Bravissimo

In questo film, "Bravissimo"di Luigi Fillippo D'Amico, del 1955, che non ha nulla a che vedere, se non molto alla lontana(bambini prodigio, alle prese con il mondo"tentacolare"dello spettacolo), con"Bellissima"di Luchino Visconti, precedente di quattro anni, Sordi, attore protagonista, interpreta un maestro di musica nelle scuole elementari "fallito", scopre un bambino di sei anni con una prodgiosa voce da baritono, ne fa un fenomeno ma poi il fenomeno si"sgonfia", visto che il bambino aveva una voce così eccezionale per la sua età solo per le tonsille eccessivamente ingrossate e quando un'operazione gliele asporta, torna alla condizione di"normalità". [+]

In questo film, "Bravissimo"di Luigi Fillippo D'Amico, del 1955, che non ha nulla a che vedere, se non molto alla lontana(bambini prodigio, alle prese con il mondo"tentacolare"dello spettacolo), con"Bellissima"di Luchino Visconti, precedente di quattro anni, Sordi, attore protagonista, interpreta un maestro di musica nelle scuole elementari "fallito", scopre un bambino di sei anni con una prodgiosa voce da baritono, ne fa un fenomeno ma poi il fenomeno si"sgonfia", visto che il bambino aveva una voce così eccezionale per la sua età solo per le tonsille eccessivamente ingrossate e quando un'operazione gliele asporta, torna alla condizione di"normalità". Roba da Sordi, insomma, in un film ancora vagamente"neorealista"(gli anni sono quelli, peraltro), con il solito ruolo delllo spiantato che "fa il gradasso", è anche un conquistatore di cuori femminili da strapazzo. Inutile dire che è un grande Sordi, come al solito, che Gianrico Tedeschi è un degno partner(mai spalla o "comprimario", però) nel ruolo dell'impresario, che Mario Riva era efficace anch'egli, che Gianfranco Zafati , che interpretava il bambino, ha poi fatto una breve carriera nel cinema, ma solo fino all'adolescenza, che Irène Tunc e Adele Cefaro erano esempi di quel tipo di donna"maggiorata"che evidentemente andava per la maggiore nel Secondo Dopopguerra, simbolo(anche) di riscatto rispetto alla fame patita durante la guerra o meglio le guerre mondiali .    El  Gato [-]

Ubaldo Impallato è un maestro di musica, dotato di ottima cultura e conoscitore di alcune lingue slave. Da otto anni ambisce a una cattedra e nel frattempo vive di qualche supplenza sporadica e lezioni a bambini meno abbienti. Tra questi c'è Gigetto, il cui padre è finito in galera e gli viene affidato suo malgrado. La poca voglia di tenersene cura gli passerà quando scoprirà che il bambino ha una voce da baritono. Cercherà di sfruttarlo, tra avversità e imprevisti.
Film d'esordio per Luigi Filippo D'Amico, e forse il suo più riuscito. Pellicola in chiave comica sugli sciacalli degli enfant prodige, che fa il paio con Bellissima con Anna Magnani. [+]

Ubaldo Impallato è un maestro di musica, dotato di ottima cultura e conoscitore di alcune lingue slave. Da otto anni ambisce a una cattedra e nel frattempo vive di qualche supplenza sporadica e lezioni a bambini meno abbienti. Tra questi c'è Gigetto, il cui padre è finito in galera e gli viene affidato suo malgrado. La poca voglia di tenersene cura gli passerà quando scoprirà che il bambino ha una voce da baritono. Cercherà di sfruttarlo, tra avversità e imprevisti.
Film d'esordio per Luigi Filippo D'Amico, e forse il suo più riuscito. Pellicola in chiave comica sugli sciacalli degli enfant prodige, che fa il paio con Bellissima con Anna Magnani. Significativa la scena dei bambini che consigliano a Gigetto su come evitare di farsi fregare. Ironia della sorte, anche Giancarlo Zarfati che interpreta Gigetto resterà una promessa del cinema italiano, finendo per interpretare solo ruoli di bambini.  [-]

film sinceramente un po noiosino...sordi in una parte un po meschina anche se...m non anticipo niente...e il finale è la cosa piu bella...del film...secondo me...film un po amaro, un po dolce...comunque bella l'idea di base...

Divertente questo film e molto meno drammatico del "Bellissima" con la Magnani. Un pò amaro, ma in fondo è positiva l'accoppiata del figlio del galeotto col maestro disoccupato che tira a campà e che solidarizza col ragazzino che ha ancora dentro di sè.