ginger snaps
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lunedì 29 agosto 2011
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l'horror friulano
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mi è strapiaciuto. Bella la trama e ben costruiti sia i ruoli degli interpreti che le vicende. Ottima anche la fotografia e il mistero che serpeggia per tutto il film. La storia non è per nulla banale, a tratti si presenta ed evoca " IL CODICE DA VINCI" sia per come sono le albientazioni, sia per come si svolgono le ricerche arcaiche del mistero da scoprire. Sembra che si sia ispirato a una leggenda, un paese dove la stirpe ha provenienza maligna e alcuni affreschi rappresentano dei bambini con piedi caprini? Un professore viene in possesso di alcune fotografie e con indagini scopre alcuni fatti. Contatta un giornalista e gli consegna il materiale, ma scompare improvvisamente, Sarà quindi il giornalista a dover scoprire il mistero.
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mi è strapiaciuto. Bella la trama e ben costruiti sia i ruoli degli interpreti che le vicende. Ottima anche la fotografia e il mistero che serpeggia per tutto il film. La storia non è per nulla banale, a tratti si presenta ed evoca " IL CODICE DA VINCI" sia per come sono le albientazioni, sia per come si svolgono le ricerche arcaiche del mistero da scoprire. Sembra che si sia ispirato a una leggenda, un paese dove la stirpe ha provenienza maligna e alcuni affreschi rappresentano dei bambini con piedi caprini? Un professore viene in possesso di alcune fotografie e con indagini scopre alcuni fatti. Contatta un giornalista e gli consegna il materiale, ma scompare improvvisamente, Sarà quindi il giornalista a dover scoprire il mistero. Il dialetto Friulano viene utilizzato per alcuni dialoghi, per fortuna assomiglia al veneto e non mi sono persa nulla. Avrebbero dovuto inserire dei sottotitoli a mio parere, non sarebbe così risultato un prodotto di Nicchia. Cmq davvero un applauso al regista e agli attori
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gianluca.dm
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martedì 18 gennaio 2011
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folclore friulano a tinte gotiche
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Bianchini è riuscito a confermarsi dopo la sorprendente opera prima "Lidris cuadrade di tre", coinvolgendo ancora una volta lo spettatore nei meandri di inquietudini e paure, con momenti di suspance che, anche se in modo un po' irrispettoso, richiamano Fulci o il primo Argento. E dai maestri dell'horror ha imparato subito come con pochi mezzi a disposizione si debba produrre pochi effetti speciali ed alimentare l'immaginazione, non disdegnando qualche buona trovata tecnica. Per definire luoghi e ambientazioni il giovane regista ha inoltre sapientemente attinto alla cultura popolare friulana, alla sua storia e al suo folclore, terra di benandanti, dell'eretico Menocchio e influenzata da leggende nordiche e slave.
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Bianchini è riuscito a confermarsi dopo la sorprendente opera prima "Lidris cuadrade di tre", coinvolgendo ancora una volta lo spettatore nei meandri di inquietudini e paure, con momenti di suspance che, anche se in modo un po' irrispettoso, richiamano Fulci o il primo Argento. E dai maestri dell'horror ha imparato subito come con pochi mezzi a disposizione si debba produrre pochi effetti speciali ed alimentare l'immaginazione, non disdegnando qualche buona trovata tecnica. Per definire luoghi e ambientazioni il giovane regista ha inoltre sapientemente attinto alla cultura popolare friulana, alla sua storia e al suo folclore, terra di benandanti, dell'eretico Menocchio e influenzata da leggende nordiche e slave. Di conseguenza la recitazione in diletto (o lingua, ma di certo non lo si può definire slang) è elemento determinante per rendere più autentico l'intero contesto.
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kronos
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domenica 17 ottobre 2010
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all'altezza del miglior pupi avati
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Togliamoci il sassolino dalla scarpa: 'Custodes bestiae' è una produzione no-budget girata in digitale con attori non professionisti.
Comunque niente di cui storcere il naso se si pensa al grande successo d'analoghi prodotti USA come 'The blair witch project' o "Paranormal Activity'.
Certo, quelli avevano alle spalle l'immenso potere promozionale yankee, mentre il nostro Bianchini deve accontentarsi di un pubblico underground.
Eppure vale davvero la pena vedere questa sua opera seconda: è il film che più si avvicina sotto il profilo filmico e "culturale" al leggendario 'La casa delle finestre che ridono' di Pupi Avati.
La sceneggiatura, evidentemente ispirata da leggende popolari di provincia, è genuinamente inquietante e Bianchini ne sfrutta tutte le potenzialità con una regia competente ed ispirata.
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Togliamoci il sassolino dalla scarpa: 'Custodes bestiae' è una produzione no-budget girata in digitale con attori non professionisti.
Comunque niente di cui storcere il naso se si pensa al grande successo d'analoghi prodotti USA come 'The blair witch project' o "Paranormal Activity'.
Certo, quelli avevano alle spalle l'immenso potere promozionale yankee, mentre il nostro Bianchini deve accontentarsi di un pubblico underground.
Eppure vale davvero la pena vedere questa sua opera seconda: è il film che più si avvicina sotto il profilo filmico e "culturale" al leggendario 'La casa delle finestre che ridono' di Pupi Avati.
La sceneggiatura, evidentemente ispirata da leggende popolari di provincia, è genuinamente inquietante e Bianchini ne sfrutta tutte le potenzialità con una regia competente ed ispirata. Anche le location e gli effetti visivi, pur senza budget, fanno il loro dovere, mentre gli attori, non professionisti, recitano con naturalezza nello slang locale. Già, la scelta di scrivere i dialoghi in dialetto friulano pare aggiungere una ruspante autenticità alle vicende.
Un film da non perdere per gli appassionati del genere: artigianale, ma molto più spaventoso rispetto alla gran parte dei titoli d'importazione ad alto budget che bazzicano il mercato.
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zen
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martedì 13 gennaio 2009
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peccato per la tecnica amatoriale
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Difficile giudicare in stellette questo film.
In sintesi: buonissima sceneggiatura, ottima atmosfera (in stile Pupi Avati), terrore autentico, tecnica e Cast amatoriali...
Fosse stato girato da una troupe professionale su pellicola, tutti avrebbero gridato alla rinascita del cinema italiano di genere.
Ma anche così, è molto meglio rispetto alle sopravvalutate produzioni Franco-Spagnole degli ultimi anni.
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nick carter
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domenica 3 giugno 2007
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lo strupro del demonio
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Girato con riprese diverse da quelle usate dai registi,il film può essere paragonato alla storia del sacrilegio del demonio su una fanciulla.Un bel lungometraggio che mi è piaciuto tanto.Bella storia ma il finale poteva essere diverso per una valutazione migliore.Ve lo consiglio.
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