dandy
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mercoledì 12 febbraio 2020
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satanisti alquanto impacciati...
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Soavi cerca di replicare la formula del precedente "La chiesa" ma stavolta alla quasi totale mancanza di logica della trama non corrisponde una dovuta compensazione visionaria.Le trovate degne di nota ,anche trash,sono poche(le sequenze col coniglio,la faccia strappata,lo straccio assassino e il volatile violentatore),il gore è quasi assente e i modelli d'ispirazione(a partire da Rosemary's Baby)pretestuosi.Le 2 ore e passa di lunghezza non aiutano,nè il tono serioso o gli interpreti imbambolati(la protagonista è sorella della più famosa Jamie Lee Curtis,Arana fa il Charles Manson dei poveri)e tantomeno i dialoghi risibili,che nemmeno il doppiaggio riesce a salvare.
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Soavi cerca di replicare la formula del precedente "La chiesa" ma stavolta alla quasi totale mancanza di logica della trama non corrisponde una dovuta compensazione visionaria.Le trovate degne di nota ,anche trash,sono poche(le sequenze col coniglio,la faccia strappata,lo straccio assassino e il volatile violentatore),il gore è quasi assente e i modelli d'ispirazione(a partire da Rosemary's Baby)pretestuosi.Le 2 ore e passa di lunghezza non aiutano,nè il tono serioso o gli interpreti imbambolati(la protagonista è sorella della più famosa Jamie Lee Curtis,Arana fa il Charles Manson dei poveri)e tantomeno i dialoghi risibili,che nemmeno il doppiaggio riesce a salvare.Restano la regia ben confezionata(co-produce e co-sceneggia Dario Argento)e un'atmosfera efficace,ma resta un film fiacco che gira a vuoto quasi da subito,uno dei segni lampanti della decadenza dell'horror nostrano.
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toty bottalla
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domenica 12 aprile 2015
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due ore circa di noia!
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Una trama complicata e troppo coincidente in un film horror dove regna la noia e dove la fase splatter sembra fatta da dilettanti, la regia di soavi non convince del tutto ma forse una storia così limita l'ispirazione. Saluti.
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tradescandia pallida
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mercoledì 16 luglio 2008
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virtuosismo tecnico
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Una maestrina che vive in una grande casa isolata investe e soccorre un vecchio che, morendo sull'orlo di pozzo nascosto da un antico passaggio segreto, darà inizio a strani fenomeni che si riveleranno opera di una setta diffusa in tutto il mondo ed operante già neli anni Settanta.
Il risultato è una pellicola insoddisfacente dove tutto rimane a metà e numerose, troppe, domande rimangono senza risposta. Ed è un peccato, perchè la storia in sè e gli elementi generali (il coniglio, l'insetto, il pozzo, l'acqua..) sarebbero potuti diventare simboli intriganti.
Un film che lascia insoddisfatti dove tutto rimane a metà e numerose, troppe, domande rimangono senza risposta. Ed è un peccato, perchè la storia in sè e gli elementi generali (il coniglio, l'insetto, il pozzo, l'acqua.
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Una maestrina che vive in una grande casa isolata investe e soccorre un vecchio che, morendo sull'orlo di pozzo nascosto da un antico passaggio segreto, darà inizio a strani fenomeni che si riveleranno opera di una setta diffusa in tutto il mondo ed operante già neli anni Settanta.
Il risultato è una pellicola insoddisfacente dove tutto rimane a metà e numerose, troppe, domande rimangono senza risposta. Ed è un peccato, perchè la storia in sè e gli elementi generali (il coniglio, l'insetto, il pozzo, l'acqua..) sarebbero potuti diventare simboli intriganti.
Un film che lascia insoddisfatti dove tutto rimane a metà e numerose, troppe, domande rimangono senza risposta. Ed è un peccato, perchè la storia in sè e gli elementi generali (il coniglio, l'insetto, il pozzo, l'acqua..) sarebbero potuti diventare simboli intriganti, dando luogo a dissertazioni sul satanismo quasi promesse dal titolo.
Questa co-produzione tra Soavi e Dario Argento risente molto dell'intervento di quest'ultimo, Soavi non sembra riuscire ad affermare e formulare un proprio stile.
Buone le musiche (principalmente elettroniche) e l'uso delle luci, cosi tipicamente argentesche; ma anche la fotografia, che a volte riesce a sorprendere (da ricordare la faccia strappata dagli uncini alla giovane vittima sacrificale e l'acquario dove una sottile ragnatela blu ha intrappolato e sventrato il pesce di casa). Molti i richiami a "Rosemary's baby" di Roman Polanski, che rendono semplicemente identico il nodo stesso della trama: il parto del Diavolo.
In conclusione: un film che merita di essere visto per la qualità visiva ma non per la sinossi.
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marco padula
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giovedì 19 giugno 2008
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un horror più che dignitoso.
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Con questa pellicola piuttosto elaborata, Michele Soavi (aiutato dal mitico Dario Argento) mette in scena la sua personale visione del Male e dei sui Devoti.
Per chi sia interessato allo studio del satanismo, sicuramente questo film è da vedere, giacchè, insieme a informazioni del tutto fantasiose, contiene sprazzi di verità, soprattutto in merito alla ricostruzione storica di alcuni movimenti settari esistenti a livello internazionale.
Il cinema non è la prima volta che si cimenti con la nascita dell'Anticristo. Un significativo predecessore lo possiamo individuare in "Rosemary's Baby" di Roman Polansky (la cui moglie Sharone Tate venne barbaramente assassinata proprio da una setta diabolica guidata dal famoso Charles Manson).
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Con questa pellicola piuttosto elaborata, Michele Soavi (aiutato dal mitico Dario Argento) mette in scena la sua personale visione del Male e dei sui Devoti.
Per chi sia interessato allo studio del satanismo, sicuramente questo film è da vedere, giacchè, insieme a informazioni del tutto fantasiose, contiene sprazzi di verità, soprattutto in merito alla ricostruzione storica di alcuni movimenti settari esistenti a livello internazionale.
Il cinema non è la prima volta che si cimenti con la nascita dell'Anticristo. Un significativo predecessore lo possiamo individuare in "Rosemary's Baby" di Roman Polansky (la cui moglie Sharone Tate venne barbaramente assassinata proprio da una setta diabolica guidata dal famoso Charles Manson).
In ogni caso il film di Soavi è abbastanza gradevole, intrigante e ben congegnato. Attenzione, però: non siamo in zona Capolavoro, ma per i veri cultori dell'Horror, di certo questo è un film più che dignitoso.
A me è piaciuto molto perchè, anzichè mostrare il sangue o il macabro, li suggerisce sapientemente. Quindi si tratta di un horror più di atmosfera che non di concreta fattura. Insomma, per chi ne capisca di esoterismo, siamo in pieno ambito metafisico e preternaturale.
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billina
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sabato 25 agosto 2007
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eccomi
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Non l'ho mai visto quel film ma sono attratta
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nick carter
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mercoledì 18 aprile 2007
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la setta di soavi
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Non sono d'accordo con la recensione.Il film e' una noia dall'inizio alla fine.Mi ero stupito in un servizio,per quanto riguarda gli effetti speciali del film,tanto da spingermi ad andarlo a vedere.Anche qui sono rimasto deluso.Michele Soavi e' un grande nel suo lavoro di produttore e i suoi film piu' piacevoli sono "Dellamorte Dellamore" e "La Chiesa",ma questo film e' una delusione.
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mathias
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lunedì 5 novembre 2001
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horror
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Sangue e passione.Coinvolgente e diabolico.
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