fabiofeli
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lunedì 4 maggio 2020
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costruiamo gli spiriti, curiamo le anime
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Perché Einstein dice: - E’ sempre importante sapere l’indirizzo di una biblioteca? Il documentario di Frederick Wiseman spiega che Einstein dice il vero, spiegando cosa avviene nella storica Biblioteca Centrale, vicina all’incrocio tra la 5a strada e la 41a Ovest. Il prof. Khali Muhammad dirige un gruppo di scrittura ad accesso libero, aperto a chi non ha completato gli studi. I presenti sono in gran parte ultraquarantenni afroamericani, come l’insegnante che spiega che la questione razziale nella letteratura USA è stata a lungo falsificata: alcuni affermano che dal 1550 al 1800 migranti africani (sic!) sono arrivati negli Stati sudisti per alleviare la fatica dei lavoratori delle piantagioni; deportazione di africani e riduzione in schiavitù non esistono nella “vulgata” dei falsificatori di storia.
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Perché Einstein dice: - E’ sempre importante sapere l’indirizzo di una biblioteca? Il documentario di Frederick Wiseman spiega che Einstein dice il vero, spiegando cosa avviene nella storica Biblioteca Centrale, vicina all’incrocio tra la 5a strada e la 41a Ovest. Il prof. Khali Muhammad dirige un gruppo di scrittura ad accesso libero, aperto a chi non ha completato gli studi. I presenti sono in gran parte ultraquarantenni afroamericani, come l’insegnante che spiega che la questione razziale nella letteratura USA è stata a lungo falsificata: alcuni affermano che dal 1550 al 1800 migranti africani (sic!) sono arrivati negli Stati sudisti per alleviare la fatica dei lavoratori delle piantagioni; deportazione di africani e riduzione in schiavitù non esistono nella “vulgata” dei falsificatori di storia. Una vera vergogna come il negazionismo della Shoa. E tra gli argomenti moderni emerge la disparità di trattamento salariale per il medesimo lavoro tra uomo e donna, che riceve solo il 77%, ma anche tra donna “bianca” e colored; l’afroamericana percepisce solo il 62%. In una delle altre sedi (in tutto sono oltre 90) si parla di ponti, architetture e manufatti di porcellana: l’oratore parla degli oggetti di porcellana citando Primo Levi, che incitava a capire l’origine di un oggetto per comprenderne il valore (come lavoro) condensato nel manufatto. Un discorso “alto”, quindi, rivolto a chi è abbastanza acculturato per comprendere che il modo di suonare del grande pianista Keith Jarret non sfigura davanti alla musica barocca di Henry Purcell. John Landis, regista del famoso film Animal House con il pirotecnico John Belushi, chiarisce l’aforisma di Einstein, sopra citato: se non sai nulla di un argomento, puoi dissipare dubbi e ignoranza ricorrendo ad una biblioteca. Le biblioteche sono centri educativi che “costruiscono gli spiriti e curano le anime”. Chi le finanzia? Esse vivono di partenariato tra pubblico e privato. E vengono gestite in modo da raggiungere obbiettivi limitati ad ogni bilancio. A New York ben tre milioni di cittadini non hanno accesso a internet e non possono usufruire di materiali digitalizzati come quelli del centro Gutemberg, o la biblioteca sconfinata di giornali del 20° secolo; non possono conoscere – ad esempio - la storia dei “chierici” in rivolta contro la tratta degli schiavi nel 18esimo secolo e le falsità diffuse dagli orientalisti contro il mondo islamico nel 19° e 20° secolo che accusavano di favorire la schiavitù, citando non il Corano, ma testi successivi. La Biblioteca del Bronx è un vero centro per l’impiego che forma e recluta poliziotti, infermieri, vigilanti, vigili del fuoco. Ma c’è anche un fortissimo impegno in altre biblioteche: nel parascolastico per seguire bambini di famiglie povere; nella ricerca di abitazioni a basso affitto mensile; nella alfabetizzazione per non vedenti e ipovedenti (Centro Braille) e persone portatrici di altri handicap; nello scontro tra le tesi di Marx e di Fitzhugh; ci si può persino appassionare ai cibi tradizionali ebraici e informarsi sul crescente antisemitismo negli USA a partire dal 1920. Un documentario validissimo, ma forse un po’ prolisso, visto che la visione dura 3h e 20’. Valutazione *** e ½. FabioFeli.
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peergynt
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martedì 5 settembre 2017
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la biblioteca come luogo di una società più umana
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Un film totalmente dedicato alle biblioteche è già di per sé un qualcosa di unico nel panorama di un Festival cinematografico. Che sia poi anche in concorso stupisce ancora di più. E allora potremmo chiederci: cosa vediamo in un film della durata di 3 ore e 17 minuti che ci illustra la NYPL (New York Public Library)? Cosa interessa a Frederick Wiseman, nato a Boston nel 1930, laureato in legge a Yale, ex-avvocato e poi maestro del documentario americano, del mondo delle biblioteche? Coerentemente con tutta la sua precedente opera, a Wiseman interessa soprattutto il rapporto fra gli individui e le istituzioni pubbliche.
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Un film totalmente dedicato alle biblioteche è già di per sé un qualcosa di unico nel panorama di un Festival cinematografico. Che sia poi anche in concorso stupisce ancora di più. E allora potremmo chiederci: cosa vediamo in un film della durata di 3 ore e 17 minuti che ci illustra la NYPL (New York Public Library)? Cosa interessa a Frederick Wiseman, nato a Boston nel 1930, laureato in legge a Yale, ex-avvocato e poi maestro del documentario americano, del mondo delle biblioteche? Coerentemente con tutta la sua precedente opera, a Wiseman interessa soprattutto il rapporto fra gli individui e le istituzioni pubbliche. Quindi la biblioteca non è per lui un deposito di libri cartacei, né tantomeno (come vorrebbe oggi più di qualcuno innamorato in modo acritico dell'innovazione tecnologica in quanto tale) una collezione di e-book. La biblioteca è soprattutto integrazione sociale, incontro fra i cittadini di New York e l'educazione in tutti i suoi livelli, incontro gestito (come è giusto che sia) dalle istituzioni pubbliche, le biblioteche prima di tutto. Pochi sono i minuti dedicati alle sale di lettura, ai libri, al prestito bibliotecario, a come funziona la biblioteca di New York. Quasi tutto il lungo film è dedicato alle attività educative organizzate dalla NYPL: conferenze, dibattiti, presentazione di libri con l'autore, concerti, attività parascolastiche. Ci mostra poi le varie sezioni della NYPL sparse per tutta la città, con particolare attenzione alle sezioni dedicate alle minoranze (biblioteca sulla cultura afroamericana) o alle categorie di lettori svantaggiati (la sezione in braille, la sezione di audiolibri, le sezioni per l'avviamento alla lettura e al gioco dei più piccoli). E infine ci fa assistere a diverse riunioni dello staff della biblioteca e del suo consiglio di amministrazione, dove non si discute solo di come procurarsi fondi aggiuntivi a quelli pubblici, ma anche di come investirli a favore dei cittadini (addirittura si pensa a come dare il migliore servizio possibile ad una particolare categoria: i lettori senzatetto).
Insomma: la biblioteca come parte importante di una società più umana, attenta ai bisogni delle persone, non come una turris eburnea per privilegiati.
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[+] viaggio dentro un monumento alla civiltà
(di antoniomontefalcone)
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domenica 3 settembre 2017
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ex libris
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#Venezia74. EX LIBRIS. Tre ore e passa sulla biblioteca di New York tra riunioni dirigenziali, presentazioni pubbliche di libri (c'e' anche una gustosa intervista ad Elvis Costello), concerti, alfabetizzazione digitale, reading, performer art. Macchina da presa che segue in tralice e decide cosa e dove tagliare in un materiale di giraro che immaginiamo enorme. Cultura come spettacolo o spettacolo della cultura ? Arduo ma il mio Alias, che per il "Mereghetti" ha scritto tredici Wiseman dice che del documentarista di Boston non e' certo tra i risultati peggiori.
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