Se per Wenders il cinema di Ozu è ciò che in questo mondo si avvicina di più al paradiso, Crepuscolo di Tokyo rappresenta, nella carriera del regista nipponico, la discesa in un purgatorio cinico, oscuro, irredento: l'ingiusto contraltare all'idillio, la maledizione della vita nella città avvolta dalle tenebre. Le strade vuote, gli interni depurati di ogni soffio famigliare, la spaesante tensione causata dall'irruzione degli accadimenti in questo mondo troppo fragile, la loro irrimediabilità, il solito abbandonarsi in se stessi: nasciamo soli, soli restiamo per tutto il tempo a nostra disposizione, con giusto qualche piccolo intervallo di compagnia.
[+]
Se per Wenders il cinema di Ozu è ciò che in questo mondo si avvicina di più al paradiso, Crepuscolo di Tokyo rappresenta, nella carriera del regista nipponico, la discesa in un purgatorio cinico, oscuro, irredento: l'ingiusto contraltare all'idillio, la maledizione della vita nella città avvolta dalle tenebre. Le strade vuote, gli interni depurati di ogni soffio famigliare, la spaesante tensione causata dall'irruzione degli accadimenti in questo mondo troppo fragile, la loro irrimediabilità, il solito abbandonarsi in se stessi: nasciamo soli, soli restiamo per tutto il tempo a nostra disposizione, con giusto qualche piccolo intervallo di compagnia... Alla fine una donna mormora: "Sono stata un'egoista", e la risposta di un padre: "Tutti lo siamo" non è una consolazione, né tanto meno una sentenza: è solo il sopraggiungere del disincanto, che segue sempre la conflagrazione delle illusioni. Ha senso vivere, se ci accorgiamo di essere vivi solo nel momento in cui muoriamo? Forse Ozu, nel pensare questo film, si è letto la Morte di Ivan Il'ich di Tolstoj: “Non può essere che la vita sia così assurda, così schifosa. E se anche è tanto assurda e schifosa, perché morire, e morire soffrendo? C'è qualcosa che non torna". Credo sia assurdo aggiungere altre parole dinanzi a immagini così nitide. Per quel che mi riguarda, il capolavoro di Ozu Yasujiro; uno dei quattro/cinque migliori film mai realizzati.
Simone Fontana
[-]
|
|