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jacopo b98
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venerdì 8 maggio 2015
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un kolossal imponente e spettacolare
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Nel XIII secolo in Inghilterra il contadino scozzese William Wallace (Gibson), in seguito all’uccisione della moglie (McCormack) guida una rivolta locale degli abitanti del suo villaggio contro i dominatori inglesi. La piccola azione risveglierà negli scozzesi la voglia di libertà e William diverrà la guida di una rivoluzione che coinvolgerà tutto il paese. Ma il feroce re inglese Edoardo I Plantageneto (McHoogan) si opporrà alla sua rivolta con ferocia e crudeltà. Wallace morirà decapitato dai boia del re, ma non rinnegherà mai la sua causa. I suoi scozzesi non si arrenderanno, mai. Scritto da Randall Wallace, è un trionfale kolossal storico (nonostante non manchino, come al solito, spettacolarizzazioni e infedeltà) in cui i grandi temi popolari si fondono a meraviglia con una riflessione di tipo politico.
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Nel XIII secolo in Inghilterra il contadino scozzese William Wallace (Gibson), in seguito all’uccisione della moglie (McCormack) guida una rivolta locale degli abitanti del suo villaggio contro i dominatori inglesi. La piccola azione risveglierà negli scozzesi la voglia di libertà e William diverrà la guida di una rivoluzione che coinvolgerà tutto il paese. Ma il feroce re inglese Edoardo I Plantageneto (McHoogan) si opporrà alla sua rivolta con ferocia e crudeltà. Wallace morirà decapitato dai boia del re, ma non rinnegherà mai la sua causa. I suoi scozzesi non si arrenderanno, mai. Scritto da Randall Wallace, è un trionfale kolossal storico (nonostante non manchino, come al solito, spettacolarizzazioni e infedeltà) in cui i grandi temi popolari si fondono a meraviglia con una riflessione di tipo politico. Gibson riproduce le battaglie senza servirsi di tecniche digitali, cominciando la ricerca dell’iperrealismo che caratterizzerà tutto il suo cinema successivo (si vedano La passione di Cristo e Apocalypto). Lo spettacolo messo in scena è imponente, fa impallidire molti kolossal moderni in cui le scene di massa sono ridotte a cumulo di effetti speciali, e il realismo della messa in scena è davvero impressionante. L’intensità emotiva di certe scene è innegabile (memorabili le musiche di James Horner), e anche se la retorica non manca (Edoardo Plantageneto che muore in un accesso di tosse, mentre sul patibolo, sottoposto a torture indicibili, William trova ancora la forza di gridare Libertà!), l’epicità assoluta di alcune sequenze lascia a bocca aperta. Nel grande quadro non mancano politica (Robert Bruce che si confronta con il padre sulla strada migliore che un uomo deve seguire per giungere al potere), amore, speranza e altre grandi tematiche, indagate in modo tutto sommato convincente. Braveheart vale soprattutto per il grande achievement di Gibson, per l’intensità delle interpretazioni (Gibson dà tutto se stesso e per lo meno il suo discorso sul campo di battaglia di Stirling fa venire i brividi), per la ricostruzione fedele di un medioevo che era ormai possibile vedere solo sui grandi quadri di Paolo Uccello. Gibson invece ce lo ha messo in scena cinematograficamente, con tutta l’energia possibile. Grande successo di pubblico e, a sorpresa, 5 Oscar: miglior film, regia, fotografia (John Toll), trucco e montaggio sonoro.
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bob robertson
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giovedì 29 gennaio 2015
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l'opera più riuscita di mel
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Braveheart è un film del 1995 diretto ed interpretato da Mel Gibson, alla sua seconda regia (la prima fu "L'uomo SeZA vOLTO" DI DUE anni prima). Il film non si pone come scopo quello di raccontare la vita di William Wallace in maniera fedele, anzi, risulta molto romanzato il quale giova molto al film in termini di spettacolo e colpi di scena. Ottimo Patrick McGoohan nel ruolo di Re Edoardo, ed Angus Macfadyen in Robert Bruce, anche se la vera star è Mel Gibson, che appare molto ispirato nella doppia veste di Attore/Regista, altro punto di forza della pellicola è sicuramente la sublime colonna sonora scritta da James Horner. Considero questo film, l'opera più riuscita di Mel Gibson, sia come attore che regista, un film da vedere assolutamente.
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Braveheart è un film del 1995 diretto ed interpretato da Mel Gibson, alla sua seconda regia (la prima fu "L'uomo SeZA vOLTO" DI DUE anni prima). Il film non si pone come scopo quello di raccontare la vita di William Wallace in maniera fedele, anzi, risulta molto romanzato il quale giova molto al film in termini di spettacolo e colpi di scena. Ottimo Patrick McGoohan nel ruolo di Re Edoardo, ed Angus Macfadyen in Robert Bruce, anche se la vera star è Mel Gibson, che appare molto ispirato nella doppia veste di Attore/Regista, altro punto di forza della pellicola è sicuramente la sublime colonna sonora scritta da James Horner. Considero questo film, l'opera più riuscita di Mel Gibson, sia come attore che regista, un film da vedere assolutamente.
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paolo salvaro
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sabato 7 marzo 2015
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la storia di william wallace romanzata da gibson
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Non odio questa pellicola : sicuramente è un buon film, spettacolare, coinvolgente e con una vena umoristica che non guasta mai. Tuttavia non ho visto in esso il grande capolavoro epico che molti altri invece hanno visto. In genere non sono schizzinoso quando si va a ricostruire ed a rileggere la storia in modo del tutto personale e soggettivo, ma a mio avviso Braveheart è eccessivamente romanzato e poco storico. Voglio dire, ovvio che tutto è funzionale alla trama ed assai ben equilibrato nell'insieme, ma le vicende amorose del protagonista Wallace sono a tratti forzate ed inutili. E' un uomo che sta combattendo per la libertà e l'indipendenza del suo popolo! Non sarebbe stata già questa, da sola, una motivazione più che sufficiente o nella quale riconoscersi? A che scopo inserire anche il desiderio di rivalsa e di vendetta per il modo atroce in cui la sua ipotetica moglie viene uccisa? Direi che su Wallace vi era già abbastanza materiale su cui poter costruire un film, senza aggiungere altra carne al fuoco.
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Non odio questa pellicola : sicuramente è un buon film, spettacolare, coinvolgente e con una vena umoristica che non guasta mai. Tuttavia non ho visto in esso il grande capolavoro epico che molti altri invece hanno visto. In genere non sono schizzinoso quando si va a ricostruire ed a rileggere la storia in modo del tutto personale e soggettivo, ma a mio avviso Braveheart è eccessivamente romanzato e poco storico. Voglio dire, ovvio che tutto è funzionale alla trama ed assai ben equilibrato nell'insieme, ma le vicende amorose del protagonista Wallace sono a tratti forzate ed inutili. E' un uomo che sta combattendo per la libertà e l'indipendenza del suo popolo! Non sarebbe stata già questa, da sola, una motivazione più che sufficiente o nella quale riconoscersi? A che scopo inserire anche il desiderio di rivalsa e di vendetta per il modo atroce in cui la sua ipotetica moglie viene uccisa? Direi che su Wallace vi era già abbastanza materiale su cui poter costruire un film, senza aggiungere altra carne al fuoco.
La musica ben accompagna il film, la prova attoriale di Gibson e del resto del cast è senza dubbio buona, la sceneggiatura forse un po' troppo semplice ma congeniale: ripeto, nel complesso un buon film ben strutturato, ma niente di eccezionale. Anzi, l'inutile fanatismo che Gibson dimostra di avere per le scene di tortura sul finire del film, troverà poi ne La passione di Cristo lo sbocco più orrido che si poteva immaginare. Pensavo che i creatori di South Park avessero estremizzato questo aspetto di Gibson, ma mi sono dovuto ricredere. Con questo film non si va oltre le tre stelle, almeno per me.
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critichetti
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venerdì 2 ottobre 2015
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bello,ma non perfetto (con spoiler)
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Allora:se dicessi che questo film è brutto,mentirei,quindi lo dico subito:mi è piaciuto e ritengo che tutti gli oscar vinti siano meritati.Il finale ha un grande pathos,gli attori recitano bene (anche se onestamente a Gibson preferisco McGoohan)e la storia,pur essendo (ovviamente)romanzata,è comunque resa bene,seppur di tanto in tanto esageri.Ed è proprio da queste esagerazioni che ci sono di tanto in tanto che voglio allacciarmi per una domanda:sono cattivo se dico che è un pò troppo definirlo "capolavoro"?Ora mi spiego.Innanzitutto non mi è piaciuta la caratterizzazione del Principe Edoardo:capisco che era intenzionale dipingerlo come uno sciocco,però ogni tanto più che sciocco sembra proprio totalmente ritardato,come quando si mette a dire che Wallace (che ricordo che per gli inglesi era un pericoloso assassino) era da trattare come un semplice ladro.
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Allora:se dicessi che questo film è brutto,mentirei,quindi lo dico subito:mi è piaciuto e ritengo che tutti gli oscar vinti siano meritati.Il finale ha un grande pathos,gli attori recitano bene (anche se onestamente a Gibson preferisco McGoohan)e la storia,pur essendo (ovviamente)romanzata,è comunque resa bene,seppur di tanto in tanto esageri.Ed è proprio da queste esagerazioni che ci sono di tanto in tanto che voglio allacciarmi per una domanda:sono cattivo se dico che è un pò troppo definirlo "capolavoro"?Ora mi spiego.Innanzitutto non mi è piaciuta la caratterizzazione del Principe Edoardo:capisco che era intenzionale dipingerlo come uno sciocco,però ogni tanto più che sciocco sembra proprio totalmente ritardato,come quando si mette a dire che Wallace (che ricordo che per gli inglesi era un pericoloso assassino) era da trattare come un semplice ladro.E specialmente non mi è piaciuto l'inizio (e con inizio intendo i primi 50 minuti).Questo perchè ciò che viene raccontato in quasi un'ora (per intenderci:fino all'uccisione della moglie di Wallace) avrebbe potuto essere raccontato in massimo mezz'ora,accorciando di venti minuti buoni il film e rendendo la parte iniziale molto più scorrevole.Anche perchè da quando incomincia la seconda parte (e cioè dall'uccisione del signorotto locale) sembra di entrare in un'altra dimensione,con la regia molto più dinamica,il ritmo narrativo molto più incalzante e addirittura la fotografia sembra più curata (non che nei primi 50 minuti non lo fosse,però nella seconda parte SEMBRA più curata,forse però è la piacevolezza che aumenta a fare questo effetto)In sintesi:se solo non si fossero dilungati molto con la prima parte,questo film sarebbe stato veramente un capolavoro,così è un film che riesce comunque a prendere il suo posto fra i migliori di sempre,però con il rammarico di aver sfiorato la perfezione
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paride86
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lunedì 8 novembre 2010
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american kolossal
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Chi ha visto "Braveheart" dopo "La Passione" può tranquillamente rendersi conto di come a Gibson il martirio sia congeniale; probabilmente avrebbe interpretato Cristo egli stesso, se non fosse stato per l'età.
In ogni caso "Braveheart" è un film studiato appositamente per conquistare ogni tipo di pubblico: passaggi da telenovela per le più romantiche, battaglie sanguinose e avide di dettagli per gli amanti dell'azione, la lotta per la libertà e la giustizia per metterci anche dei principi universalmente condivisibili.
Capisco le esigenze cinematografiche di copione, il voler romanzare la storia per renderla più appetibile al pubblico, però gli svarioni storici sono davvero eccessivi:
tanto per cominciare Isabella di Francia non ha mai conosciuto Wallace, né tantomeno intrecciato una relazione con lui; Edoardo II probabilmente era omosessuale, ma non certo una checca idiota; Edoardo I non è morto prima di Wallace; non risulta che Wallace fosse sposato, né tantomeno che la sua presunta moglie fosse stata uccisa dagli inglesi; eccetera.
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Chi ha visto "Braveheart" dopo "La Passione" può tranquillamente rendersi conto di come a Gibson il martirio sia congeniale; probabilmente avrebbe interpretato Cristo egli stesso, se non fosse stato per l'età.
In ogni caso "Braveheart" è un film studiato appositamente per conquistare ogni tipo di pubblico: passaggi da telenovela per le più romantiche, battaglie sanguinose e avide di dettagli per gli amanti dell'azione, la lotta per la libertà e la giustizia per metterci anche dei principi universalmente condivisibili.
Capisco le esigenze cinematografiche di copione, il voler romanzare la storia per renderla più appetibile al pubblico, però gli svarioni storici sono davvero eccessivi:
tanto per cominciare Isabella di Francia non ha mai conosciuto Wallace, né tantomeno intrecciato una relazione con lui; Edoardo II probabilmente era omosessuale, ma non certo una checca idiota; Edoardo I non è morto prima di Wallace; non risulta che Wallace fosse sposato, né tantomeno che la sua presunta moglie fosse stata uccisa dagli inglesi; eccetera.
Le cose più fastidiose, comunque, sono l'uso eccessivo del ralenti e la stucchevolezza con cui Gibson vuole dare alla questione un tono epocale e conclusivo, pigiando a fondo il piede sul sentimentalismo ed edulcorando il martirio.
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[+] se non piace questo, cosa può piacere?
(di zizi.)
[ - ] se non piace questo, cosa può piacere?
[+] esagerato
(di nicosonic_10)
[ - ] esagerato
[+] cinema o documentario?
(di nico92)
[ - ] cinema o documentario?
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