Ennesima trasposizione cinematografica dell’arcinoto doppio di Stevenson in chiave adolescenziale diretta dallo sconosciutissimo, per compensazione, Nick Stillwell con uno stile da film Tv ed un montaggio arzigogolato che rende inutilmente complicata una narrazione che sarebbe potuta essere lineare e così adeguata alla semplicità del plot. Due giovani attori americani sono i protagonisti di questa dimenticabile ed inguardabile pellicola, Bryan Fisher è un Jekyll nella improbabile versione di un impacciato studente di college che sogna di diventare Hyde e ci riesce per sua sfortuna e nostra e Bree Turner nella parte della fidanzatina innamorata. Ritmo lento, inquadrature banali, primi piano televisivi e tanta, tanta noia.