Masters of Horror: Homecoming - Candidato maledetto

Raramente ho visto altri concentrati di denuncia politica cosė incisivi; da non perdersi.

Nel pieno della campagna elettorale americana, l'argomento principale batte sulla guerra e sui poveri soldati americani che hanno dato la vita per la patria. Alcuni di questi soldati morti ritornano in vita con aspetto da zombie ma senza voglia di sangue, bensì di diritto al voto.

si puō definire un horror politico, homecoming. joe dante affronta la guerra, in modo particolare, in un film di zombie. č il primo regista horror che riesce nell'intento di fare un film di denuncia, senza essere un documentario o un film drammatico. racconta una storia originale. le persone morte in guerra tornano in vita per votare contro un guerra sbagliata ed ingiusta. alcuni americani deficienti si sono lamentati del fatto che questo film e un offesa agli eroi che combattono in guerra, ma quelli che meritano di essere offesi sono questi deficienti che pensano che questa stupida guerra abbia un significato. tratto dalla serie horror tv Mater of Horror

Dato che nč pubblico, nč critica, nč dizionari hanno recensito questo episodio della serie Masters of Horror, vorrei dedicarci io un brevissimo commento. Forse conoscere la trama porta gli spettatori a pensarlo come il classico zombie movie alla Romero, invece l'espediente dello zombie č utilizzato come emblema del dolore, prova della disperazione della guerra. Il film non usa particolari make-up per i "bentornati", che presentano una pelle emaciata, in alcuni rovinata da graffi e tagli, occhi paonazzi che nascondono una profonda tristezza. Hanno voglia di vendicarsi solo con chi li ha portati a morire in guerra, per far provare loro lo strazio della morte. Questi zombie hanno quindi un'intelligienza, non hanno il cervello invaso dai vermi (come in Zombi 2 di Lucio Fulci), non sono terribilmente collerici con chiunque (28 giorni dopo. [+]

Dato che nč pubblico, nč critica, nč dizionari hanno recensito questo episodio della serie Masters of Horror, vorrei dedicarci io un brevissimo commento. Forse conoscere la trama porta gli spettatori a pensarlo come il classico zombie movie alla Romero, invece l'espediente dello zombie č utilizzato come emblema del dolore, prova della disperazione della guerra. Il film non usa particolari make-up per i "bentornati", che presentano una pelle emaciata, in alcuni rovinata da graffi e tagli, occhi paonazzi che nascondono una profonda tristezza. Hanno voglia di vendicarsi solo con chi li ha portati a morire in guerra, per far provare loro lo strazio della morte. Questi zombie hanno quindi un'intelligienza, non hanno il cervello invaso dai vermi (come in Zombi 2 di Lucio Fulci), non sono terribilmente collerici con chiunque (28 giorni dopo...), ma sanno con chi devono prendersela: con il presidente degli Stati Uniti e con i membri del governo pro guerra in Iraq. Quindi solo i genitori degli ex-soldati tornati in vita potranno sentirsi al sicuro...ma attenti, non parliamo di orrore e violenza da torture porn o da film commerciale, parliamo di un piccolo gioiellino che farā commuovere chiunque veda un soldato zombie piangere...e non solo. [-]