La fotografia è la parte più sincera del film, il bianco e nero si proietta sui protagonisti regalando loro autorevolezza e saggezza, ben al di sopra dei dialoghi. In realtà la storia è appesa alla condivisione da parte dei due protagonisti di una visione idilliaca di un passato irrealizzato della loro vita assieme.
Non si riesce a condividere il loro dolore, che appare privo della profondità che ci si aspetta da traumi così forti quale l'aborto del figlio e del loro successivo (immaginiamo) allontanamento.