Quando alice ruppe lo specchio

Un film che sembra un omaggio a Hershell Gordon Lewis,ma con l'aggiunta della sorpresa soprannaturale nel finale.Tra citazioni( da "Quarto potere","Velluto blu","Monsieur Verdoux")gore casareccio,e una trama inesistente,il regista pare cercare la parodia volontaria:le reazioni dei personaggi,l'ambientazione,lo svolgersi della vicenda,i telegiornali e la soluzione sull'identità dell'avversario di Person  sono talmente assurde,improbabili e fuori contesto da risultare surreali.E questo conferisce al film un'innegabile piacevole ironia stralunata,aiutata dal pessimo cast.Impagabile Halsey,sorta di Henry Fonda dei poveri.Beninteso,questo è senza dubbio il migliore degli 8 film della "Lucio Fulci presenta". [+]

Un film che sembra un omaggio a Hershell Gordon Lewis,ma con l'aggiunta della sorpresa soprannaturale nel finale.Tra citazioni( da "Quarto potere","Velluto blu","Monsieur Verdoux")gore casareccio,e una trama inesistente,il regista pare cercare la parodia volontaria:le reazioni dei personaggi,l'ambientazione,lo svolgersi della vicenda,i telegiornali e la soluzione sull'identità dell'avversario di Person  sono talmente assurde,improbabili e fuori contesto da risultare surreali.E questo conferisce al film un'innegabile piacevole ironia stralunata,aiutata dal pessimo cast.Impagabile Halsey,sorta di Henry Fonda dei poveri.Beninteso,questo è senza dubbio il migliore degli 8 film della "Lucio Fulci presenta".Alcune sequenze saranno riciclate dal regista per "Un gatto nel cervello".La sequenza della testa nel forno è un omaggio a "Rosso sangue" di Joe D'Amato.Senza dubbio uno dei suoi lavori più divertenti,posto che si stia al gioco s'intende.

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Quando Alice ruppe lo specchio è uno dei film più originali e creativi dell’ultima fase della carriera di Fulci, certamente la meno felice del regista romano. Siamo in presenza di uno splatter movie di serie Z, realizzato con un budget bassissimo, in cui trionfa il macabro e disgustoso sarcasmo di Fulci: donne brutte e baffute, corpi flaccidi e cellulitosi, amplessi da voltastomaco, cannibalismo culinario a ritmo di valzer e frattaglie umane lanciate ai maiali nel porcile. Insomma 81’ minuti di cinema deliziosamente sgradevole come solo il grande Lucio Fulci ci sa regalare.

Film veramente malato, paessimo nel suo genere. Fulci conferma di essere un regista trash e grottesco. Alcune scene fanno male anche agli appasionati di film splatter, ad esempio nell'inizio si hanno primi piani su una donna che viente squartata da una motosega. Gli effetti speciali sono pessimi e le musiche, a suon di valzer, sottolineano la malsanità del progetto. Vivamente sconsigliato.

Questo thriller incredibilmente scemo non meriterebbe neanche una riga, comunque che dire? Fulci gira una accozzaglia di sequenze truculente (con un inizio che manderà in brodo di giuggiole i fan del trash e dello splatter puro) senza prendersi mai sul serio (almeno questo!). Girato con quattro soldi, senza attori decenti e senza sceneggiatura. Cosa rimane? uno scherzo tirato per le lunghe che può divertire i fan o annoiare a morte e far vomitare tutti gli altri! Fulci è quasi sempre stato un regista anarchico e mai amato dalla critica e dai fan come Argento: è un regista che ha saputo tuttavia trarre il meglio dall'horror e dal thriller anni'70 e '80 uscendo dai consueti schemi-thriller argentiani (ne è una prova 'Non si sevizia un Paperino' e 'L'aldilà'). [+]

Questo thriller incredibilmente scemo non meriterebbe neanche una riga, comunque che dire? Fulci gira una accozzaglia di sequenze truculente (con un inizio che manderà in brodo di giuggiole i fan del trash e dello splatter puro) senza prendersi mai sul serio (almeno questo!). Girato con quattro soldi, senza attori decenti e senza sceneggiatura. Cosa rimane? uno scherzo tirato per le lunghe che può divertire i fan o annoiare a morte e far vomitare tutti gli altri! Fulci è quasi sempre stato un regista anarchico e mai amato dalla critica e dai fan come Argento: è un regista che ha saputo tuttavia trarre il meglio dall'horror e dal thriller anni'70 e '80 uscendo dai consueti schemi-thriller argentiani (ne è una prova 'Non si sevizia un Paperino' e 'L'aldilà'). Peccato che la sua reputazione è anche infangata da prodotti come questo. [-]