frida0083
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lunedì 1 aprile 2013
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pollice in sù...
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Possiamo dire che la Disney con Sam Reimi ha fatto centro. Il Grande e Potente Oz si è rivelato essere un film didascalico, un bel romanzo di formazione, con tanto di colori ed effetti speciali, ed un aitante Oz (James Franco), un'improbabile Theodora (Mila Kunis), un'azzeccatissima Glinda (Michelle Williams)e una perfida Evanora (Rachel Weisz). Se avessero affidato la regia a Tim Burton (da me adorato), non so cosa ne sarebbe venuto fuori, visto il recente flop di Alice in Wonderland, un'ottima fiaba senz'anima. Il film narra della storia del Mago di Oz, quindi il prequel, del Mago di Oz che tutti conosciamo. Anche se possiamo vedere alcune citazioni, del leone codardo e dello spaventapasseri, stranamente, manca l'uomo di latta.
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Possiamo dire che la Disney con Sam Reimi ha fatto centro. Il Grande e Potente Oz si è rivelato essere un film didascalico, un bel romanzo di formazione, con tanto di colori ed effetti speciali, ed un aitante Oz (James Franco), un'improbabile Theodora (Mila Kunis), un'azzeccatissima Glinda (Michelle Williams)e una perfida Evanora (Rachel Weisz). Se avessero affidato la regia a Tim Burton (da me adorato), non so cosa ne sarebbe venuto fuori, visto il recente flop di Alice in Wonderland, un'ottima fiaba senz'anima. Il film narra della storia del Mago di Oz, quindi il prequel, del Mago di Oz che tutti conosciamo. Anche se possiamo vedere alcune citazioni, del leone codardo e dello spaventapasseri, stranamente, manca l'uomo di latta...Nel film ritroviamo come al solito richiami interni tra il Kansas e Oz, affascinanti parallelismi, che accompagnano il cammino sui mattoni gialli del nostro mago. Un mago farfallone, imbroglione (ricorderemo tutti nel fim del '39 quando Dorothy scopre i trucchi del grande mago dietro le quinte...), ma fonadamentalmente buono, innamorato di Annie che attraverso un "pallone gonfiato" vola verso Oz, dove scopre essere in corso una battaglia, che ha bisogno di lui per essere combattuta. Deve imparare a credere nelle sue forze benevole. E cercare di mettere in pratica il suo trucco migliore. Perchè la magia è far credere sì, ma ancora più grande è quella di credere.
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renato c.
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lunedì 25 marzo 2013
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un piacevole film per famiglie di stile disneyano
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Quattro stelle per giudicare il film rispetto a quelli che escono di questi tempi, non paragonabili ai films degli anni d'oro di Hollywood! L'ispirazione viene senz'altro dal capolavoro di Victor Fleming "Il mago di Oz". Ma dopo aver visto in passato altri penosi film su Oz, questo l'ho trovato bello! Si ispira a "Il Mago di Oz" anche nel fatto che inizia in bianco e nero (ma pur sempre in 3D!) con "flat print" quadrato e poi diventa con meravigliosi colori formato scope con lo schermo che si apre lentamente! Simpatico james Franco, il protgonista fanfarone ma alla fine sincero, e molto belle le tre fate specilmente MIchelle Williams (Glinda) e Mila Kunis (Theodora)! Peccato che quest'ultima diventi brutta! La durata non la trovo lunga (due ore e 10 min.
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Quattro stelle per giudicare il film rispetto a quelli che escono di questi tempi, non paragonabili ai films degli anni d'oro di Hollywood! L'ispirazione viene senz'altro dal capolavoro di Victor Fleming "Il mago di Oz". Ma dopo aver visto in passato altri penosi film su Oz, questo l'ho trovato bello! Si ispira a "Il Mago di Oz" anche nel fatto che inizia in bianco e nero (ma pur sempre in 3D!) con "flat print" quadrato e poi diventa con meravigliosi colori formato scope con lo schermo che si apre lentamente! Simpatico james Franco, il protgonista fanfarone ma alla fine sincero, e molto belle le tre fate specilmente MIchelle Williams (Glinda) e Mila Kunis (Theodora)! Peccato che quest'ultima diventi brutta! La durata non la trovo lunga (due ore e 10 min. sono un orario normale!) e non ho trovato noioso nessun punto! Piacevole per i bambini, nonostane qualche scena un po' trhiller e magnifico il 3D, usato questa volta nel modo giusto dove c'era sia la profondità. che la proiezione verso la sala (le monete d'oro, la neve, ecc.!) Ai criticoni faccio presente che esistono i films d'autore che sono una cosa ed i films spettacolo che sono un'altra cosa! Questo, come film spettacolo ha tutti gli ingredienti giusti! Di films che siano bellissimi come sia come films d'autore che come films spettacolo ne ho visti ben pochi! Ne cito solo due a mo' di esempio. "2001- Odissea nello spazio" di Stanley Kubrik e "Lawrence d'Arabia" di David Lean"
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helenalongo
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giovedì 28 marzo 2013
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caleidoscopica rivisitazione di un classico
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L'ultimo prodotto Disney è stato pompato e pubblicizzato così energicamente da convincere flotte di famiglie, con ragazzini urlanti al seguito, a piombarsi nelle sale più vicine.
Saranno stati gli effetti speciali, sarà stato la garanzia Disney o (ammettiamolo!) il fascinoso James Franco, fatto sta che nessuno si è lasciato sfuggire Il grande e potente Oz.
Chi si aspettava la combriccola di Dorothy è rimasto seriamente a bocca asciutta: niente leone, niente spaventapasseri, niente cagnolino. Al loro posto il truffaldino Oscar (il nostro Oz), una scimmia volante, e delle seducenti streghe-Evanora, Theodora e Glinda- .
La rivisitazione della fiaba di Lyman Frank Baum, è uno di quegli ormai tanto gettonati "prequel", il cui scopo è narrare le origini del mirabolante e saggio mago di Oz.
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L'ultimo prodotto Disney è stato pompato e pubblicizzato così energicamente da convincere flotte di famiglie, con ragazzini urlanti al seguito, a piombarsi nelle sale più vicine.
Saranno stati gli effetti speciali, sarà stato la garanzia Disney o (ammettiamolo!) il fascinoso James Franco, fatto sta che nessuno si è lasciato sfuggire Il grande e potente Oz.
Chi si aspettava la combriccola di Dorothy è rimasto seriamente a bocca asciutta: niente leone, niente spaventapasseri, niente cagnolino. Al loro posto il truffaldino Oscar (il nostro Oz), una scimmia volante, e delle seducenti streghe-Evanora, Theodora e Glinda- .
La rivisitazione della fiaba di Lyman Frank Baum, è uno di quegli ormai tanto gettonati "prequel", il cui scopo è narrare le origini del mirabolante e saggio mago di Oz.
Di saggio e mirabolante, Oscar (James Franco) non ha proprio nulla. La sua sfacciataggine ed il suo egoismo lo candidano però ad essere il personaggio più riuscito del film: è vicino al pubblico e rispecchia in pieno le ansie e i desideri inconfessabili di tutti coloro che sono presenti in sala. Troppo buona e generosa Glinda, esageratamente cattive ed egoiste le altre due sorelle streghe.
Se inizialmente Il grande e potente Oz ricorda un film vecchio stampo, niente paura! Vi aspettano grandiosi effetti speciali per la città di Oz, che ricorda vagamente il paese delle meraviglie di Tim Burton in Alice in Wonderland. Con o senza 3D, l'esplosione mozzafiato di colori che investe la sala non vi farà rimpiangere il bianco e il nero iniziale, trascinandovi in un turbinio di sfumature e luci.
Unica pecca: la trama è fiacca e monotona, niente avventura o colpi di scena. Ormai si punta sulla tecnologia e gli effetti speciali, quindi se vi aspettate una storia impegnativa, lasciate perdere.
Helena Longo
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daf_ma
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lunedì 8 aprile 2013
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l'illusione celebrata da grandi effetti speciali
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Oscar Diggs è un illusionista, un mago da fiera e un incredibile seduttore che, per sbarcare il lunario, con l’aiuto del suo valido assistente e qualche trucchetto di scena, si presenta al pubblico come “Il grande e potente Oz”. Per sfuggire alle grinfie di un rivale furioso, prende il volo con una mongolfiera ma, vittima di un tornado, finisce nella terra incantata di Oz dove, ad accoglierlo, c’è la strega Theodora che, per prima, gli rivela che il suo arrivo era previsto da una profezia, secondo la quale un mago sarebbe venuto giù dal cielo per sconfiggere la strega cattiva e regnare ad Oz con la sua regina. Con furbizia, astuzia e qualche piccola illusione, Oscar Diggs convince Theodora di essere il prescelto, colui che regnerà ad Oz.
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Oscar Diggs è un illusionista, un mago da fiera e un incredibile seduttore che, per sbarcare il lunario, con l’aiuto del suo valido assistente e qualche trucchetto di scena, si presenta al pubblico come “Il grande e potente Oz”. Per sfuggire alle grinfie di un rivale furioso, prende il volo con una mongolfiera ma, vittima di un tornado, finisce nella terra incantata di Oz dove, ad accoglierlo, c’è la strega Theodora che, per prima, gli rivela che il suo arrivo era previsto da una profezia, secondo la quale un mago sarebbe venuto giù dal cielo per sconfiggere la strega cattiva e regnare ad Oz con la sua regina. Con furbizia, astuzia e qualche piccola illusione, Oscar Diggs convince Theodora di essere il prescelto, colui che regnerà ad Oz. Una volta che questi avrà intrapreso il viaggio, attraverso il lungo sentiero di mattoni gialli, Theodora scoprirà che dietro le parole del mago c’è inganno e correrà dalla sorella Evanora, la strega malvagia dell’est, per farsi fare un incantesimo capace di farle perdere ogni traccia di umanità e bontà. Oscar Diggs, a sua volta, scoprirà che la strega dalla quale è stato mandato per ucciderla è in realtà la strega buona, Glinda, interpretata da Michelle Williams, che ha lo stesso volto della sua cara Annie, la giovane donna che, poco prima di vederlo scappare via in mongolfiera, era andata a trovarlo per annunciargli le sue nozze e chiedergli se fosse d’accordo con la sua scelta di sposarsi. Annie è l’unica donna alla quale Oscar Diggs non ha mai saputo mentire, l’unica che ha saputo capirlo ed è l’unica che, nelle vesti di strega buona ad Oz crederà in lui, nonostante sappia che non si tratta di un mago bensì di un illusionista, furbetto, arrivista ed egoista. In lui Glinda vedrà la bontà, la qualità più grande che un uomo possa avere, ciò che porterà alla salvezza il popolo di Oz. “Il grande e potente Oz” è un film ricco di effetti speciali, capaci di creare quella magia che proietta lo spettatore all’interno dell’avventura, per la piacevolezza del racconto immaginifico e la straordinaria sequenza di scene che in 3D sono decisamente più sbalorditive. Il sentiero di mattoni gialli rappresenta per Oscar Diggs la strada verso la salvezza dell’anima, la ricerca e il raggiungimento del suo vero sé.
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jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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il grande e potente oz di raimi - delusione
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Nel 1905, nel Kansas, il prestigiatore Oz (Franco) parte su una mongolfiera e finisce nel magico regno di Oz. Lì scopre di essere atteso per via di una profezia che diceva che sarebbe arrivato un mago a liberarli dal regime di una strega cattiva. Prodotto dalla Disney con un budget di duecento milioni di dollari, è un prequel del film del ’39 con Judy Garland, ispirato ai romanzi di Baum. È un film che ha grandi premesse che si dissolvono in una grande delusione. Parte in bianco e nero, con l’inquadratura quadrata, e l’esordio non è male. Ma appena l’inquadratura diventa a colori tutto crolla in un tripudio di effetti speciali da cartone animato, inutili ed osceni.
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Nel 1905, nel Kansas, il prestigiatore Oz (Franco) parte su una mongolfiera e finisce nel magico regno di Oz. Lì scopre di essere atteso per via di una profezia che diceva che sarebbe arrivato un mago a liberarli dal regime di una strega cattiva. Prodotto dalla Disney con un budget di duecento milioni di dollari, è un prequel del film del ’39 con Judy Garland, ispirato ai romanzi di Baum. È un film che ha grandi premesse che si dissolvono in una grande delusione. Parte in bianco e nero, con l’inquadratura quadrata, e l’esordio non è male. Ma appena l’inquadratura diventa a colori tutto crolla in un tripudio di effetti speciali da cartone animato, inutili ed osceni. Non ci sono trovate interessanti, lo spettatore è abbagliato da un 3D troppo invasivo, i colori sono accecanti, i dialoghi sciocchi, la storia prevedibile. I personaggi non hanno psicologia, oscurati da un apparato scenografico ridicolo. Di certo non contribuisce la regia di Raimi, che risolve il tutto con una valanga di carrellate aeree, che servono solo a confondere lo spettatore e a enfatizzare il 3D. Riguardo poi ai personaggi creati a computer, la tecnica usata serve solo ad impressionare lo spettatore e di certo non aiuta ad inserire una briciola di realismo nella storia. Il cast è all-star ma le tre attrici-streghe sono pessime e quando la Kunis, forse la migliore delle tre, si trasforma nella strega verdastra dà al film il colpo di grazia. Se non altro c’è Franco, simpatico e gigione, che dà una buona prova d’attore (infatti, dopo 127 ore e Spring Breakers, è decisamente da tenere d’occhio).
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sectumsempra
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venerdì 29 marzo 2013
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oz, game over
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Ammettiamolo, dopo il successo dell'Alice in Wonderland di Tim Burton, che nel 2010 ci ha incantati, delusi, scioccati e chi più ne ha più ne metta, ma che comunque ha saputo guadagnarsi un posto d'onore nella storia del cinema fantasy/Disney, tutti ci aspettavamo un degno erede, un film "grande" come titolo che porta. Ma è stato davvero così?
Il film vuole essere il prequel de "Il Mago di Oz" del 1939, di cui però la Disney non possiede i diritti, quindi niente scarpette rosse, niente spaventapasseri o uomini di latta. Ma c'è Oz., interpretato James Franco e affiancato da Mila Kunis, Michelle Williams e Rachel Weisz, un cast di tutto rispetto, che rappresentava già di per sè una garanzia.
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Ammettiamolo, dopo il successo dell'Alice in Wonderland di Tim Burton, che nel 2010 ci ha incantati, delusi, scioccati e chi più ne ha più ne metta, ma che comunque ha saputo guadagnarsi un posto d'onore nella storia del cinema fantasy/Disney, tutti ci aspettavamo un degno erede, un film "grande" come titolo che porta. Ma è stato davvero così?
Il film vuole essere il prequel de "Il Mago di Oz" del 1939, di cui però la Disney non possiede i diritti, quindi niente scarpette rosse, niente spaventapasseri o uomini di latta. Ma c'è Oz., interpretato James Franco e affiancato da Mila Kunis, Michelle Williams e Rachel Weisz, un cast di tutto rispetto, che rappresentava già di per sè una garanzia.
Oscar "Oz" Diggs è un "mago" che lavora in un circo di bassa lega; è donnaiolo, ambizioso, un po' egoista, insomma, un uomo da strapazzo. In fuga dai suoi guai su una mongolfiera, Oscar si imbatte in una tromba d'aria da cui viene risucchiato. E in una delle scene più belle di tutto il film il pubblico si sente davvero parte della storia, venendo catapultato nel colorato mondo di Oz, popolato da strane creature e soprattutto da streghe; precisamente da Glinda, la buona, Theodora, l'ingenua ed Evanora, la perfida. Da qui comincia a prendere forma la trama del film. Oz viene indicato come il mago che riuscirà a salvare lo strano mondo in cui è stato catapultato ed egli accetta di diventare il nuovo sovrano, accecato dalle ricchezze che il Palazzo di Smeraldo ospita. Ma prima riceve l'incarico di sconfiggere la strega cattiva. Purtroppo l'intreccio che la storia stava cominciando a filare viene tristemente distrutto in pochi minuti, quando Oz si accorge di cacciare la strega sbagliata e capisce chi è davvero la strega cattiva. Gli eventi che seguono sono scontati, in certi punti addirittura noiosi, e culminano in un finale di cui non si comprende bene il senso.
Gli effetti speciali valgono da soli metà del biglietto; se c'è una cosa in cui Raimi è riuscito a superare "l'avversario" Alice in Wonderland questi sono gli effetti visivi. Ma in quanto a trama e psicologia dei personaggi purtroppo non è riuscito nell'impresa.
La storia è banale, adatta soprattutto ad un pubblico di bambini. I dialoghi, anche nei momenti di maggiore tensione, tendono esageratamente al comico. I personaggi in apparenza sembrano indimenticabili, per i visi, per il trucco e per i vestiti, ma non sono ben sviluppati, sembrano messi lì perché semplicemente devono esserci, senza che si chiedano il perché di ciò che fanno.
Forse erano le mie aspettative ad essere troppo alte, ma sono uscita dal cinema abbastanza delusa. E' un film poco impegnativo, da vedere a casa per passare una serata colorata e in allegria.
Nella mia mente c'era questa battaglia Oz vs. Alice... beh, mi dispiace Oz, partita persa. Game Over.
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dandy
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martedì 29 dicembre 2015
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discreto,ma non perfetto.
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Raimi accetta un lavoro commissionatogli niente popò di meno che dalla Disney(scopo della quale era replicare il successo ottenuto con "Alice in Wonderland").Costruendo un prequel del film di Fleming,di cui conserva il formato immagine(bianco e nero per il mondo reale,colori per il mondo di Oz con CinemaScope e ottimo 3D)e la proiezione nel fantastico di personaggi del mondo reale.La sceneggiatura è ottima,come lo svolgimento degli eventi(il segreto subito svelato dell'incompetenza del "mago",il destino di Theodora).E il regista riesce ad infondere qualche bel tocco orrorifico vagamente Burtoniano(cui rimandano le musiche di Danny Elfman e il sodalizio con James Franco).
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Raimi accetta un lavoro commissionatogli niente popò di meno che dalla Disney(scopo della quale era replicare il successo ottenuto con "Alice in Wonderland").Costruendo un prequel del film di Fleming,di cui conserva il formato immagine(bianco e nero per il mondo reale,colori per il mondo di Oz con CinemaScope e ottimo 3D)e la proiezione nel fantastico di personaggi del mondo reale.La sceneggiatura è ottima,come lo svolgimento degli eventi(il segreto subito svelato dell'incompetenza del "mago",il destino di Theodora).E il regista riesce ad infondere qualche bel tocco orrorifico vagamente Burtoniano(cui rimandano le musiche di Danny Elfman e il sodalizio con James Franco).Peccato che essendo nuovo al genere fiabesco si lasci prendere la mano da vezzi stilistici,citazioni e autocitazioni(da "La casa" a "Spider-Man")per cercare invano di colmare un certo vuoto nell'inizio della seconda parte.La trovata per sconfiggere le streghe però,è veramente perfetta senza essere pretenziosa.Elogio di un tipo tutto particolare ed unico di magia.Riusciti i comprimari di Oz(ovviamente non all'altezza degli originali Spaventapasseri,Leone codardo e Omino di latta):la scimmia alata Finley,la tenerissima bambina di porcellana,il nano Knuck e il capo-Stagnino.Bellissime Mila Kunis,Rachel Weisz e Michelle Williams.Grandioso l'esito al botteghino,giustamente in fin dei conti.L'indispensabile e irriconoscibile Bruce Campbell è la guardia bastonata da Knuck.
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enzo70
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mercoledì 4 gennaio 2017
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un potente prequel della storia di oz
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La Disney e Sam Raimi ripropongono l’ennesima versione del mago di Oz; ma non è la stessa storia, ma il prequel, un genere oggi di successo. Ed il risultato è un bel film, con un ottimo James Frank che interpreta un Oz mago da fiera, molto cialtrone e gran seduttore. Un viaggio su una mongolfiera utilizzata per fuggire da un marito tradito è la chiave per entrare in un mondo magico che diventerà, poi, quella del fantastico mondo di Oz. Si vede l’ottima mano del regista e il grande investimento della Disney per un film che non può che appassionare lo spettatore. Infatti a fronte di un ottimo cast, di una bella, ed originale storia e di un grande regista la messe di effetti speciali consentita dalla produzione Disney garantisce il valore aggiunto.
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La Disney e Sam Raimi ripropongono l’ennesima versione del mago di Oz; ma non è la stessa storia, ma il prequel, un genere oggi di successo. Ed il risultato è un bel film, con un ottimo James Frank che interpreta un Oz mago da fiera, molto cialtrone e gran seduttore. Un viaggio su una mongolfiera utilizzata per fuggire da un marito tradito è la chiave per entrare in un mondo magico che diventerà, poi, quella del fantastico mondo di Oz. Si vede l’ottima mano del regista e il grande investimento della Disney per un film che non può che appassionare lo spettatore. Infatti a fronte di un ottimo cast, di una bella, ed originale storia e di un grande regista la messe di effetti speciali consentita dalla produzione Disney garantisce il valore aggiunto.
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mickey97
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venerdì 15 marzo 2013
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il prequel non decolla e non centra il bersaglio
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Sam Raimi, il padre di Spiderman, ritorna al cinema con il prequel de " il mago di Oz ", che purtroppo non riesce a decollare e a centrare il suo bersaglio, perdendo così l'opportunità di mostrarsi come un grande capolavoro cinematograficob. Ma, la goccia che fa' trabboccare il vaso è lo svolgimento dell'intera vicenda, ovvero tutti gli avvenimenti che ne derivano, che si susseguono l'un l'altro sempre sullo stesso piano narrativo, con appunto una narrazione che incontra numerosi ostacoli, dando così luogo a momenti noiosi, scialbi, capaci di far sbadigliare lo spettatore. Un'altra nota alquanto stonata del film, è la malvagità, piuttosto superciale, priva di una base certa e solida che ne dimostra la veridicità e l'autotenticità, e le due streghe, oltre a non essere completamente consapevoli del loro operato, non riescono, specialmente Rachel Weisz ( Evanora ), ad intercalarsi perfettamente nella parte che spetta loro recitare, mostrandoci così sotto i nostri occhi, una performance debole, senza specifiche fondamenta.
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Sam Raimi, il padre di Spiderman, ritorna al cinema con il prequel de " il mago di Oz ", che purtroppo non riesce a decollare e a centrare il suo bersaglio, perdendo così l'opportunità di mostrarsi come un grande capolavoro cinematograficob. Ma, la goccia che fa' trabboccare il vaso è lo svolgimento dell'intera vicenda, ovvero tutti gli avvenimenti che ne derivano, che si susseguono l'un l'altro sempre sullo stesso piano narrativo, con appunto una narrazione che incontra numerosi ostacoli, dando così luogo a momenti noiosi, scialbi, capaci di far sbadigliare lo spettatore. Un'altra nota alquanto stonata del film, è la malvagità, piuttosto superciale, priva di una base certa e solida che ne dimostra la veridicità e l'autotenticità, e le due streghe, oltre a non essere completamente consapevoli del loro operato, non riescono, specialmente Rachel Weisz ( Evanora ), ad intercalarsi perfettamente nella parte che spetta loro recitare, mostrandoci così sotto i nostri occhi, una performance debole, senza specifiche fondamenta. Il protagonista, James Franco ( Oscar Diggs ) , a discapito di queste, dimostra di avere una certa disinvoltura all'interno della parte del mago più amato della settima arte e una certa libertà per quanto concerne lo schema recitativo, questa volta arrichito della giusta ed opportuna ironia, purtroppo difettata dal troppo cinismo accompagnato dalla sbruffonagine di Oscar, che è così attratto dall'oro, da sottovalutare il male reale da cui è afflitto il mondo di Oz. A riportarlo sulla strada giusta sarà Glinda, la strega buona dal grande fascino, che lo esorta ad abbandonare "quel maledetto cinismo", che gravemente lo caratterizza, chiedendogli così di prestarsi sotto gli occhi degli abitanti come il leader ideale, il più idoneo a fronteggiare le streghe cattive e a liberare il magico e affascinante mondo di Oz. Il finale, seppur ingegnoso e originale, non riesce a far decollare il film, poichè vi è presente nel mago un certo interesse nel burlare le due streghe, che vengono fin troppo umiliate e ridicolizzate, ma risulta comunque un buon finale, e la scena in cui Oscar dice a Theodora " poichè non sei responsabile della tua malvagità, potrai tornare nel regno di Oz qualora tu riesca a trovare te stessa" con risposta un secco " Giammai" e quella in cui Glinda punisce Theodora per le sofferenze che le ha recato, sono state molto importanti per la resa complessiva del film. Altri pregi sono gli effetti speciali, a dir poco magnifici, quali la fanciulla di porcellana, la scimmia Finley, gli uccelli alati della strega cattiva e il bellissimo mondo di Oz, i personaggi di contorno e l'eccellente 3D. Sam Raimi nonostante sia un bravo regista, e ce lo ha dimostrato nella trilogia di Spiderman, non riesce a far spiccare in volo questo prequel per i vari difetti che presenta, così invece di essere un capolavoro si mostra agli occhi del pubblico come un buon film che poteva essere svolto in un altro modo. Peccato, aspetto il sequel del prequel nella speranza che riesca a coinvolgermi non solo con gli effetti speciali ma anche con altri aspetti tecnici, del tutto determinanti per rendere un film, degno di nota, una nota che si concretizza in capolavoro.
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ultimoboyscout
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sabato 25 maggio 2013
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fantasmagoricamente deludente.
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Il papà dell'Uomo Ragno dirige in chiave dark il prequel del più classico dei racconti fantasy e narra di come il celebre mago sia arrivato nel regno di Oz. Oscar Diggs è un illusionista in un piccolo circo, è uno scansafatiche ed ha un'etica del tutto discutibile. All'improvviso viene catapultato dal grigio Kansas al meraviglioso mondo di Oz nel quale viene scambiato per un grande mago e farà conoscenza con tre streghe. Imparerà a distinguere gli amici dai nemici, a sfruttare le sue capacità di illusionista ciarlatano e a diventare un uomo migliore. Superbe le scenografie di Robert Stromberg, meravigliosi gli effetti speciali del mago (lui si, lo è davvero!) Scott Stordyk, lo spirito è quello del film del '39 con Judy Garland e diretto da Victor Fleming: forse un pò ingenuo per i nostri tempi ma se si riesce a tornare bambini, forse, lo si può apprezzare meglio.
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Il papà dell'Uomo Ragno dirige in chiave dark il prequel del più classico dei racconti fantasy e narra di come il celebre mago sia arrivato nel regno di Oz. Oscar Diggs è un illusionista in un piccolo circo, è uno scansafatiche ed ha un'etica del tutto discutibile. All'improvviso viene catapultato dal grigio Kansas al meraviglioso mondo di Oz nel quale viene scambiato per un grande mago e farà conoscenza con tre streghe. Imparerà a distinguere gli amici dai nemici, a sfruttare le sue capacità di illusionista ciarlatano e a diventare un uomo migliore. Superbe le scenografie di Robert Stromberg, meravigliosi gli effetti speciali del mago (lui si, lo è davvero!) Scott Stordyk, lo spirito è quello del film del '39 con Judy Garland e diretto da Victor Fleming: forse un pò ingenuo per i nostri tempi ma se si riesce a tornare bambini, forse, lo si può apprezzare meglio. Uno dei limiti della pellicola è stato anche il fatto di non poter utilizzare espliciti riferimenti visivi all'originale, di cui la Disney non detiene i diritti, ovvero niente scarpette rosse, uomini di latta o spaventapasseri, ma forse è meglio così, quel capolavoro deve rimanere immacolato nella memoria di chi lo ha visto. Strepitosi i set e la regia ma il film risulta troppo, decisamente troppo didascalico e tende ad eccedere in ripetizioni e melodramma. Raimi è bravissimo nel trasfermare la sua opera in un palcoscenico in cui si parla di amore e gelosia, dell'arte di arrangiarsi e di credere in qualcosa di molto importante. Una grande avventura, un viaggio epico che alla fine lascia davvero poco, compreso un James Franco del tutto inadatto.
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