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turo
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venerdì 6 gennaio 2023
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solita trashata da pochi dollari ….
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Regista fissato con l'acqua, grossa lacrima su un volto a inizio film che da subito fa poco credere a tutto il resto che verrà, attori ormai finiti compreso un Andy Garcia con battute ridicole da bulletto. Una Vergara che faceva meglio a continuare American Got Talent perché a recitare veramente è inguardabile....Ed eccovi ancora lo spruzzino del regista addosso a Urban che suda come un pazzo dentro la sua bettola sul mare, non pensate di essere in California o New York come vogliono farvi credere perché trattasi di Civitavecchia, grazie ai buoni rimborsi statali sulle tasse che danno ai film americani se vengono a girarli in Italia, trattasi di tutte locations Romane, basti guardare i veicoli che girano, i sottopassi romani, ma soprattutto mai una ripresa continua in giro all'aperto perché tutto si svolge in singole location riadattate all'americana con pochi spiccioli.
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Regista fissato con l'acqua, grossa lacrima su un volto a inizio film che da subito fa poco credere a tutto il resto che verrà, attori ormai finiti compreso un Andy Garcia con battute ridicole da bulletto. Una Vergara che faceva meglio a continuare American Got Talent perché a recitare veramente è inguardabile....Ed eccovi ancora lo spruzzino del regista addosso a Urban che suda come un pazzo dentro la sua bettola sul mare, non pensate di essere in California o New York come vogliono farvi credere perché trattasi di Civitavecchia, grazie ai buoni rimborsi statali sulle tasse che danno ai film americani se vengono a girarli in Italia, trattasi di tutte locations Romane, basti guardare i veicoli che girano, i sottopassi romani, ma soprattutto mai una ripresa continua in giro all'aperto perché tutto si svolge in singole location riadattate all'americana con pochi spiccioli. Auto Police con giallo fluorescente mai viste in America e molti altri errori da gente incompetente.
Insomma ennesimo filmetto giusto per prendere sonno sul divano e guardarne i primi 10 min se poi parte l'incazzatura della perdita di tempo nel vedere una così banale storiella che viene raccontata a parole dagli attori senza un minimo di suspance.... forse credevano che basta aver vinto un premio Oscar per migliore sceneggiatura di un altro film abbastanza dubbio del 2006, per produrne altri con un minimo di dignità ma invece il flop è l'unica cosa a cui si pensa guardando Bent... guardata una scena finale al porto di civitavecchia e vi schifate di tutto quello che hanno provato a darvi a bere, polizia con Bmw mai neanche viste lontanamente in America e una serie di auto europee parcheggiate .... che brutte queste sceneggiatura fotografiae scenografia....meno male è un film di Bobby Moresco 🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮🤮
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sellerone
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venerdì 6 dicembre 2019
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bent ex-polizia criminale
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Tralasciando il titolo, andando al sodo, si tratta di un film che già da subito ti fa capire di che si parla. Thriller poliziesco ad ingarbugliamento della trama. Questo che è un classico ormai (tipo: Io...sono...tuo PADREEE!) e i cinofili sanno di che parlo, alla scontatezza della trama oppone la bravura di chi la svolge. Ehy, non stiamo parlando di un oscar, ma per chi è appassionato del genere e affini, è da non perdere.
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elgatoloco
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venerdì 26 luglio 2019
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si poteva sperare di più,ma comunque...
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Questo"Bent"di Bobby Moresco(2018)dal romanzo di Joseph O'Donnell, rimane un'opera abbastanza confusa, con qualche salto logico anche abbastanza importante, ma, complessivamente, non se ne può dimenticare la forza espressiva, dove la ricerca della verità, che nel detective accusato di corruzione e reduce da una condanna al carcere , ingiusta, assume caratteri quasi patologici, legati comunque al tormento, alla sofferenza, senza alcuna"estasi", è il volano-motore di tutto, arrivando al parossismo. Si va oltre la problematica(tragica di per sé)dello spaccio senza regole di droga , toccando invece elementi che coinvolgono tutto e tutti/e, per così dire.
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Questo"Bent"di Bobby Moresco(2018)dal romanzo di Joseph O'Donnell, rimane un'opera abbastanza confusa, con qualche salto logico anche abbastanza importante, ma, complessivamente, non se ne può dimenticare la forza espressiva, dove la ricerca della verità, che nel detective accusato di corruzione e reduce da una condanna al carcere , ingiusta, assume caratteri quasi patologici, legati comunque al tormento, alla sofferenza, senza alcuna"estasi", è il volano-motore di tutto, arrivando al parossismo. Si va oltre la problematica(tragica di per sé)dello spaccio senza regole di droga , toccando invece elementi che coinvolgono tutto e tutti/e, per così dire. Si direbbe un film comunque da raccomandare a tutti/e perché tocca il problema della colpa, del"delitto e castigo", come si direbbe à la Dostoevskij, di quanto attiene alla vendetta e di quanto è invece tipico della giustizia intesa nel senso più proprio del termine. Da tenere presente, in ogni caso, anche per verificare l'opera(o il"prodotto", se vogliamo)per comparazioni con opere analoghe dello stesso o di analogo tema. Kurt Urban è personaggio sanguigno e "presente anche proprio fisicamente", con il suo corpo non proprio in linea con istanze dietetiche, la presenza di Andy Garica è, possiamo dire, enigmatica, Sofia Vergara è, dal canto suo, una presenza che osccila tra l'affascinante e l'inquietante. El Gato
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carlo145
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domenica 5 agosto 2018
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deludente
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Dopo un avvio estremamente promettente, teso, da cardiopalmo.... il film tracolla in modo vertiginoso..... Si comincia a notare la location italiana: il laghetto dell'Eur, i sottopassaggi romani, il porto di Civitavecchia... dove è sfuggita (grave!) la scritta "Autorità Portuale"(!) in un marasma di scritte appicicate con le colla in lingia inglese (!)... E poi, gravi svarioni, tipo le macchine improbabili della Polizia, con su scritto solo "Police" (!) evidenziato in giallo (!), le macchine piccole, europee, che certro non sono la maggioranza negli USA ecc. ecc.. E poi la trama comincia a diventare più farraginosa e i dialoghi e le situazioni del tutto scontati.
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Dopo un avvio estremamente promettente, teso, da cardiopalmo.... il film tracolla in modo vertiginoso..... Si comincia a notare la location italiana: il laghetto dell'Eur, i sottopassaggi romani, il porto di Civitavecchia... dove è sfuggita (grave!) la scritta "Autorità Portuale"(!) in un marasma di scritte appicicate con le colla in lingia inglese (!)... E poi, gravi svarioni, tipo le macchine improbabili della Polizia, con su scritto solo "Police" (!) evidenziato in giallo (!), le macchine piccole, europee, che certro non sono la maggioranza negli USA ecc. ecc.. E poi la trama comincia a diventare più farraginosa e i dialoghi e le situazioni del tutto scontati. Il finale riscatta, ma solo un pochino, questo strano film chiaramente sottoscosto e assolutamente sciatto nella scelta e nella cura delle location... per non parlare della sceneggiatura... Tutt'al più un filmetto televiso, risparmiatevelo se potete. Io sono stato fuorviato dalla presenza di Andy Garcia... purtroppo... evidentemente bisognoso di fare cassa....
Carlo
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