felicity
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lunedì 15 novembre 2021
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siamo molto lontani dal delizioso the artist
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Il principe dimenticato toglie lo stupore e la seduzione dell’immaginazione dagli occhi di Omar Sy.
Hazanavicius guarda da una parte i film Pixar, in particolar modo a Inside Out nel modo in cui ha preso forma l’inconscio infantile. Ma nel suo caso, resta sempre su una superficie estremamente monotona che lui spaccia per montagne russe.
Il suo cinema mette in modo lo stesso meccanismo, nel contrasto tra giorno/notte, realtà/immaginazione. Passa con indifferenza in uno dei momenti che potevano essere più potenti, l’abbraccio con il fantasma della moglie, riuscendo nel non invidiabile primato di riuscire a rendere quel momento senz’anima.
Il problema è che Il principe dimenticato non ha neanche quel briciolo di umiltà di voler apparire neutro.
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Il principe dimenticato toglie lo stupore e la seduzione dell’immaginazione dagli occhi di Omar Sy.
Hazanavicius guarda da una parte i film Pixar, in particolar modo a Inside Out nel modo in cui ha preso forma l’inconscio infantile. Ma nel suo caso, resta sempre su una superficie estremamente monotona che lui spaccia per montagne russe.
Il suo cinema mette in modo lo stesso meccanismo, nel contrasto tra giorno/notte, realtà/immaginazione. Passa con indifferenza in uno dei momenti che potevano essere più potenti, l’abbraccio con il fantasma della moglie, riuscendo nel non invidiabile primato di riuscire a rendere quel momento senz’anima.
Il problema è che Il principe dimenticato non ha neanche quel briciolo di umiltà di voler apparire neutro. Non ce la fa proprio ad essere innocuo.
A cominciare dalla presenza continua della colonna sonora di Howard Shore, calpesta nell’ordine la perdita dei poteri, la ribellione adolescenziale (la scena in cui Sofia viene presa in giro alla festa è una mortificazione gratuita), si ilude di entrare dentro l’arte dei sogni dell’opera di Gondry con l’elefante di stoffa e infine, con l’entrata in scena della vicina interpretata da Bérénice Bejo, gli da anche un tocco alla Amélie di Jeunet che non fa mai male.
Anche in una favola contemporanea per ragazzi, Il principe dimenticato porta l’inconfondibile marchio di fabbrica di un cinema ancora una volta indigesto. Dura poco più di 1h e 40 minuti ma sembra di guardare I dieci comandamenti.
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astromelia
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lunedì 27 aprile 2020
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gradevole favola anche per adulti
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gradevole favola anche per adulti interseca fantasy e realtà ,omar sy sempre eccellente nei suoi film,buona visione.
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