nel prologo la voce del regista intervista Jia Hongsheng: "cosa ne pensi di interpretare te stesso?" "nessun problema, mi servirà per meditare sulla mia vita".
ho apprezzato molto questo film/biografia, girato molto bene senza diventare noioso.
Sullo sfondo un ritratto della Cina, della famiglia cinese. le modalità di discussione, i sacrifici, la frustrazione di un padre che si sente impotente, la forza di una famiglia che lotta per restare unita, i ramen preparati al momento in strada, la bicicletta come mezzo di libertà, momenti romantici e poetici.
Dopo la scena più drammatica l'obiettivo si allarga sulla scenografia fino a svelarne le scene e attribuirgli teatralità, ma gli attori interpretano loro stessi e lo stratagemma forse serve per prendere distanza dal dolore e puntare l'attenzione sul tormento interiore del protagonista.
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nel prologo la voce del regista intervista Jia Hongsheng: "cosa ne pensi di interpretare te stesso?" "nessun problema, mi servirà per meditare sulla mia vita".
ho apprezzato molto questo film/biografia, girato molto bene senza diventare noioso.
Sullo sfondo un ritratto della Cina, della famiglia cinese. le modalità di discussione, i sacrifici, la frustrazione di un padre che si sente impotente, la forza di una famiglia che lotta per restare unita, i ramen preparati al momento in strada, la bicicletta come mezzo di libertà, momenti romantici e poetici.
Dopo la scena più drammatica l'obiettivo si allarga sulla scenografia fino a svelarne le scene e attribuirgli teatralità, ma gli attori interpretano loro stessi e lo stratagemma forse serve per prendere distanza dal dolore e puntare l'attenzione sul tormento interiore del protagonista.
Poi mi ha colpito la scena delle formiche sul pezzo di mela...non so che valore simbolico avesse, però le formiche mi ricordano automaticamente Dalì :-)
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