantasia di verdure fosse rinforzata con l'arsenico erano tutt'altro che trascurabili. Rosa Sauer ha il marito al fronte ed un bel giorno questi viene dato per disperso in Russia. Ora la solitudine è una brutta bestia e così mentre il consorte è diventato un ghiacciolo nel gelo delle steppe protoputiniane, di contro la temperatura nelle parti basse della protagonista incomincia ad innzalzarsi in maniera preoccupante. Da quel momento in avanti i piatti di Hitler non saranno l'unica cosa che assaggerà, ed il fienile dei suoceri diverrà la location ideale per saziare ulteriori appetiti, questa volta spontanei e non spintanei. Salvo scoprire poi che l'ufficiale delle SS con cui si intrattiene di notte, come potete immaginare, non è esattamente un principe azzurro e c'era da aspettarselo. Il cinema di Soldini si rivela sempre attento all'universo femminile ed anche in questo caso non poteva essere altrimenti dato che gli uomini del villaggio erano tutti in guerra a farsi ammazzare per la gloria. Dove c'è un nazista con la faccia cattiva non può non esserci la vittima sacrificale, una delle ragazze, che si scopre essere ebrea. Il film, carico di scene di sesso fini a sè stesse, invece di due ore ne potrebbe durare una e mezza e lasciarci la restante mezz'ora per andare su youporn.
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[+] geniale
(di emmeci)
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