caps88
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sabato 30 novembre 2013
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una dichiarazione d'amore ai funamboli parigini
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les enfants du paradis:i ragazzi del paradiso, i ragazzi che con l atto del recitare riescono a far commuovere e ridere coinvolgendo una platea povera di soldi ma non di sentimenti e d intuito per l arte! la vicenda si svolge in una parigi in cui il fermento artistico e letterale è al massimo in un piccolo arrondissement di nome menilmontant si svolgono le piccole storie di baptiste un mimo bravissimo che riesce a fare commuovere gli spettatori oltre che farli ridere,baptiste s innamora di garance nello stesso momento in cui escogita una pantomima per salvarla da un presunto arresto per il furto di un orologio di un grassone che in realtà aveva rubato lacenaire uno che come dice lui a tempo libero è uno scrittore di piece teatrali ma in realtà è un perfido assassino ricercato sotto vari nomi ,lui campa di traffici di robaccia illecita,lacenaire è anch esso affascinato dalla bellezza di garance e dal suo charme ma non riesce a conquistarla per la sua mancanza di sentimento e di stima per gli altri .
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les enfants du paradis:i ragazzi del paradiso, i ragazzi che con l atto del recitare riescono a far commuovere e ridere coinvolgendo una platea povera di soldi ma non di sentimenti e d intuito per l arte! la vicenda si svolge in una parigi in cui il fermento artistico e letterale è al massimo in un piccolo arrondissement di nome menilmontant si svolgono le piccole storie di baptiste un mimo bravissimo che riesce a fare commuovere gli spettatori oltre che farli ridere,baptiste s innamora di garance nello stesso momento in cui escogita una pantomima per salvarla da un presunto arresto per il furto di un orologio di un grassone che in realtà aveva rubato lacenaire uno che come dice lui a tempo libero è uno scrittore di piece teatrali ma in realtà è un perfido assassino ricercato sotto vari nomi ,lui campa di traffici di robaccia illecita,lacenaire è anch esso affascinato dalla bellezza di garance e dal suo charme ma non riesce a conquistarla per la sua mancanza di sentimento e di stima per gli altri .frederick lemaitre è invece un personaggio estroverso con una passione per la letteratura infatti lui vorrebbe recitare e in qualche modo rivivere tutti i grandi come shakespeare infatti poi diventerà uno degli attori drammatici migliori di parigi,ma tutta questa storia inizia e ruota intorno al teatro dei funamboli degli artsiti di strada dei barboni e dei poveracci,dove hanno fatto gavetta anche i grandi fredercik e basptiste dove l improvvisazione e il caos di una massa di casinisti saltatori,funamboli erano all ordine del giorno,tutto questo viene stravolto dall arrivo di frederick e di baptiste dove il primo recitando in versi e il secondo solo per le espressioni del viso e del corpo riuscivano a suscitare nello spettatore uuna sensazione di gioia e commozione,entrambi gli attori hanno in comune il teatro e l amore per una donna garance!che però per baptiste è molto più forte che per frederick! questa donna subito s innamora di baptiste ma poi sceglie frederick perchè più sicuro di sè,a sua volta baptiste ha una leggera simpatia per nathalie che invece lo ama e aspetta il giorno in cui baptiste si dedicherà solo ed esclusivamente a lei!baptiste è una persona introversa che nella sua adolescenza ha vissuto sognando e non vivendo attivamente è una persona sensibile che riesce a cogliere qualsiasi cosa lui s innamora perdutamente di garance e ciò compromette ancke la sua attività teatrale, baptiste dovrà anche affrontare lacenaire non di persona ma picchiando un suo amico per avere la sua garance,parigi è da cartolina la sua fotografia biancastra risalta gli appartamenti dove vivono i 3 attori ad annullare uno spettacolo tutto il film ruota sull amore: l amore per garance in primis l amore di vivere,l amore per parigi,l amore della messinscena del recitare e anche l amore per un piccolo teatro come quello dei funamboli! ,parigi è da cartolina la sua fotografia biancastra risalta gli appartamenti dove vivono i 3 attori
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des esseintes
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venerdì 8 novembre 2013
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non è quello integrale
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E' un capolavoro assoluto, un dei big five senza dubbio ma fate attenzione che dura più di tre ore mentre qui vi danno la versione di 95 minuti che per la precisione è solo il secondo tempo del film integrale. Mi raccomando cercatelo intero sul web, mettetegli i sottotitoli che in italiano non esiste (ossia come ho detto trovate solo il secondo tempo) e non perdetevelo.
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garancebp
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sabato 26 ottobre 2013
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l'emozione che esce dallo schermo
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Les enfants du paradis è un film d’Amore che nasce nella Seconda Guerra Mondiale, un capolavoro di Marcel Carné e del cinema, che emoziona perché scorre con il ritmo della vita. E’ una storia della Parigi dell’Ottocento, dei suoi teatri e artisti e di una donna, Garance (Arletty), e un mimo, Baptiste (Jean-Louis Barrault), che si amano senza poter vivere pienamente il loro amore. E’ una storia semplice come les enfants del titolo, i ragazzi che a teatro potevano permettersi solo i posti alti e lontani, il paradiso appunto; semplice è il teatro dei Funambules dove si esibiscono i protagonisti e il Boulevard du Temple in cui si trova, detto pure Boulevard du crime; semplici sono infine i personaggi caratterizzati finemente, ma con negli occhi non un fulgore bensì “un piccolo lume”.
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Les enfants du paradis è un film d’Amore che nasce nella Seconda Guerra Mondiale, un capolavoro di Marcel Carné e del cinema, che emoziona perché scorre con il ritmo della vita. E’ una storia della Parigi dell’Ottocento, dei suoi teatri e artisti e di una donna, Garance (Arletty), e un mimo, Baptiste (Jean-Louis Barrault), che si amano senza poter vivere pienamente il loro amore. E’ una storia semplice come les enfants del titolo, i ragazzi che a teatro potevano permettersi solo i posti alti e lontani, il paradiso appunto; semplice è il teatro dei Funambules dove si esibiscono i protagonisti e il Boulevard du Temple in cui si trova, detto pure Boulevard du crime; semplici sono infine i personaggi caratterizzati finemente, ma con negli occhi non un fulgore bensì “un piccolo lume”. La sceneggiatura di Jacques Prévert non poteva essere più acuta e poetica, col suo acme nei dialoghi che tanta parte hanno nel film, anche se non mancano scene mute deliziose come la scoperta di Nathalie (Marìa Casares) dell’innamoramento di Baptiste, le pantomime o il delitto finale. Che l’arte sia essenziale lo si evince già dall’inizio, quando sulla prima scena si alza il sipario, e infatti spesso si riflette sul rapporto vita-arte e sulla loro compenetrazione reciproca: è grazie alla gelosia che prova o crede di provare che Frédérick (Pierre Brasseur) riesce a interpretare Otello, è grazie alla magia dell’arte di far diventare altro da se stessi che Baptiste riesce a sembrare tanto cattivo, lui così gentile. Illuminante è il discorso che si tiene alla festa che segue la prima dell’Otello a proposito di come ciò che in arte è tragedia diventi una comune farsa quando si concretizza nel reale e che questa a ben vedere “si recita già”; l’ambiguità, l’alternarsi di espressivi primi piani fanno della scena una delle più memorabili. “Sognare e vivere è lo stesso; se non fosse così che varrebbe vivere?” dice Baptiste a proposito della vita, e dell’amore. “E’ tanto semplice l’amore” pensa Garance, semplice e sanguigna come il fiore di cui porta il nome. Frédérick è troppo dedito alla recitazione e alle donne per potersi innamorare; Lacenaire (Marcel Herrand) ha “troppe correnti”, una troppo fredda nella mente e una troppo calda nel cuore; il conte di Montray (Louis Salou) è troppo legato ai suoi denari e alla sua posizione; Baptiste solo, abituato a esprimersi col silenzio, sa guardare con gentilezza Garance e amarla. Due dialoghi scandiscono il loro amore e sono la quintessenza del romanticismo: il primo fuori dalla taverna in cui si riconoscono, il secondo fuori dalla casa del conte prima del loro ultimo incontro. La differenza sta innanzitutto nelle frasi di Baptiste, il quale, se prima chiedeva a Garance “voi m’amate almeno un po’?”, ora non domanda niente perché ha appreso che ciò che conta è vivere il presente senza aspettative, sapendo ormai che solo i ricordi “impediscono di invecchiare”. “Partite e il desiderio, il tempo lavorano per voi; poi rieccovi abbellita dalla poesia”: nel lamento di Nathalie si comprende come l’amore, i desideri (qui riecheggia il discorso della festa) siano poetici quando non soddisfatti poiché è il non possederli che induce a desiderarli. Sa bene Woody Allen che “l’amore è romantico solo quando è insoddisfatto”e tale resterà quello di Garance e Baptiste, perdendosi tra la folla festante del carnevale e lasciando gli amanti perduti col pensiero che “dovrai essere sempre lieto perché qualcuno ti ha amato”.
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[+] la poesia di amori non posseduti ma desiderati...
(di antonio montefalcone)
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mirror
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sabato 1 gennaio 2011
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intramontabile poesia
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un film da restare senza fiato. meraviglioso e intramontabile
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il cinefilo
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lunedì 10 maggio 2010
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la forza del cinema e la magia del teatro
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LES ENFANTS DU PARADIS di Marcel Carné si potrebbe definire(in termini di importanza)un opera che è per il cinema francese l'equivalente di quello che è QUARTO POTERE di Orson Welles per il cinema americano...uno spartiacque e un "compendio di stile" irraggiungibili,stilisticamente,ancora oggi.
TRAMA:La storia è ambientata a Parigi nel 1840 e racconta le vicissitudini d'amore del romantico mimo Baptiste(Jean Louis Barrot,ispirato alla storia del mimo ottocentesco Debureau)e di altri tre uomini per l'affascinante Garance(Arletty)e,sullo sfondo,il teatro dove recitano Baptiste e Frederick Lemaitre.
RECENSIONE:Marcel Carné e Jacques Prevert sono riusciti a costruire,con questo film,la più affascinante "via di mezzo" tra cinema e teatro che abbia mai visto nella mia lunga esperienza di cinefilo.
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LES ENFANTS DU PARADIS di Marcel Carné si potrebbe definire(in termini di importanza)un opera che è per il cinema francese l'equivalente di quello che è QUARTO POTERE di Orson Welles per il cinema americano...uno spartiacque e un "compendio di stile" irraggiungibili,stilisticamente,ancora oggi.
TRAMA:La storia è ambientata a Parigi nel 1840 e racconta le vicissitudini d'amore del romantico mimo Baptiste(Jean Louis Barrot,ispirato alla storia del mimo ottocentesco Debureau)e di altri tre uomini per l'affascinante Garance(Arletty)e,sullo sfondo,il teatro dove recitano Baptiste e Frederick Lemaitre.
RECENSIONE:Marcel Carné e Jacques Prevert sono riusciti a costruire,con questo film,la più affascinante "via di mezzo" tra cinema e teatro che abbia mai visto nella mia lunga esperienza di cinefilo.
Gli attori,in vari tratti,si lanciano in lunghi monologhi quasi teatrali(tanto che il film stesso sembrerebbe essere uno spettacolo recitato su un palco dal vivo e non di cinema)e in cui "un gruppo di grandi attori trovano nei loro personaggi l'eco profondo di loro stessi"(P.Mereghetti).
In questa magnifica opera il tema principale è,per definizione,l'amore(l'amore come tentativo di stile di vita,l'amore come "meta"impossibile da raggiungere pienamente e l'amore come massima espressione della propria anima)e il cui "compendio metaforico" risiede proprio nel romantico universo del teatro e di cui Baptiste è interprete assoluto.
L'opera completa dura 195 minuti ma la versione italiana è stata mostruosamente tagliata(la versione integrale è fondamentale per comprenderne pienamente il fascino)di quasi 90 minuti e in cui,orrore,vennero tagliate le stupende sequenze delle "pantomime" di Baptiste davanti alla platea del teatro stroncandone una gigantesca "fetta" di bellezza.
LES ENFANTS DU PARADIS non è un semplice capolavoro bensì un opera d'arte a tutti i livelli e in cui,a ogni sequenza,si riesce a respirare un misterioso e sublime "fascino dell'antico" e la bravura degli interpreti e l'autenticità dei sentimenti recitati sul set fanno impallidire le attuali fesserie romantiche americane e riescono a dare la vera concezione di cosa dovrebbe essere il grande cinema.
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gavazzi
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lunedì 13 luglio 2009
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questo e'grande cinema
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quando ho visto per la prima volta questo film,ero poco piu' di un ragazzino.rimasi folgorato dalla sua poetica bellezza.quando,mezzo secolo dopo,riuscii a trovare il suddetto film in vhs,avevo paura di rivederlo.avevo paura di trovarlo datato e rovinare vedendolo,quel dolce ricordo che mi aveva lasciato.ci ho messo un anno e mezzo per decidermi a rivederlo e con mia grande gioia ho scoperto che un vero capolavoro non muore con l'eta'.lo consiglio vivamente a tutti coloro che davvero amano il cinema.nel forum non ho trovato nessun commento di questo film.questo mi fa pensare che molti appassionati come me,ne ignorano l'esistenza.adesso si trova anche in dvd.vi prego procuratevelo e scrivete cosa ne pensate.
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quando ho visto per la prima volta questo film,ero poco piu' di un ragazzino.rimasi folgorato dalla sua poetica bellezza.quando,mezzo secolo dopo,riuscii a trovare il suddetto film in vhs,avevo paura di rivederlo.avevo paura di trovarlo datato e rovinare vedendolo,quel dolce ricordo che mi aveva lasciato.ci ho messo un anno e mezzo per decidermi a rivederlo e con mia grande gioia ho scoperto che un vero capolavoro non muore con l'eta'.lo consiglio vivamente a tutti coloro che davvero amano il cinema.nel forum non ho trovato nessun commento di questo film.questo mi fa pensare che molti appassionati come me,ne ignorano l'esistenza.adesso si trova anche in dvd.vi prego procuratevelo e scrivete cosa ne pensate.un vero cinefilo non puo' permettersi di non aver visto ''les enfants du paradis''.scrivetemi.
ciao amedeo.
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