L'uomo della strada fa giustizia

Dai tempi di Charles Bronson (“Il giustiziere della notte” 1974 rifatto da Bruce Willis nel 2018) il tema della vendetta dell'uomo comune contro i malviventi ha scatenato una serie di epigoni, a partire da Thomas Milian (“Il giustiziere sfida la città”) diretto da Umberto Lenzi nel 1975, per poi arrivare fino ai giorni nostri con Liam Neeson o Denzel Washington (“The equalizer”). Proprio Lenzi, maestro del “poliziottesco” anni '70, assieme a Di Leo, Massi, Castellari, firma nel 1976 “L'uomo della strada si fa giustizia” con Henry Silva, uno degli attori più utilizzati nel genere. La storia parte da una tragica quanto inutile uccisione di una bambina durante una rapina nel centro di Milano. Nella iniziale indecisione della polizia il padre della piccola l'ing. Vannucci, interpretato da Silva, cerca di scoprire gli assassini assoldando un ambiguo detective privato. Tra indizi confusi e torbide connessioni, Silva pensa di aver individuato i colpevoli e agisce di conseguenzam con l'aiuto di un amico giornalista – Silvano Tranquilli. Forse non è il film più riuscito del genere, . ma comunque il mestiere di Lenzi lo rende accattivante fino alla fine. Qualche scelta nella sceneggiatura lascia perplessi, come l'idea di far inseguire dei teppisti in moto molto pericolosi, da Silva in auto solo con la moglie e disarmato. E infatti rischierà grosso. Nel cast altri buoni attori come Claudio Gora, Luciana Paluzzi e Raymond Pellegrin, nei panni del commissario Bertone, che alla fine risolverà il caso. Adeguata la colonna sonora di Bruno Nicolai