Lo smoking

Fateci caso: Jackie Chan, lungi dall'essere=Bruce Lee, assomiglia invece molto a Gianni Morandi e lascio ogni commento a chi legge... Nelle scene d'azione, la sua inferiorità rispetto al modello osannato(ma nei dialoghi, quasi all'inizio del film, dice: "NOn tutti i Cinesi sono Bruce Lee", il che vale, in primis, proprio per lui..., essendo il carisma di Lee abissalmente assente)è evidente, con alcune"repliche"imbarazzanti. In complesso, questa parodia dei film di spionaggio, in specie quando fa il verso, presentandosi, a James Bond("My name ist James Tong"), è involontariamente grottesca, per la pochezza dell'inventiva, facendo rimpiangere le parodie made in Italy di Ciccio e Franco, ma anche di Lando Buzzanca("James Tont, Operazione U. [+]

Fateci caso: Jackie Chan, lungi dall'essere=Bruce Lee, assomiglia invece molto a Gianni Morandi e lascio ogni commento a chi legge... Nelle scene d'azione, la sua inferiorità rispetto al modello osannato(ma nei dialoghi, quasi all'inizio del film, dice: "NOn tutti i Cinesi sono Bruce Lee", il che vale, in primis, proprio per lui..., essendo il carisma di Lee abissalmente assente)è evidente, con alcune"repliche"imbarazzanti. In complesso, questa parodia dei film di spionaggio, in specie quando fa il verso, presentandosi, a James Bond("My name ist James Tong"), è involontariamente grottesca, per la pochezza dell'inventiva, facendo rimpiangere le parodie made in Italy di Ciccio e Franco, ma anche di Lando Buzzanca("James Tont, Operazione U.N.O."- cito a mente...)degli anni Sessanta dello scorso secolo, non fosse per una tecnologia maggiore oggi e negli States-tra l'altro qui neppure troppo esibita. "The Tuxedo"rimane a metà, stretto tra parodia, film sentimentale(la timidezza del personaggio, ma anche qui varrebbe e vale in effetti l'imbarazzante somiglianza con il"vate di Monghidoro", protagonista di"Le castagne sono buone"...), di simil-spionaggio, di S-F(l'idea dell'acqua avvelenata fa pensare a vari autori, compreso Phil Dick o, in accezione diversa, a quando Timothy Leary, voleva immettere nell'acqua potabile l'LSD, a mo'di provocazione),  con una trama esile esile, con Jennifer Love(nomen omen) Hewitt quale biochimica innamorata dell'"eroe"Chan e Peter Stormare e Ritchie Coster quali"vilains", mentre la tematica reale dei pericoli legati alle manomissioni di fonti energetiche e all'imperialismo non viene affrontata, anzi viene elusa, nonostante che oggi si possa parlare(e lo si fa, ma pochissimo)apertamente della CIA e delle sue"imprese".Poca cosa, con qualche scarso motivo e momento di divertimento. Lasciando perdere somiglianze et similia, il grande Jerry Lewis dei grandi e buoni tempi, magari in autoregia, avrebbe fatto cose che Jackie Chan non arriva neppure a sognare, pur aspirando, forse, a proporsi come modello interpreti di quel rango. Si potrebbe parlare di un"flop", ma credo che al botteghino, causa l'ampiezza"ramificata"del mercato USA(quello esterno, europeo in particolare interessa meno, valendo in questo caso, vista la presenza di Chan, semmai quello asiatico), le cose non siano andate così male...    El  Gato  [-]