flory brown
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domenica 17 novembre 2013
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io, zombie!
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Il titolo originale include "The Chronicle of Pain" ossia"Cronaca della Sofferenza" , definizione calzante per l'argomento di questa storia: il dolore di esistere!
Si tratta di una pellicola inglese realizzata semplicemente, senza sprechi e con attori sconosciuti al pubblico italiano, ma perfettamente adatti al ruolo che ricoprono, specie il fragile e intenso protagonista, Giles Aspen.
Al primo sguardo sembra il solito racconto di morti viventi che infettano chiunque ed annientano la vita con un’insaziabile fame di carne umana, invece il tragico evento riguarda un singolo, il giovane ricercatore Mark. A quel che ci è dato vedere, solo il ragazzo rimane infetto avventurandosi in uno sperduto casolare di campagna, dove cercherà di aiutare una donna ormai allo stremo e portatrice del misterioso virus.
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Il titolo originale include "The Chronicle of Pain" ossia"Cronaca della Sofferenza" , definizione calzante per l'argomento di questa storia: il dolore di esistere!
Si tratta di una pellicola inglese realizzata semplicemente, senza sprechi e con attori sconosciuti al pubblico italiano, ma perfettamente adatti al ruolo che ricoprono, specie il fragile e intenso protagonista, Giles Aspen.
Al primo sguardo sembra il solito racconto di morti viventi che infettano chiunque ed annientano la vita con un’insaziabile fame di carne umana, invece il tragico evento riguarda un singolo, il giovane ricercatore Mark. A quel che ci è dato vedere, solo il ragazzo rimane infetto avventurandosi in uno sperduto casolare di campagna, dove cercherà di aiutare una donna ormai allo stremo e portatrice del misterioso virus.
Inizia, così, la sofferente odissea di Mark, il quale comprenderà ben presto il proprio destino, consumandolo in un disperato isolamento.
Ciò che impressiona, appunto, è l’estrema consapevolezza di questo zombie urbano capace di ragionare, ma che non cerca mai aiuto e viene da chiedersi il perché.
Dopo una serie di omicidi, egli si oppone alla fame che lo divora e al dolore del corpo resistendo fino all’ultimo per non togliere la vita a troppe persone. Nel frattempo osserva se stesso durante l’orribile mutazione, supportata da effetti speciali crudi e molto efficaci.
Malgrado ciò non ci troviamo di fronte al vituperato genere splatter, bensì ad un opera emotiva, sensibile nel trattare il dramma umano del ragazzo, la sventura che lo colpisce, ma è bene ricordare che il film non è adatto ad un pubblico impressionabile.
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